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Champagne Experience 2025: un pellegrinaggio enoico nel cuore della Champagne – Bologna, 5 ottobre 2025

Dopo sette effervescenti edizioni modenesi, quest’anno è Bologna a vestirsi di bollicine per due giorni. Si è conclusa, tra il rito solenne dello stappare le bottiglie e il luccichio di centinaia di calici, l’edizione 2025 di Champagne Experience, l’evento che ha trasformato la città in una piccola Reims, capitale mondiale del vino spumante per eccellenza.

Ma questa non è stata una semplice degustazione: è stata una vera e propria immersione geografica e culturale, un viaggio strutturato e consapevole attraverso i crus e i terroir che danno vita a un mito. Con un’offerta di oltre 700 etichette, l’evento ha soddisfatto la curiosità dei neofiti e l’esigenza di approfondimento degli appassionati più esperti, riunendo importatori, grandi maison e piccoli vigneron.

La geniale mappa del gusto: un tour per zone di produzione

Il vero punto di forza dell’evento è da sempre il suo format, che organizza l’esperienza degustativa come una mappa geografica. Un’idea che consente a ogni visitatore di comprendere appieno il concetto di terroir non come astrazione, ma come realtà sensoriale tangibile, calice dopo calice.

Il percorso è stato una lezione di viticoltura avanzata, in cui ogni zona ha presentato il proprio carattere attraverso il filtro di vendemmie recenti che gli esperti già definiscono “storiche”.

Montagne de Reims: il potere e l’eleganza delle annate calde

In questa zona dominata dal Pinot Nero, le annate 2018 e 2020 sono state le grandi protagoniste. Il settore della Montagne de Reims ha mostrato come questi millesimi, caratterizzati da estati calde e soleggiate, abbiano prodotto uve con una maturazione fenolica straordinaria. I vini si presentano con una struttura più rotonda e precoce del solito, ma senza perdere il classico nerbo della zona. L’annata 2022, pur ancora giovane, ha già stupito per concentrazione e potenza, promettendo un invecchiamento eccezionale.
Champagne potenti e strutturati, dai sentori di frutti rossi e crosta di pane.

Vallée de la Marne: la resistenza del Pinot Meunier

Qui il focus è stato sull’abilità del Pinot Meunier di mantenere freschezza anche nelle annate calde. I millesimi 2019 e 2021 hanno offerto un contrasto affascinante: la 2019, calda e generosa, ha dato Champagne di grande immediatezza e frutto, mentre la 2021, più classica e fresca, ha restituito vini con una tensione acida più marcata e un profilo più verticale. Questa variabilità ha messo in luce la resilienza del vitigno e la sua capacità di esprimere l’identità dell’annata con trasparenza.
Bollicine tonde e immediate, dal carattere fruttato e avvolgente.

Côte des Blancs: la purezza dello Chardonnay nelle annate complesse

Per lo Chardonnay della Côte des Blancs, le annate 2020 e 2022 sono state sotto i riflettori. La 2020, sebbene calda, ha conservato un’acidità brillante, regalando Blanc de Blancs di potenza ed eleganza, con una maturità aromatica notevole. La 2022, già definita da molti “annata del secolo” per la Côte, sta mostrando uno Chardonnay di precisione assoluta, con una combinazione unica di ricchezza di fondo e tensione nervosa che fa presagire una longevità straordinaria.
Un trionfo di eleganza, con Champagne dalle note agrumate e floreali e una splendida sapidità.

Côte des Bar: la maturazione perfetta del Pinot Nero

L’enclave meridionale ha brillato con le annate 2018 e 2022. Il clima più caldo di questa zona ha trovato la sua espressione ideale in questi millesimi, dove il Pinot Nero ha raggiunto una maturazione fenolica ottimale. I vini, soprattutto quelli dei piccoli vigneron, mostrano una rara combinazione di frutto maturo e bocca setosa, risultando già estremamente accessibili ma con un potenziale di invecchiamento importante.
Bollicine dal carattere deciso, più rotonde e con una mineralità distintiva.

Grandi Maison: l’arte suprema dell’assemblaggio

Accanto a questo viaggio nei cru, il banco delle Grandi Maison ha offerto una prospettiva diversa: quella della maestria nell’assemblaggio. Case come Taittinger, Louis Roederer, Deutz e Philipponnat hanno presentato le loro prestigiose cuvée, dimostrando come, attraverso l’arte del blending, siano in grado di attenuare le asperità di un’annata difficile ed esaltare le potenzialità di una grande vendemmia, mantenendo uno stile inconfondibile e coerente anno dopo anno.

Champagne Experience 2025 ha così confermato il suo ruolo di appuntamento imprescindibile nel panorama enologico italiano. Non una semplice manifestazione, ma una celebrazione raffinata e appassionata della diversità dello Champagne, capace di accompagnare il pubblico dalla scoperta dei piccoli vigneron alla contemplazione dei capolavori delle grandi case, sotto il segno di una sola, grande passione.

Michele Zanchetta
Michele Zanchettahttps://onlymywinetasting.com/
Ciao, sono Michele Zanchetta, Sommelier AIS dal 2011 con una profonda passione per il mondo del vino, del sake e delle birre artigianali. La mia missione è esplorare, raccontare e far apprezzare le eccellenze enogastronomiche, guidando curiosi e appassionati alla scoperta di sapori unici.

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