Lugana DOC ha brillato al Vinitaly 2024, registrando un successo che si coniuga con crescita e enoturismo. Numerosi visitatori hanno affollato lo stand consortile, dove hanno potuto degustare oltre 100 etichette e partecipare al talk dedicato all’enoturismo.
L’annata 2023 del Lugana DOC, caratterizzata da sapidità e complessità organolettica, è stata particolarmente apprezzata dagli operatori e dagli appassionati del vino. La sua freschezza, la versatilità negli abbinamenti gastronomici e il legame con il suggestivo territorio del Lago di Garda rendono questo vino bianco uno dei più amati a livello internazionale e in Italia.
I dati lo confermano: secondo una ricerca di Circana sulla GDO, il Lugana DOC registra un aumento del 9,5% in termini di volume e del 16,6% in termini di valore nel mercato nazionale.
Oltre al successo commerciale, il Lugana DOC si distingue anche per la sua capacità di attrarre turisti. Migliaia di persone ogni anno visitano le Terre del Lugana per scoprire i segreti di questo eccellente prodotto e immergersi nella bellezza del territorio.
L’enoturismo negli anni è diventato un asset centrale del sistema economico, intercettando un turismo alto-spendente e curioso, dove sono i giovani a trainare questa tendenza.
Ed è proprio a questo tema che il Consorzio ha voluto dedicare il talk “Lugana da scoprire: enoturismo e nuove opportunità”. Moderato da Fabio Piccoli, Direttore della rivista Wine Meridian, il seminario ha visto la partecipazione di protagonisti come il Presidente del Consorzio Lugana, Fabio Zenato, l’Eurodeputato Paolo De Castro, primo firmatario della riforma IG ratificata qualche giorno fa in Comunità Europea e Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia.
Durante il seguitissimo talk sono stati delineati i fattori di successo di quei territori che sono stati in grado di intercettare e comprendere le esigenze di un visitatore sempre più informato, con grande desiderio di approfondire le tematiche e la storia delle persone che lo vivono e ne coltivano le viti.
“Il valore dell’enoturismo è quello di permetterci di raccontare la storia e l’unicità di un territorio attraverso vini e piatti in abbinamento“, spiega Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia. “Chi viene a trovarci non è un cliente ma un ospite, e questo permette di trasferire il capitale umano che c’è dietro a ogni calice. Siamo diventati ambasciatori della nostra terra, non solo in giro per il mondo ma anche a casa nostra“.
Paolo De Castro, eurodeputato e Vicepresidente della Commissione Agricoltura, si dedica con fervore alla tematica nell’ambito delle politiche agricole europee.
“L’enoturismo è un settore con un potenziale straordinario ma ancora da sfruttare appieno”, afferma. “Le linee guida per la sua crescita sono fondamentali, per questo la Riforma IG rappresenta un passo importante in questa direzione. Con la recente riforma, abbiamo dato ulteriori strumenti ai Consorzi di Tutela, conferendo loro pieni poteri nelle scelte in materia di enoturismo. Abbiamo lavorato per garantire un prezzo giusto per le Indicazioni Geografiche e abbiamo fatto pulizia dei prodotti contraffatti sia sul mercato sia su Internet, oscurando, ad esempio, i siti che vendono in modo fraudolento prodotti come il Lugana DOC”.
Aderendo ai 10 punti del Manifesto sull’enoturismo in Lugana, le aziende socie del Consorzio hanno ricevuto una targa durante la conferenza successiva, che definisce le linee guida per creare un’esperienza di valore per l’enoturista in cantina. Dalla formazione alla digitalizzazione fino alle sinergie con il territorio, si tratta di un decalogo essenziale per tutte le aziende.
“Quest’iniziativa volta a valorizzare la storia del territorio è una lodevole azione” prosegue De Castro. “Mi congratulo con il Consorzio Lugana per questo impegno, elemento cruciale per promuovere l’enoturismo.”
“L’attività enoturistica è diventata centrale per molte delle nostre aziende, permettendo la fornitura di servizi di alta qualità sia nel settore ristorativo che nell’accoglienza alberghiera”, dichiara Fabio Zenato, presidente del Consorzio del Lugana Doc. “Il nostro decalogo rappresenta un patto col territorio per garantire che il turista riceva un’esperienza a 360 gradi. È un racconto che fa parte della nostra quotidianità, fondamentale per narrare la nostra storia, il nostro impegno e la passione che ognuno di noi mette per portare il Lugana in tutto il mondo.”