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Grappa del Trentino: l’annata 2023 all’insegna delle varietà

Il panorama della Grappa del Trentino per l’annata 2023 si delinea con un leggero decremento nella produzione rispetto all’anno precedente, ma offre prospettive interessanti grazie alle eccellenti caratteristiche delle bucce, frutto di una vendemmia ben gestita. La varietà di uve, distribuita valle per valle, emerge come elemento chiave per definire il carattere distintivo di quest’annata.

Alessandro Marzadro, presidente dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino, anticipa con entusiasmo che gli appassionati potranno attendersi molte piacevoli sorprese. Nonostante la leggera diminuzione quantitativa, l’attenzione dedicata alla coltivazione delle uve autoctone, fondamentali per la distillazione della grappa, ha garantito una buona qualità generale. La collaborazione tra viticoltori e produttori di grappa ha consentito di ottenere bucce di eccellente qualità, rispettando la tradizione distillatrice trentina.

Il 2023 si presenta come un’annata che, pur registrando un calo nella produzione, offre l’opportunità di concentrare più tempo e attenzione sulla creazione di grappe di qualità. Le varietà autoctone, dalla Nosiola al Teroldego, diventano le protagoniste, permettendo di narrare il territorio trentino attraverso le sue valli.

Le distillerie, aperte al pubblico da settembre a novembre, offrono un’esperienza durante il periodo autunnale. L’evento rappresenta un momento cruciale per il settore produttivo, permettendo ai visitatori di vivere da vicino il processo di distillazione. Le fragranze avvolgenti, il calore dei vapori e l’atmosfera nelle distillerie rendono l’occasione ancor più speciale, diventando un motivo in più per scegliere il Trentino in questo periodo dell’anno.

La peculiarità del “KM 0” caratterizza le grappe trentine, con gli alambicchi accesi pochi giorni dopo l’inizio della vendemmia. La distillazione, completata entro fine novembre, si distingue per il marchio del Tridente, conferendo unicità e qualità alle grappe “made in Trentino”. Questo approccio, insieme all’obbligo di utilizzare bucce d’uva trentine, sottolinea l’eccezionalità del prodotto, rendendo la Grappa del Trentino un caso unico nel mondo.

Fondato nel 1960, l’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino conta attualmente 25 soci, rappresentando la quasi totalità della produzione trentina. Oltre a tutelare e promuovere il prodotto, l’Istituto valorizza la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino, distinguendola con il marchio d’origine del Tridente e la scritta “Trentino Grappa”. Con una produzione di circa 7.500 ettanidri di grappa ogni anno, il settore contribuisce in modo significativo all’economia locale, distillando 130 mila quintali di vinaccia e producendo circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti.

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