In occasione della Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, Costadoro, azienda leader nella produzione di caffè di alta gamma, rilancia la Cascara, una proposta che trasforma un sottoprodotto in una bevanda innovativa.
L’edizione 2025 della manifestazione, che si svolge ogni anno il 5 febbraio, segna l’inizio di un conto alla rovescia: da qui al 2030 rimangono cinque anni per ridurre del 50% lo spreco alimentare, in linea con quanto richiesto dall’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Secondo il Rapporto Internazionale Waste Watcher 2024, nel 2024 lo spreco alimentare in Italia è aumentato del 45,6%, con una media di 683,3 grammi di cibo gettato a testa, rispetto ai 469,4 grammi registrati nell’agosto 2023. Tale incremento è riconducibile sia a una gestione non ottimale degli alimenti in fase d’acquisto, sia alla difficoltà di distinguere cosa possa essere considerato scarto da ciò che invece può essere recuperato e riutilizzato.
Il caffè rappresenta un esempio significativo: dalla ciliegia al chicco e fino alle diverse varianti dell’espresso, ogni parte della pianta può essere lavorata per dar vita a una bevanda gradevole, contribuendo a ridurre gli sprechi che pesano sia sull’ambiente che sull’economia. È da questo “scarto” che nasce la Cascara biologica Costadoro, proposta dall’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma dal 1890, per offrire al consumatore una scelta che unisce sapore e innovazione.
Il termine Cascara, che in spagnolo significa letteralmente “buccia” o “guscio”, indica il frutto essiccato che avvolge il chicco di caffè. Pur essendo molto noto in Sud America, in Italia questo sottoprodotto viene spesso scartato durante il processo produttivo. Grazie all’impegno di Costadoro per una filiera responsabile, la Cascara viene valorizzata trasformandosi in un infuso che si colloca tra una tisana e un caffè filtro.
Nonostante provenga dalla stessa pianta, la Cascara si distingue per un profilo aromatico e un gusto diversi rispetto al caffè tradizionale. I sentori ricordano note di pera, rosa canina e ciliegia, accompagnate da una dolcezza delicata e da un corpo rotondo. Inoltre, l’infuso risulta ricco di antiossidanti e contiene meno caffeina rispetto al caffè. La raccolta della Cascara Costadoro avviene in Perù nei mesi di giugno, luglio e agosto, in zone situate tra i 1380 e i 1720 metri, coltivate e curate da famiglie locali.
L’infuso può essere preparato in diversi modi: caldo, utilizzando il metodo filtro e lasciando in infusione la Cascara per circa 4 minuti, oppure freddo, lasciandola in frigorifero per circa 12 ore e arricchendola con spezie o frutta a piacere.
La proposta di Costadoro dimostra come sia possibile applicare i principi dell’economia circolare nel mondo del caffè, sfruttando ogni parte della pianta per ridurre gli sprechi e valorizzare risorse spesso trascurate. Dal 2023, l’azienda ha rafforzato il suo impegno in ambito di sostenibilità, ottenendo la Certificazione B Corp, che premia le imprese che operano secondo elevati standard di performance sociale e ambientale.