mercoledì, Ottobre 8, 2025
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Indagine GROM: la memoria dell’infanzia tra Gelato, Cinema e momenti condivisi

Una nuova ricerca promossa da GROM evidenzia quanto il gelato sia, per gli italiani, un potente innesco di ricordi e un simbolo di legame tra generazioni. Non a caso, viene accostato al cinema, un altro rito sociale che attraversa il tempo e crea relazioni tra persone di età diverse.

La semplicità delle esperienze porta con sé significati emotivi profondi: il gelato è una porta di accesso al tempo preziosa e traccia un filo nella storia di vita delle persone”, osserva la psicoterapeuta Lara Pelagotti.

Lo studio, realizzato con metodologia SWOA (Social Web Opinion Analysis) in occasione dell’uscita del film Marvel Studios I Fantastici 4: Gli Inizi, mostra come gelato e cinema siano tra le abitudini che più accomunano nonni, genitori e figli. Il 60% degli intervistati dichiara di provare spesso nostalgia per l’infanzia, con la mancanza di leggerezza (56%), di minori responsabilità (67%) e di maggiore tempo libero (61%) tra i ricordi più vividi.

Per raccontare quegli anni, il 53% degli italiani sceglie il gelato tra i simboli preferiti, insieme a giocattoli (66%), supereroi (62%) e allo zaino di scuola (59%). Anche i luoghi legati all’infanzia, come la gelateria di quartiere (51%), la casa dei nonni (59%) e la sala cinematografica (45%), si rivelano scenari ricchi di significato emotivo.

Il gelato, dunque, mantiene intatta la sua forza evocativa: per il 64% rimane uno dei pochi riti che continuano a unire adulti e bambini, mentre il 59% lo associa alla sensazione di “tornare bambino”. Quasi due terzi lo collegano alla gioia delle uscite in gelateria con i propri cari (62%), ai pomeriggi d’estate con gli amici (49%), o al piacere di scegliere tra i gusti (44%).

Lara Pelagotti, commentando la ricerca, spiega: “Nel mio lavoro di psicologa clinica accade spesso di osservare come siano le esperienze semplici a portare con sé significati emotivi profondi. Il gelato, ad esempio, é un vero e proprio attivatore di memoria delle emozioni: grazie ai colori, al sapore ed alla consistenza, come una ‘petite madaleine’ di Proust ci permette di tornare indietro a quella persona per noi importante, a quel periodo di vita significativo, oppure ad un semplice momento di pausa e piacere, lontano dal dovere quotidiano. Basta un sapore, come il ‘gelato all’amarena’ che comprava mia nonna, per farci vivere la possibilità di essere catapultato indietro nel tempo a quella precisa memoria e alle emozioni collegate, una porta di accesso al tempo preziosa. Attraverso questi ricordi il gelato può essere una coccola che ci fa pensare al nostro passato con tenerezza, ma che possiamo ripetere, allora, come oggi. Infatti, il gelato non ha età, posso essere un bambino, un adulto, un anziano, posso prendermela come pausa personale o come gesto di condivisione con amici, colleghi o famiglia. Resta non solo elemento che guarda al ricordo, ma anche elemento che fa parte del mio presente e del mio futuro, tracciando un filo nella mia storia di vita”.

Il cinema condivide con il gelato questa capacità di unire. Il 63% degli intervistati rivive l’infanzia quando va al cinema con familiari o amici. Per molti, il piacere di gustare un gelato accompagna la visione di un film: il 27% afferma di consumarlo spesso in sala, percentuale che cresce durante l’estate. Più della metà del campione sottolinea come film e gelato, oltre a riportare all’infanzia, siano in grado di emozionare (52%).

Sempre la dottoressa Pelagotti aggiunge: “Nel suo significato di condivisione anche il rito del cinema, come quello del gelato, ci permette di vivere emozioni di gruppo nello stesso spazio, un po’ come se entrassimo tutti insieme in un racconto, da cui usciremo con riflessioni diverse. Gelato e cinema, in modi diversi, ci offrono spazi di incontro: luoghi fisici, della memoria e delle sensazioni, dove ci possiamo ritrovare, immedesimare e raccontare la nostra storia attuale”.

L’indagine conferma inoltre che il gelato è un piacere universale, trasversale a tutte le età, capace di favorire la socialità. Uno su due lo considera un’esperienza da condividere, proprio come il cinema: il 66% desidera mangiarlo guardando un film con i figli, oltre il 60% con il partner, il 59% con i genitori, il 55% con gli amici, il 51% con i nonni.

Gelato e cinema, quindi, si confermano come due riti popolari che mettono d’accordo generazioni diverse, favorendo la riscoperta della socialità e delle emozioni condivise. In un’epoca in cui la tecnologia moltiplica le connessioni virtuali, momenti semplici come questi diventano ancora più preziosi.

Personalmente, credo che i simboli ed i momenti di connessione, oggi più che mai, siano essenziali. Infatti, viviamo in un contesto socio-culturale in cui ciascuno sperimenta la propria singolarità anche attraverso lo schermo del proprio smartphone: uno strumento che ci rende al tempo stesso iperconnessi e disconnessi. Per questo, avere occasioni in cui condividere dal vivo dei piaceri rappresenta un’opportunità preziosa per evitare l’isolamento, ritrovare legami e uscire dalle proprie bolle di individualità – conclude la psicoterapeuta Pelagotti – In tal senso, la connessione tra persone è un fattore protettivo nella gestione delle difficoltà quotidiane e nella cura della salute mentale: tutto ciò che la favorisce è una risorsa da custodire”.

[1] Analisi condotta tra giugno e luglio 2025 su un campione di 1.200 utenti italiani tra i 20 e i 60 anni, attraverso il monitoraggio e l’analisi in rete di circa 10.000 tra post, commenti e recensioni sui principali canali social, blog e forum.

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