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Il Nero d’Avola è l’anima della Sicilia che riscalda l’autunno

Simbolo di una terra intensa e luminosa, il Nero d’Avola torna nei calici con l’arrivo della stagione dei raccolti. È un vino che porta con sé la storia dei vitigni autoctoni dell’isola, una storia che il Consorzio DOC Sicilia tutela e diffonde a livello internazionale.

Rosso profondo, espressivo e in equilibrio tra pienezza e finezza: il Nero d’Avola incarna la doppia anima dell’isola che lo ha visto nascere. Non è solo un grande classico della Sicilia, ma una delle sue interpretazioni più riuscite nel panorama enologico.

Direttore CS Pugliesi
Direttore CS Pugliesi

Il Nero d’Avola è il simbolo di una Sicilia che sa rinnovarsi restando fedele alle proprie radici, un vino che nasce da una terra unica e che riesce a interpretarla con passione e sincerità” afferma Camillo Pugliesi, direttore del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia. “È un vino che si adatta al tempo e al gusto, capace di unire la ricchezza del sole siciliano alla profondità della sua storia e alla forza della sua gente. Il nostro Consorzio ha un compito importante: tutelare l’identità dei vitigni autoctoni, valorizzando le varietà specifiche che fanno della Sicilia del vino un patrimonio unico, e promuoverle nei mercati nazionali e internazionali affinché diventino ambasciatori del nostro territorio nel mondo. Attraverso progetti di conservazione della biodiversità, partnership scientifiche, iniziative di comunicazione e partecipazione diretta agli eventi di settore, ci impegniamo a far conoscere non solo il vino, ma la sua storia, la sua autenticità, il legame con le terre da cui nasce.

Le radici del Nero d’Avola affondano nel XVII secolo, quando era conosciuto come Calabrese nero. Dalla zona di Pachino e Vittoria, si è poi diffuso in tutta l’isola, assumendo caratteristiche differenti a seconda del territorio: i suoli calcarei del sud donano struttura, le colline del centro morbidezza, le brezze marine della costa nuance più sottili.

Al naso offre note di ciliegia matura, prugna, fragola e spezie; al palato mostra volume, tannini vellutati e una persistenza che richiama la potenza del sole e la mineralità del suolo.

Con l’autunno, quando i ritmi si fanno più lenti e le tavole più ricche, il Nero d’Avola trova il suo contesto ideale. È un vino che invita alla convivialità, capace di accompagnare sapori intensi e racconti che passano di generazione in generazione. Ogni sorso racchiude paesaggi, storie di vignaioli e una cultura che continua a evolversi con rispetto per la propria identità.

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