martedì, Ottobre 7, 2025
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Vino piemontese: via libera al “pegno rotativo” anche per Moscato e Brachetto

Il Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste ha accolto la richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, aprendo alla possibilità di includere nel “pegno rotativo” anche i mosti parzialmente fermentati, tra cui Moscato d’Asti e Brachetto. Si tratta di due produzioni che, negli ultimi tempi, hanno affrontato difficoltà legate a eccedenze di magazzino.

Una svolta accolta con favore dall’assessore regionale Paolo Bongioanni, che sottolinea l’importanza di un intervento tempestivo in grado di offrire una soluzione concreta ai produttori: «Grazie al via libera del Ministero e di Agea anche i produttori del Moscato e del Brachetto potranno accedere al “pegno rotativo”: uno strumento al quale finora erano ammessi solo i vini e da oggi anche i mosti parzialmente fermentati. Il Pegno rotativo è un prestito erogato dalle banche fornendo come garanzia il proprio vino in magazzino: in questo modo le giacenze si trasformano in liquidità immediata con cui poter pagare i propri viticultori associati e fornitori».

Per attivare questa misura è necessario presentare domanda attraverso il Sian, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, gestito da Agea. Bongioanni aggiunge: «Voglio ringraziare la direttrice generale del Masaf Eleonora Iacovoni e il direttore di Agea Coordinamento Salvatore Carfì che ha già modificato in tempo reale la piattaforma del Sian per poter accogliere le domande e rendere la misura operativa da subito».

Mentre si attende il Pacchetto Vino della Commissione Europea, previsto per fine 2025, l’Assessorato è già al lavoro per individuare ulteriori strumenti volti ad affrontare in modo efficace il tema delle eccedenze, collaborando con consorzi e associazioni di categoria. Tra le ipotesi al vaglio: la riduzione del 15% per l’annata 2024 mediante l’impiego di vini della stagione precedente, la diminuzione del rapporto resa uva/vino già dalla vendemmia 2025, e lo stoccaggio volontario, che prevede di ritardare l’immissione di una parte del prodotto sul mercato per contenere la flessione dei prezzi. Nel medio periodo, già dal 2026, si valuta la “vendemmia verde”, che consiste nel taglio primaverile dei grappoli ancora immaturi, mentre sul lungo termine si riflette su una limitazione alle nuove autorizzazioni per i vigneti o su incentivi per gli espianti.

Bongioanni prosegue: «Ringrazio il professor Michele Fino dell’Università di Pollenzo per aver illustrato a consorzi e associazioni le opportunità offerte dalla “vendemmia verde”. E convengo con il presidente del Consorzio Alta Langa Giovanni Minetti sul fatto che, come abbiamo già iniziato a fare dall’inizio di questa legislatura, la via prioritaria è sempre la promozione. Questo fine settimana siamo a Sibari per Vinitaly Calabria a presentare il nostro vino con tutte le sue 60 Doc e Docg. È inaccettabile pensare a soluzioni che comportino la distruzione di un prodotto d’eccellenza come il vino piemontese che ha conquistato la propria reputazione grazie a decennii di lavoro e investimenti, e che ha tutta la forza e la capacità di raggiungere nuovi mercati anche liberi dall’eventuale morsa dei dazi Usa. Su questo ci stiamo impegnando direttamente con missioni promozionali in Cina, Giappone e nei Paesi scandinavi dove siamo primi sul mercato. E valuteremo come poter impiegare sulla promozione del nostro vino ulteriori risorse e nuove misure dei fondi europei del Csr. Ho appreso dagli organi d’informazione che i consiglieri d’opposizione Mauro Calderoni, Fabio Isnardi e Domenico Ravetti sostengono una mancanza di azione da parte dell’Assessorato. E allora rivolgo loro con piacere l’invito a venire a trovarmi in Assessorato e passare una giornata con me, così potranno verificare la nostra celerità e operatività ed eviteranno di fare errori di comunicazione».

Piemonte intanto si prepara a presentare le sue 60 denominazioni Doc e Docg a Vinitaly Calabria, portando in vetrina la ricchezza di una produzione che guarda con fiducia alle nuove opportunità, sostenuta da misure concrete e da una visione di lungo periodo.

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