venerdì, Gennaio 24, 2025
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Vinitaly 2023: quasi 100mila presenze, record di buyer esteri

Il Vinitaly chiude con successo: 93.000 presenze, di cui 29.600 straniere. L’edizione di quest’anno ha registrato una crescita significativa, quasi completamente attribuibile agli ingressi di buyer esteri provenienti da 143 Paesi, che hanno rappresentato un terzo del totale degli operatori accreditati. Tra questi, più di mille top buyer selezionati e ospitati da Veronafiere e da Ice-Agenzia. Inoltre, il “fuorisalone” veronese, Vinitaly and the City, ha visto oltre 45.000 degustazioni (+50% rispetto al 2022) da parte dei winelover nel centro storico di Verona.

Il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha dichiarato in chiusura di Vinitaly: “Siamo particolarmente soddisfatti per il riscontro che stiamo ricevendo dalle aziende e dai territori, che rappresentano la vera forza di questa manifestazione”. L’obiettivo è quello di costruire con i partner istituzionali una piattaforma promozionale permanente e coordinata in grado di attrarre da un lato gli investimenti dell’incoming sull’Italia e dall’altro sul prodotto italiano all’estero, con un radicamento di Veronafiere negli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud e Far East dopo il Brasile e la Cina.

Secondo l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese, gli investimenti fatti in favore dell’incoming estero hanno dato un primo concreto risultato a un Vinitaly che vogliamo sempre più decisivo per il business degli espositori che per la manifestazione riservano risorse importanti. Il nuovo corso è iniziato ma non è certo terminato: Vinitaly sarà sempre vettore del made in Italy, sia qui che all’estero, se ragionerà in termini di sviluppo del settore e delle sue imprese.

Gli Stati Uniti sono in cima alla classifica delle provenienze, seguiti dalla Germania, dal Regno Unito, dalla Cina e dal Canada. L’Asia ha registrato una crescita notevole (+116%) trainata dal rientro dei cinesi che hanno superato le 1.000 presenze, mentre il Giappone ha segnato un +143%. Le Americhe hanno registrato un +38%, con il successo degli Stati Uniti e del Brasile, oltre a un ulteriore consolidamento del Canada. L’Australia ha fatto registrare un +130%.

La fiera a Verona è terminata, ma Vinitaly si sposta in Cina con il sostegno di Ice. Chengdu (11 aprile) sarà il primo appuntamento, con la masterclass di apertura con l’unico master sommelier cinese Yang LV e un business forum organizzato dalla controllata Wine to Asia, una delle più influenti piattaforme dedicate al vino in Cina. Successivamente si volerà a Shenzhen (14 aprile), dove verrà presentata l’Italia a Wine to Asia (11-13 maggio), insieme a Ice e alla Fondazione Altagamma. La manifestazione internazionale di Veronafiere, a Shenzhen, vedrà la partecipazione di oltre 450 espositori provenienti da 20 Paesi.

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