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G7: I Marchi Italiani e l’Esposizione Pubblicitaria da 10 Milioni di Euro

Oltre 10 milioni di euro. Vale tanto complessivamente l’esposizione dei marchi italiani scelti dalla Presidenza del Consiglio per il G7. Marchi simbolo, la cui notorietà avrà una ricaduta su tutte le filiere che rappresentano.

Lo studio è stato realizzato dall’agenzia di comunicazione “Klaus Davi & Co.” tenendo conto anche della visibilità ottenuta dalle mete turistiche pugliesi pubblicizzate indirettamente attraverso i vari scenografici e suggestivi eventi del G7. Una vera “manna“, una ricaduta planetaria all’inizio di una stagione turistica che si prefigura molto promettente.

Nei calici del G7 italiano troviamo le etichette-simbolo dell’enologia italiana che da anni riscuote successi in tutto il mondo. Il brindisi inaugurale ha visto le bollicine “Annamaria Clementi” 2015 di Ca’ del Bosco in Franciacorta. Il menu 100% pugliese dello chef Vincenzo Elia è stato poi accompagnato dai vini del territorio: il “Primitivo Visellio”, il rosato “Oltremè” e il “Vermentino Libens”, tutti firmati da Tenute Rubino. Poi il “Fiano di Tenuta Bocca di Lupo”, il “Furia di Calafuria di Tormaresca” e il “Moscato di Trani Estasi” di Franco Di Filippo. Infine, è stato servito il “Ferrari Riserva Lunelli” 2015. Inoltre, tutti i Capi di Stato hanno ricevuto in omaggio un elegante cofanetto contenente una bottiglia di “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore” 2012.

Ad accompagnare i piatti dello chef tristellato Massimo Bottura, troviamo i vini-iconici del made in Italy. Il primo giorno, oltre alle bollicine di Ferrari e Bellavista, sono state servite: “Torre Rosazza Friulano Friuli Colli Orientali” 2021, “Jermann Vintage Tunina Venezia Giulia” 2022, “Masciarelli Marina Cvetic Trebbiano d’Abruzzo Riserva” 2022, “Marisa Cuomo Fiorduva Furore”, “Marchesi Antinori Tignanello” 2021, “Brunello di Montalcino Casanova di Neri Tenuta Nuova” 2019, “Chianti Classico Riserva Boschetto Campacci Ruello” 2020 e “Passito di Pantelleria Donnafugata Ben Ryé” 2022.

Il secondo giorno, invece, è stato il turno di “Alta Langa Malcarberto“, “Villa Sandi Valdobbiadene Superiore Cartizze La Rivetta Brut” 2023, “Vermentino di Sardegna Is Argiolas” 2023, “Valle d’Isarco Aristos Kerner Alto Adige Valle Isarco” 2022, “Castello di Volpaia Chianti Classico Riserva” 2020, “Vigna del Sorbo Gran Selezione” 2016 di Fontodi, “Masi Valpolicella Superiore Toar” 2020, “Lambrusco di Sorbara Cavicchioli“, “Sassicaia 2019 Tenuta San Guido“, “Barolo Ceretto” e “Fattoria Zerbina Scaccomatto”.

L’ultimo pranzo prima della partenza è stato accompagnato dal “Carvinea Eliele Metodo Classico” 2013, dal “Primitivo del Salento Gianfranco Fino Es Red” 2019 e da “Donna Augusta di Vespa Vignaioli“, prodotto dalle cantine del giornalista-viticoltore Bruno Vespa.

Con oltre 86 milioni di euro di fatturato gestito e 35 milioni di bottiglie commercializzate, la Edoardo Freddi International, prima realtà italiana di export management del settore vinicolo, ha registrato un 2023 in crescita del +6%: un trend costante che non si arresta dal 2012, anno della sua fondazione.

I marchi italiani scelti dalla Presidenza del Consiglio per il G7 in Puglia hanno avuto un’esposizione straordinaria che gli esperti quantificano in oltre 10 milioni di euro di controvalore pubblicitario. Si tratta di Brand simboli del Made in Italy, assolute eccellenze nei rispettivi campi che la Premier e il suo staff hanno scelto per rappresentare l’Italia in questo prestigioso palcoscenico internazionale“, osserva Edoardo Freddi International, la prima azienda italiana di export management del settore vino.

Per FreddiLa Presidenza ha scelto marchi internazionalmente noti ma anche rappresentativi di specifici territori. Un modo davvero efficace per sottolineare l’aspetto peculiare della PMI italiana che rappresenta un capitalismo diffuso, radicato, di cui il mondo vinicolo, così come quello del fashion, è uno dei simboli“.

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