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15 aprile: Giornata Nazionale del Made in Italy, Coldiretti celebra il cibo italiano al Vinitaly 2024

Il cibo rappresenta la prima ricchezza dell’Italia, con un valore della filiera agroalimentare che supera i 600 miliardi di euro, ed è il simbolo più noto del Bel Paese all’estero, secondo quanto afferma l’analisi Coldiretti su dati Centro Studi Divulga, diffusa in occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita il 15 aprile. Questa constatazione viene fatta dalla “Casa Coldiretti” allestita al Vinitaly, in omaggio al prodotto principe dell’export agroalimentare italiano, il vino, che nel 2023 ha raggiunto un valore di 7,8 miliardi di euro.

In questa cornice, Coldiretti ha presentato in anteprima il video ufficiale, già diventato virale, della campagna nazionale di promozione dell’agricoltura e del cibo, promossa dalla stessa Coldiretti, da Filiera Italia e da Fondazione Campagna Amica, coinvolgendo tutte le regioni italiane. L’obiettivo è valorizzare il Made in Italy agroalimentare e promuovere l’educazione alimentare secondo i principi della Dieta Mediterranea, della stagionalità e del prodotto a km0.

Grazie anche ai produttori di eccellenza astigiani, il Piemonte si distingue come la regione con i vini di maggiore qualità, in particolare i rossi, posizionandosi al secondo posto per valore export, con un aumento del 19% negli ultimi cinque anni e un valore di 1 miliardo e 200 milioni di euro solo nel 2023.

“La nostra regione contribuisce ad accrescere il valore e la rete del Made in Italy con circa 800 aziende agricole che praticano la vendita diretta, 300 agriturismi, 250 fattorie didattiche, 600 iniziative di agricoltura sociale, quasi un centinaio di mercati, 3 mercati coperti, 30 cuochi contadini, 25 maestri dell’ospitalità contadina e oltre 40 sigilli”, ricorda il Presidente Coldiretti Asti, Monica Monticone, con delega regionale di Coldiretti al settore vitivinicolo.

Su questa base, Coldiretti continua il suo impegno a difesa del Made in Italy e della trasparenza/tracciabilità dei prodotti agroalimentari, oltre che alla tutela degli accordi di filiera.

“In quest’ottica”, conclude il Direttore Coldiretti Asti, Giovanni Rosso, “occorre incrementare gli accordi di filiera per sostenere le produzioni astigiane di tradizione ed eccellenza, confidando nell’attenzione, nell’apertura e nei virtuosismi delle agroindustrie, affinché favoriscano maggiori impulsi all’economia alimentare locale”.

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