mercoledì, Marzo 19, 2025
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I Metallica infiammano gli I-Days 2024 di Milano

Oltre 70.000 persone hanno affollato l’Ippodromo SNAI La Maura di Milano per assistere al concerto dei Metallica, evento che ha dato il via agli I-Days, il più importante festival indie rock d’Italia. La band californiana, icona indiscussa del metal, ha regalato al pubblico uno spettacolo potente e ricco di emozioni, ripercorrendo quarant’anni di carriera con una scaletta che ha spaziato dai grandi classici ai brani più recenti.

Sul palco, James Hetfield, Kirk Hammett, Lars Ulrich e Robert Trujillo, ormai sessantenni ma con l’energia di sempre, hanno dato vita a uno show di oltre due ore. La loro storia musicale è stata ripercorsa con una scaletta sapientemente bilanciata tra i grandi classici e i brani più recenti. Le prime sfuriate thrash metal come “Creeping Death”, “For Whom the Bell Tolls” e “Master of Puppets” hanno fatto esplodere il pit sotto il palco, mentre le ballate di inizio anni ’90 come “Nothing Else Matters” hanno trasformato l’Ippodromo in un coro, con migliaia di voci che si univano a quella di Hetfield. Non sono mancati i brani più iconici del “Black Album”, come “Enter Sandman” e “Sad but True”, che hanno fatto cantare a squarciagola l’intero Ippodromo, e alcune chicche per i fan di vecchia data, come “Orion” e “Sanitarium”.

Trujillo e Hammett hanno reso omaggio all’Italia con una inaspettata e divertente cover di Acido Acida” dei Prozac+, scatenando l’entusiasmo degli spettatori.

Tra il pubblico, c’erano sia i veterani del metal che hanno seguito i Metallica fin dagli esordi, sia i più giovani conquistati dalla loro musica anche grazie a serie come Stranger Things. L’eredità dei Metallica passa di generazione in generazione, alimentata dalla passione viscerale e dalla carica dirompente della band. Molti teenager, ma anche tanti bambini sulle spalle dei genitori, erano felici di condividere con loro la passione per questa musica che ha segnato un’epoca.

Lo show si è concluso con i fuochi artificiali e brani manifesto del metal come “Seek and Destroy”, “One” e “Master of Puppets”, che sono un monito contro la guerra, l’oppressione e l’ingiustizia. Un abbraccio finale tra band e pubblico ha concluso un concerto che ha riconfermato la forza del metal e la sua capacità di unire generazioni diverse, dare voce a chi si sente escluso e offrire un rifugio a chi si sente incompreso.

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