Dopo il boom del 2023, con un record di 27,5 milioni di bottiglie vendute, l’Asolo Prosecco continua la sua crescita inarrestabile nel primo trimestre del 2024, con un balzo in avanti del 16,3%. Le bottiglie certificate nei primi tre mesi dell’anno sono già 8,2 milioni, facendo presagire un possibile superamento dei 30 milioni a fine anno, un traguardo ambizioso che solo pochi anni fa sembrava irraggiungibile.
“Il successo costante dell’Asolo Prosecco e il suo andamento in più che positiva controtendenza rispetto alle difficoltà purtroppo incontrate da molta parte del vino italiano – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela Ugo Zamperoni –, sono dovuti a due precisi fattori: la volontà e la capacità dei nostri produttori di fare della grande qualità e il disporre di un’identità territoriale molto forte, sulla cui valorizzazione ci siamo tutti fortemente impegnati. Oggi, per i consumatori, le nostre bollicine sono indissolubilmente legate alla bellezza del nostro paesaggio e sono testimoni del suo patrimonio di cultura e di sapere agricolo, caratteristiche che rendono l’Asolo Prosecco immediatamente riconoscibile”.
Le colline di Asolo, baciate dal sole e accarezzate dal vento, offrono un microclima ideale per la coltivazione della Glera, vitigno autoctono da cui nasce questo spumante. I produttori, custodi di una tradizione, si dedicano con passione alla cura dei vigneti e alla vinificazione, ricercando l’eccellenza in ogni bottiglia.
Il futuro si presenta roseo e la denominazione dell’Asolo Prosecco non teme distorsioni del mercato: “Se la domanda continuasse a crescere,” afferma Zamperoni, “l’utilizzo della riserva vendemmiale, misura espansiva approvata dalla Regione Veneto lo scorso anno, renderebbe disponibili altri 3 milioni di bottiglie, per cui la richiesta del mercato verrebbe interamente soddisfatta.” Intanto, gli Stati Uniti sono sempre più attratti dalle bollicine asolane, come testimoniato dal successo incontrato nel recente Slow Wine Tour, che nei giorni scorsi ha toccato cinque città degli Stati Uniti: Washington, New York, Austin, Denver e San Francisco.
Ora il Consorzio dell’Asolo Prosecco si prepara a partecipare alla 56esima edizione di Vinitaly, in programma dal 14 al 17 aprile a Verona. Ad aprire la manifestazione, domenica 14, saranno due masterclass dedicate all’Asolo Prosecco e ai Vini del Montello, guidate dal giornalista enogastronomico Andrea Gori, alle 10.00 e alle 11.00 rispettivamente, nello stand consortile. Dopo le degustazioni, sarà possibile assaggiare le specialità preparate dalla Trattoria da Burde di Firenze, accompagnate dall’Asolo Prosecco. Nel pomeriggio, spazio anche al Sidro Vittoria, prodotto di eccellenza ottenuto dalle mele del territorio asolano.
Lunedì 15 aprile, alle 10.00, sarà invece la sommelier Elisa De Polo a condurre una degustazione dedicata all’Asolo Prosecco, cui farà seguito, alle 12.30, l’assaggio del bacalà mantecato e alla vicentina preparato dal Ristorante Boomerang di Giavera del Montello.
Martedì 16 aprile, alle 10.00, il testimone passerà al critico enologico Gianpaolo Giacobbo, che guiderà la masterclass dedicata ai vini del Montello; alle 12.30 il momento gourmet sarà a cura de I Due Fratelli Botter di Asolo, i quali, in collaborazione con Diego Zago della Locanda Sandi di Valdobbiadene, prepareranno un risotto alle erbette primaverili delle colline trevigiane.
I numeri parlano chiaro: l’Asolo Prosecco è una denominazione in costante crescita, capace di intercettare le nuove tendenze del mercato e di conquistare nuovi consumatori. Il Consorzio di Tutela, con il suo impegno costante nella promozione e valorizzazione del prodotto, continuerà a guidare questa crescita verso un futuro ancora più radioso.