Dal 19 al 22 settembre 2025, Bra e Pollenzo ospitano i Laboratori del Gusto, uno degli appuntamenti più attesi di Cheese, l’evento internazionale promosso da Slow Food e Città di Bra, con il sostegno della Regione Piemonte. Un percorso ricco di sapori e racconti, pensato per esplorare l’universo del formaggio a latte crudo e tutto ciò che lo circonda.
In questa 15esima edizione, il tema scelto – C’è un mondo intorno – invita a osservare il formaggio non solo come prodotto finale, ma come espressione di un sistema complesso, fatto di pascoli, mani esperte, biodiversità e fermenti vivi. I Laboratori del Gusto rappresentano l’esperienza più immersiva del programma, con degustazioni guidate, produzioni rare e incontri ravvicinati con chi il formaggio lo fa ogni giorno.
Le prenotazioni sono già aperte: molti appuntamenti stanno registrando il tutto esaurito. E il programma, già ampio, si arricchirà presto con nuove proposte provenienti da tutta Italia e dall’estero.
A Palazzo Traversa, nel centro storico di Bra, si alternano assaggi di formaggi d’alpeggio, salumi artigianali, gelati profumati al fieno, mieli e conserve, insieme a selezioni provenienti da altri Paesi. A Pollenzo, nella sede della Banca del Vino, il dialogo tra formaggio e vino si sviluppa attraverso degustazioni verticali, incontri con produttori e approfondimenti territoriali che raccontano la storia di chi, ogni giorno, lavora per mantenere viva la qualità e la diversità.
Alcuni appuntamenti da non perdere
Dedicato a chi vuole partire dai formaggi per scoprire l’abbinamento migliore… a Palazzo Traversa di Bra
Vinacce e fieno: l’incontro inaspettato tra grappa e gelato al fieno
19 settembre, ore 16 – Palazzo Traversa
Un’esperienza multisensoriale firmata dal cuoco dell’Alleanza Marco Martinelli dell’Istituto Mantegna di Brescia. In degustazione, tre gelati realizzati con fieni provenienti da luoghi diversi: i prati dell’Agriturismo Prati Parini (Bg), i pascoli dell’Appennino abruzzese con la Cooperativa ASCA (Aq) e le essenze mediterranee di Antonio Nigro (Av). In abbinamento, quattro grappe selezionate dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e di Barolo: di Nebbiolo e Barbaresco, Barbera d’Alba, Dolcetto, e una sorprendente variante al Genepy.
Assaggi di biodiversità delle praterie alpine
19 settembre, ore 18 – Palazzo Traversa
Negli ultimi anni, le praterie alpine – ambienti ricchissimi dal punto di vista ecologico – sono state fortemente ridotte. Questo laboratorio consente di scoprire sapori che nascono da questi ecosistemi. Dalla Val Susa al Monte Tombea, che si affaccia sul Lago di Garda, fino alla valle di Fodom in Veneto, patria dell’omonimo formaggio riconosciuto come Presidio Slow Food. In assaggio anche il cacio del Parco del Ticino, prodotto grazie alla pratica tradizionale delle marcite. A completare l’esperienza, un miele millefiori del Presidio dei prati stabili e pascoli.
Il Parmigiano Reggiano delle terre alte
20 settembre, ore 11 – Palazzo Traversa
Dietro ogni forma di Parmigiano Reggiano prodotto in montagna si cela una rete fatta di piccoli caseifici e allevatori. In queste aree, spesso isolate e difficili da raggiungere, si coltivano foraggi da prati stabili ricchi di biodiversità e si allevano poche decine di vacche. In questo laboratorio sarà possibile degustare un Parmigiano Reggiano di montagna stagionato 20 mesi, selezionato “al martello”, un’antica tecnica che consente di individuare le forme più interessanti per struttura e intensità aromatica.
Slow Food Travel: un mondo di mestieri da scoprire
20 settembre, ore 14 – Palazzo Traversa
Paolo accompagna le sue capre tra le colline del Roero; Andrea alleva pecore carsoline, riconosciute dal Presidio Slow Food; Elisa lavora negli alpeggi della montagna biellese; Marinella e Alessandro trasmettono la loro esperienza nella scuola del canestrato sul Gran Sasso. In questa rete non mancano Ales e un altro Alessandro, dedicati all’apicoltura e alla produzione di miele in territori diversi. Questi artigiani custodiscono antichi saperi e rappresentano l’anima delle esperienze di Slow Food Travel. Incontrarli significa ascoltare le loro storie e gustare prodotti che riflettono un rapporto autentico con i luoghi in cui nascono.
Bosco vivo, castagna antica: un legame da riscoprire
20 settembre, ore 16 – Palazzo Traversa
La rete dei castanicoltori Slow Food propone un incontro dedicato a un ingrediente ricco di storia. Si potranno assaggiare formaggi stagionati in foglie di castagno, marroni sciroppati, composte e marmellate artigianali, gelato e pane rustico preparato con farina di mosciarella delle Casette di Capranica Prenestina, Presidio Slow Food, insieme a miele di castagno. Un percorso che valorizza la varietà e il significato culturale di questo frutto antico.
I formaggi dei pascoli degli appennini
20 settembre, ore 18 – Palazzo Traversa
Questo laboratorio è dedicato alle produzioni ovine e caprine del Presidio Slow Food dei prati stabili e pascoli: formaggi ottenuti con latte di animali allevati tra le montagne aquilane, nei Sibillini, nelle vallate laziali dove si realizza il Cacio di Genazzano, Presidio Slow Food, e sui versanti dell’Appennino tosco-romagnolo. La degustazione comprende anche un miele millefiori del Presidio dei Prati stabili e pascoli, che riflette il patrimonio botanico di questi territori.
I prati delle isole del Sud Italia
21 settembre, ore 16 – Palazzo Traversa
Una selezione che racconta la ricchezza casearia del Centro e Sud Italia. In assaggio, caprini di capra Girgentana dalla Sicilia, pecorino di Carmasciano in Campania, pecorino Formano dalla Sardegna, caciocavallo cilentano, entrambi del Presidio dei prati stabili, e il nuovo Presidio dei caprini d’Aspromonte in Calabria. A completare il percorso, un miele millefiori proveniente dal Presidio dei prati stabili e pascoli.
Le 3 parole chiave: salume naturale, pastorizia, biodiversità
21 settembre, ore 18 – Palazzo Traversa
Il laboratorio esplora il legame profondo tra persone, animali e paesaggi, fatto di pratiche tramandate e rispetto per l’ambiente. Protagonisti in degustazione, salumi che raccontano storie uniche: la bresaola di razza Varzese di Garall, il salame di Pecora Gentile di Puglia di Salumi Martina Franca, la pitina dei fratelli Gambon e il violino di capra della Valchiavenna, tutti riconosciuti dal Presidio Slow Food. L’esperienza si completa con una selezione di vini scelti dalla Banca del Vino di Pollenzo.
Slow Food Travel: a piedi a conoscere i custodi dei pascoli e del paesaggio
22 settembre, ore 14 – Palazzo Traversa
Un trekking sulle pendici del Gran Sasso guidati da una pastora, una passeggiata tra le capre nelle Valli del Natisone, l’esplorazione degli alpeggi dell’Alto Elvo nel Biellese, sentieri nei boschi della civiltà del castagno sulle Alpi Liguri o alcune ore al fianco di un allevatore nella Val di Funes. Le esperienze di Slow Food Travel permettono di avvicinarsi al territorio seguendo chi lo vive ogni giorno, tra pascoli, produzioni agricole e cucina. Questo laboratorio offre la possibilità di incontrare i protagonisti, ascoltare i loro racconti e assaporare formaggi e altre specialità.
Dedicato a chi vuole partire dai vini per scoprire il formaggio che più li esalta, alla Banca del Vino
I vini di Verduno incontrano i formaggi spagnoli di Rueda
19 settembre, ore 16 – Banca del Vino
Il percorso inizia da Verduno, uno degli undici comuni del Barolo, noto anche per il vitigno autoctono Pelaverga. Le cantine Castello di Verduno, Fratelli Alessandria e G.B. Burlotto raccontano storie di vigne e tradizione, mentre il casaro spagnolo Fernando Rodríguez Aldudo di Rueda Cheesemonger accompagna le degustazioni con i suoi formaggi, realizzati a Valladolid secondo metodi locali e sostenibili.
Vini e formaggi resistenti: i Presìdi Slow Food
19 settembre, ore 18 – Banca del Vino
Negli spazi della Banca del Vino, formaggi a latte crudo e vini dolci regionali danno voce ai Presìdi Slow Food: microproduzioni che sfidano la standardizzazione e custodiscono la biodiversità. In abbinamento, il Moscato di Saracena con il Pecorino dell’Altopiano Vibonese dalla Calabria; il Moscato Passito di Strevi insieme al Roccaverano dal Piemonte; il Cinque Terre Sciacchetrà con i formaggi di Razza Cabannina dalla Liguria; il Vinosanto da uve affumicate dell’Alta Valle del Tevere e la Lumachella orvietana dall’Umbria, un prodotto da forno con formaggi locali.
Formaggi della Svizzera e il volto secco del Moscato: una storia di erbe e fiori
20 settembre, ore 11 – Banca del Vino
Il laboratorio propone un viaggio attraverso la versatilità del moscato secco, che svela aromi di agrumi, fiori bianchi e frutta a polpa chiara. Un itinerario sensoriale dall’Italia alla Svizzera, dove protagonisti sono autentici gioielli caseari: Emmentaler Dop, Le Gruyère Dop, Sbrinz Dop, Tête de Moine Classico e Appenzeller, prodotti tra i prati stabili alpini. L’incontro tra vini e formaggi regala un nuovo modo di scoprire questo vitigno aromatico, spesso conosciuto solo nella versione dolce.
Il vino, il formaggio, la montagna
20 settembre, ore 13.30 – Banca del Vino
Dai terrazzamenti della Valtellina alle pendici dell’Etna, passando per la Valle d’Aosta, il Trentino e le montagne piemontesi, questo laboratorio propone un viaggio attraverso le altitudini italiane, dove ogni tappa racconta una storia diversa. In degustazione, una selezione di vini ottenuti da vitigni autoctoni e internazionali, scelti per esprimere al meglio la diversità dei territori montani. In abbinamento, i formaggi di Maison Loho, rinomato affinatore francese, che porta a Bra la complessità aromatica del Comté vieux, del Bleu de Laqueuille e del Tomme de Brebis affinato. Un incontro che intreccia le note minerali e verticali dei vini con le sfumature dei grandi formaggi d’Oltralpe.
Don Chisciotte e…le pecore: una Spagna inedita
20 settembre, ore 16 – Banca del Vino
Un percorso tra i sapori autentici della Mancia, nel cuore della Spagna, dove la razza ovina Manchega è protagonista. L’allevamento, attento al benessere animale, permette di ottenere un latte che l’affinatore Quesos De Hualdo trasforma in formaggi dalle molteplici sfumature, tutte originali e inaspettate. In degustazione, una selezione di vini, vermouth e sherry scelti da Triple A con il contributo di Velier. Il laboratorio offre uno sguardo diverso sulla tradizione casearia spagnola e su abbinamenti capaci di sorprendere anche i più esperti.
Valle d’Aosta, tra formaggi, vini e sapori di montagna
21 settembre, ore 11 – Banca del Vino
In Valle d’Aosta, la tavola racconta una storia di pascoli, alpeggi e tradizioni che si rinnova nel tempo. Accanto alla celebre Fontina Dop, si scoprono piccole produzioni di formaggi ottenuti con metodi tramandati di generazione in generazione. Il laboratorio propone anche i salumi tipici della regione, come la motzetta e il budin, insieme a una selezione di vini prodotti su pendii scoscesi, espressione di una viticoltura che sfida la montagna. Un viaggio attraverso la ricchezza gastronomica e vitivinicola valdostana.
La transumanza: vini e formaggi dei pastori dall’Abruzzo al Molise alla Puglia
21 settembre, ore 16 – Banca del Vino
Un tempo pratica essenziale per la sopravvivenza delle comunità rurali, la transumanza oggi rappresenta un importante patrimonio culturale, intrecciando memoria e ritualità. Il laboratorio guida i partecipanti lungo le antiche vie dei pastori, dalla Majella al Tavoliere, attraverso una selezione di formaggi che raccontano territori diversi e ricchezza di erbe spontanee: Manteca, Cacioricotta, canestrati da L’Aquila e Castel del Monte, Caciocavallo Podolico e Burrata. Ogni assaggio è accompagnato dai vini locali, scelti per esaltare le caratteristiche dei formaggi: la Tintilia del Molise di Agricolavinica, insieme a Pecorino, Trebbiano d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo di Francesco Cirelli.
La grappa piemontese incontra il formaggio delle valli
21 settembre, ore 18 – Banca del Vino
Un confronto tra due saperi artigianali del Piemonte: distillazione e caseificazione. In degustazione, quattro grappe selezionate dal Consorzio Tutela Grappa del Piemonte e di Barolo – due giovani e due invecchiate – abbinate a formaggi diversi per consistenza e stagionatura. Le versioni più fresche, come quelle di Barolo e del Monferrato, si sposano con formaggi a pasta molle; le grappe invecchiate, come Nizza e Castagno, dai profumi più tostati e con leggere note di vaniglia, accompagnano formaggi più complessi e stagionati.