Il 5 dicembre, Giornata mondiale del suolo, Slow Food lancia un forte appello per la consapevolezza sull’importanza vitale della terra. Francesco Sottile, agronomo e membro del Board di Slow Food, sottolinea l’essenzialità di trattare la terra con rispetto e di respingere gli abusi, un invito da considerare non solo in occasione di questa giornata, ma ogni giorno dell’anno.
La cementificazione e la chimica minacciano la vitalità del suolo, secondo Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia. Il Rapporto ISPRA 2023 rivela che la cementificazione accelera a una velocità di 2,4 metri quadrati al secondo, con un aumento del 10% rispetto al 2021. Questo fenomeno trasforma il paesaggio, riscaldando le città, aumentando il rischio idrogeologico e riducendo la disponibilità di aree agricole. Nel solo ultimo anno, oltre 4.500 ettari di suolo fertile sono stati persi in Italia, con conseguenze devastanti sulla produzione alimentare e sulla capacità di fissare il carbonio.
La desertificazione si manifesta sia a causa della crescente siccità legata alla crisi climatica, che colpisce comunità meno responsabili storicamente, sia a causa dell’agricoltura industriale. Quest’ultima comporta pratiche agronomiche dannose, impoverendo la biodiversità e richiedendo l’uso intensivo di sostanze chimiche di sintesi. Questo problema minaccia il 70% dei suoli europei, compromettendo la salute del terreno e mettendo a rischio la produzione agricola.
Il dilemma è ancor più evidente quando ci concentriamo sul Made in Italy e sull’agroalimentare di qualità. Se continuiamo a distruggere la terra madre, come possiamo preservare la ricchezza gastronomica del nostro paese?
Il vino, prodotto complesso e intriso di cultura, è particolarmente vulnerabile. Slow Wine Fair 2024, in programma a Bolognafiere dal 25 al 27 febbraio, si propone di mettere al centro della discussione la rigenerazione del suolo. Tre conferenze online pre-evento vedranno la partecipazione di esperti internazionali, tra cui Lydia e Claude Bourguignon, microbiologi dei suoli, e il professore Francesco Sottile. Questi esperti sottolineano che un cambiamento di paradigma è essenziale per fermare la perdita di risorse. La regenerazione dei suoli e la transizione verso pratiche agricole sostenibili sono fondamentali, così come il ruolo cruciale dei consumatori nel promuovere scelte alimentari responsabili.
Oggi è fondamentale e urgente che: «L’uomo torni a voler bene alla terra, a rispettare la natura e il suo valore, e non cerchi riparo nella tecnologia per produrre cibo in modo industrializzato, pensando di poter andare sempre oltre il limite. Preservando la fertilità dei suoli e rigenerandoli, si guarda al futuro del pianeta e delle prossime generazioni», conclude Federico Varazi.
Registrati alla conferenza del 6 dicembre: https://slowinefair.slowfood.it/le-conferenze/
Scopri il programma di Slow Wine Fair 2024: https://slowinefair.slowfood.it/