Pochi centimetri di carta per racchiudere oltre due secoli di storia. È questo il valore del francobollo emesso per i 215 anni di Oleificio Zucchi, realtà cremonese fondata nel 1810 e oggi protagonista dell’oleario italiano e internazionale.
La cerimonia di annullo si è svolta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) alla presenza della Presidente e AD Alessia Zucchi, del sottosegretario Fausta Bergamotto – con delega alla filatelia – dei vertici di Poste Italiane e del management aziendale.
Il francobollo fa parte della serie tematica Le Eccellenze del sistema produttivo e del Made in Italy e rappresenta non solo un riconoscimento istituzionale, ma anche un simbolo di una storia industriale che attraversa generazioni, trasformazioni sociali e tecnologiche.
Dall’oleificio artigianale all’impresa globale
L’avventura inizia nel 1810 con un piccolo impianto artigianale specializzato nella produzione di olio da semi. Nel corso dei decenni, Oleificio Zucchi cresce, si industrializza e, dopo la Seconda guerra mondiale, si trasforma in società per azioni. In quegli anni nasce anche il marchio Zeta, familiare a intere generazioni di consumatori, mentre si consolidano le prime collaborazioni con la grande distribuzione.
Gli anni Novanta segnano una svolta con l’apertura dello stabilimento lungo il canale navigabile di Cremona, che introduce nuovi standard: tracciabilità, attenzione all’ambiente, ricerca e sviluppo. Si afferma così anche il business delle private label in Italia e all’estero.
Nei Duemila entra in azienda la sesta generazione della famiglia, imprimendo una nuova direzione verso la sostenibilità integrata. Nasce il primo disciplinare certificato per la filiera dell’olio extra vergine italiano, si realizza la più grande cantina a temperatura controllata per olio extra vergine del Paese e viene attivato uno scalo ferroviario interno per una logistica a basso impatto.
La recente trasformazione in Società Benefit consolida l’impegno a generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale. A questo si aggiunge l’avvio della certificazione per la parità di genere, ulteriore tassello di una strategia che mette le persone al centro.
Un simbolo che racconta una storia
Il bozzetto del francobollo affianca il logo storico e la macina in pietra – richiamo alle origini artigianali – a un tratto grafico che riprende l’attuale identità visiva, esprimendo continuità, rinnovamento e valorizzazione delle radici.
«Questo francobollo rappresenta per noi un riconoscimento che va oltre la celebrazione di un anniversario – ha dichiarato Alessia Zucchi – è un tributo a tutte le persone che hanno creato la nostra storia: collaboratori, partner e famiglie che hanno condiviso un cammino fatto di dedizione, innovazione e radici profonde. Guardiamo al futuro con lo stesso spirito di sempre, continuando a coniugare tradizione e progresso».
Sulla stessa linea le parole del sottosegretario Fausta Bergamotto: «Con l’emissione della serie filatelica Le Eccellenze del sistema produttivo ed economico dedicata all’agroalimentare rendiamo omaggio a imprese dalle radici profonde nei territori, fondate sul lavoro ben fatto e sulla perseveranza. Generazione dopo generazione, questi marchi hanno accompagnato la vita degli italiani e sono oggi riconosciuti in Italia e nel mondo come sinonimo di qualità, gusto ed affidabilità. Con questo gesto, il Mimit ribadisce il proprio impegno a valorizzarle, sostenendone crescita, innovazione ed export».
Oggi Oleificio Zucchi esporta in oltre 45 Paesi, conta più di 150 dipendenti e ha chiuso il 2024 con un fatturato superiore ai 344 milioni di euro. Con 19 certificazioni di qualità, 42.000 analisi annue sugli oli e una produzione orientata alla sostenibilità, è tra i riferimenti del settore.
Il francobollo, in vendita presso tutti gli sportelli filatelici e disponibile anche a Cremona, entrerà nella collezione permanente del Museo Storico di Poste Italiane. Un piccolo simbolo che porta con sé una grande storia: quella di un’impresa capace di coniugare radici familiari e respiro internazionale, territorio e visione globale.