Quella di Emanuele Gambino, 41 anni, è la scelta di un ritorno alla terra: oggi anche lui è un viticoltore com’erano i nonni. Siamo a Costigliole d’Asti, tra le Langhe e il Monferrato, colline riconosciute dall’Unesco nel 2014 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Qui è nato Emanuele, territori e luoghi in cui ha le sue radici profonde e di cui ama paesaggi, persone e tradizioni. Si è realizzato un suo sogno: una nuova cantina, inaugurata il 19 febbraio 2024, dove vinificare le sue uve e un relais, il Monvì Wine Relais, tra le vigne per fare ospitalità enoturistica.
Sono circa 13 ettari tra le due tenute di Costigliole d’Asti e Santo Stefano Belbo, dove coltiva varietà autoctone – barbera, nebbiolo, grignolino, nebbiolo, moscato – e internazionali – sauvignon blanc, merlot, chardonnay. Da una vigna storica di oltre 40 anni nascerà dalla vendemmia 2024 un Nizza docg. Emanuele segue e accudisce personalmente i vigneti in regime di agricoltura biologica.
La cantina è dotata di attrezzature all’avanguardia. L’attività di vinificazione avviene in vasche di acciaio. Gli affinamenti vengono svolti in botti e tonneaux di rovere e in anfore di terracotta.
Il Monvì Wine Relais, parte integrante dell’azienda, propone un’esperienza di lusso e benessere. Le otto camere e due appartamenti offrono spazi ampi e confortevoli, che riescono a far immergere gli ospiti nell’atmosfera di questa dimora di charme. Il relais vanta una piscina panoramica tra i vigneti, con una vista mozzafiato sulle colline del Monferrato. E per un completo relax del corpo e della mente, un’area wellness con una piscina idromassaggio, bagno turco, sauna e doccia emozionale.
Cantina e Monvì Wine Relais sono stati inaugurati in una splendida e calda giornata di sole. All’evento di inaugurazione erano presenti Emanuele, la sua famiglia, il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e il sindaco di Costigliole Enrico Cavallero insieme ai suoi assessori.
Durante il pranzo, abbiamo gustato deliziosi finger food preparati dalla cucina del Relais, accompagnati dalla degustazione libera delle etichette aziendali. Inoltre, abbiamo avuto il piacere di assaggiare i prodotti del Caseificio Pepe 1924, dell’Antica Salumeria Borio e del Confessionale, un bar itinerante che ha creato cocktail speciali utilizzando i vini di Emanuele Gambino.
Nel pomeriggio, abbiamo partecipato con interesse a una Masterclass di degustazione dei vini aziendali, condotta da Bianca Roagna e accompagnata da Emanuele Gambino, insieme al consulente enologico Claudio Dacasto.
«Fin dai primi passi mossi come viticoltore, ho deciso di convertire la mia azienda all’agricoltura biologica – spiega Gambino – Non si tratta di una scelta legata alla redditività, ma esclusivamente di rispetto per l’ambiente, per la terra e per le persone che vivono nella mia realtà e che consumano i miei prodotti».