Domenica 24 novembre 2024, in occasione della Festa dell’Albero, si è svolta l’inaugurazione ufficiale del rinnovato Parco del Castello di Monticello d’Alba (CN). La giornata, resa ancora più piacevole da un sole splendente, ha segnato la conclusione dei lavori di restauro e completamento del giardino romantico all’inglese.
Il progetto di riqualificazione è stato realizzato grazie al bando PNRR M1C3I2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” del Ministero della Cultura, con il titolo “Il parco del Castello di Monticello d’Alba: valorizzazione e fruizione di un luogo da 7 secoli simbolo del Roero”. Il parco, progettato nel 1827 dal paesaggista Xavier Kurten e completato nel 1839 dal giardiniere Marcellino Roda, è stato riportato al suo splendore originario grazie ai lavori di riqualificazione.
La giornata ha visto la partecipazione dei Conti Roero di Monticello, proprietari del castello dal 1376, insieme ai progettisti e alle istituzioni. La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro nella Sala dei Quadri, all’interno del maniero.
Nel cortile interno del castello è stata inaugurata la mostra fotografica “Un sogno ritrovato“, curata dal fotografo Dario Fusaro, specializzato in garden photography. La mostra presenta immagini del parco prima e dopo i lavori di restauro e sarà visitabile fino a marzo 2025 durante le aperture ordinarie del castello.
Il Castello di Monticello: storia e trasformazioni
A pochi chilometri da Alba sorge il Castello Roero di Monticello, una delle più imponenti e ben conservate costruzioni medievali del Piemonte. Edificato nell’XI secolo dai vescovi di Asti, il castello è di proprietà della famiglia Roero dal 1376. Nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni, evolvendo da fortezza medievale a residenza signorile. Tra le modifiche più significative, la realizzazione del parco all’inglese progettato nel 1827 dal paesaggista Xavier Kurten.
L’edificio mantiene ancora oggi la sua pianta quadrilatera, le torri agli angoli e la facciata medievale caratterizzata da merlature. Aimone Roero di Monticello sottolinea il valore storico e affettivo del maniero: “La grandissima fortuna del Castello di Monticello è di essere stato curato prima, amato poi, senza soluzione di continuità dal 1370 ai giorni nostri, attraversando, sostanzialmente indenne, una considerevole fetta di tempo.“
Il progetto di restauro del parco
Il parco all’inglese del Castello di Monticello d’Alba è stato al centro di un importante intervento di restauro e valorizzazione, realizzato grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito del progetto “Il parco del Castello di Monticello d’Alba: valorizzazione e fruizione di un luogo da sette secoli simbolo del Roero”.
L’iniziativa mira a migliorare l’offerta culturale del territorio UNESCO del Roero, restituendo alla comunità e ai visitatori un giardino storico di grande valore. Il restauro ha rispettato i disegni originali di Xavier Kurten, ponendo particolare attenzione alla biodiversità presente e promuovendo il recupero degli ecosistemi all’interno dell’area.
Tra gli interventi eseguiti si annoverano i lavori per la messa in sicurezza delle scarpate, il recupero dei terrazzamenti e la piantumazione di nuovi alberi. La rete dei sentieri è stata ridefinita e arricchita con pannelli informativi e QR code, per fornire contenuti di approfondimento nei punti di maggiore rilevanza del parco. Questi miglioramenti rendono l’area più accessibile e ne facilitano l’esperienza di visita, contribuendo a valorizzare il patrimonio culturale e naturale del luogo.
Gli interventi di riqualificazione del parco hanno incluso il restauro degli impianti idraulici storici presenti nell’area, integrati con un moderno sistema di irrigazione e illuminazione. Sono stati restaurati anche i paramenti murari in cotto, gli elementi in pietra e gli intonaci delle cisterne e delle peschiere, oltre al ripristino del sistema di sentieri e percorsi che attraversano il parco.
Un frutteto, un vigneto, un uliveto e un orto didattico sono stati messi a dimora grazie al contributo scientifico dell’Università di Agraria, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari, e dell’Orto Botanico di Torino. La scelta delle specie vegetali privilegia quelle autoctone del Roero, garantendo una maggiore integrazione con il territorio.
Percorsi didattici e sensoriali
Il parco è stato progettato per offrire esperienze didattiche attraverso schede di approfondimento e percorsi sensoriali. Particolare attenzione è stata dedicata alla biodiversità, con un focus sulle fragranze e sui colori delle piante, che variano a seconda delle stagioni, e alla capacità di stimolare i cinque sensi: olfatto, vista, tatto, udito e gusto.
Nuovi servizi e materiali informativi
È in corso la realizzazione di un bookshop e la pubblicazione di una guida cartacea che illustrerà la storia del castello e le piante endemiche presenti nel giardino. Questi strumenti arricchiranno l’esperienza dei visitatori, fornendo informazioni dettagliate sul patrimonio naturale e culturale del luogo.
L’Associazione Turismo in Langa ha svolto un ruolo centrale nella promozione del progetto, organizzando eventi e attività nel parco e nel castello. Inoltre, si è occupata della creazione di segnaletica illustrativa e didattica, che sarà installata al termine dei lavori per orientare e informare i visitatori.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito web www.roerodimonticello.it o scrivere a info@roerodimonticello.it.