Un’esperienza che rompe i confini della pittura tradizionale, estendendola nello spazio grazie all’interazione con le tecnologie digitali. Dal 26 marzo al 31 maggio 2025, la sede milanese della Galleria Gaburro ospita Urban Singularity: l’architettura oltre l’umano, personale di Fabio Giampietro, inaugurata il 25 marzo nell’ambito della Milano Art Week.
L’artista, noto per il suo approccio sperimentale, presenta un corpo di lavori che dialoga con la realtà virtuale per tracciare una visione di città generate da intelligenze artificiali, oltre i modelli antropocentrici. L’esposizione è a ingresso libero e fa parte del programma promosso dal Comune di Milano, coordinato da Associazione Arte Totale e in sinergia con miart, fiera internazionale d’arte contemporanea.
In Urban Singularity, le opere non si limitano a rappresentare scenari urbani: diventano ambienti da attraversare. L’osservatore si ritrova in un mondo alternativo dove edifici si trasformano, si moltiplicano e si piegano secondo logiche che sembrano biologiche più che ingegneristiche. L’architettura si evolve attraverso sistemi algoritmici che generano strutture toroidali, rizomatiche, in continuo mutamento.
Fabio Giampietro riflette su come la tecnologia, pur tentando di superare i limiti del pensiero progettuale tradizionale, finisca per evocare immagini archetipiche, forme che sembrano emergere da un inconscio collettivo. Il suo linguaggio visivo si compone di grattacieli che si sviluppano come radici, paesaggi digitali che pulsano di una vita propria, mentre lo spettatore viene coinvolto in un’interazione percettiva intensa.
Attraverso l’utilizzo di visori VR e ambientazioni interattive, la mostra solleva una questione centrale: fino a che punto siamo ancora autori delle città in cui viviamo? L’intelligenza artificiale non si limita più a simulare la realtà; inizia a riscriverla secondo criteri propri, svincolati dall’intenzione umana.
“L’AI non sostituisce l’artista, ma ne espande lo sguardo,” afferma Giampietro. “Ho educato l’algoritmo con le mie opere, trasformandolo in un archivio vivente di ricerca, una lente attraverso cui rivedo il mio stesso lavoro. Non mi dice cosa creare, ma mi sfida a vedere oltre. E Urban Singularity è una mappa di città che non esistono… ancora!“.
Il progetto espositivo si articola in una serie di ambienti che stimolano lo sguardo e il corpo, aprendo squarci su realtà alternative dove pittura e digitale coesistono senza gerarchie. Ogni lavoro è un’ipotesi visiva, una speculazione estetica sul futuro della città e dell’uomo che la abita — o forse, che la abitava.
Ad accompagnare la mostra, un volume monografico che raccoglie riflessioni critiche e approfondimenti sul percorso dell’artista. L’introduzione è firmata da Dounia Hajhajate, psicologa clinica e ricercatrice in neuroscienze cognitive presso SDN SYNLAB e ICM Paris Brain Institute. A lei si affiancano Greta Riboli, psicoterapeuta e docente universitaria, e Andrea Colacino, ingegnere bioinformatico attivo nell’ambito delle applicazioni AI in medicina.
Urban Singularity: L’architettura oltre l’umano
Galleria Gaburro, Via Cerva 25, Milano
Mostra aperta dal 26 marzo al 31 maggio 2025
Inaugurazione: 25 marzo, ore 18:30
Orari: martedì – sabato, 11:00–13:00 / 14:00–19:00
Email: info@galleriagaburro.com
Web: www.galleriagaburro.com
Telefono: +39 02 99262529