Il Piemonte ha ufficialmente dato il via alla stagione del tartufo 2025-2026. Con la tradizionale apertura a mezzanotte ad Alba, in occasione del Capodanno del Tartufo, è iniziato un autunno che si preannuncia ricco di appuntamenti, tutti dedicati a uno dei simboli più preziosi della gastronomia regionale.
Accanto alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento di punta e riconosciuto a livello mondiale, cresce il ruolo della Fiera di Murisengo, che da quest’anno ottiene una valenza internazionale. Nel calendario figurano inoltre 11 fiere di rilievo nazionale e 9 a carattere regionale, sostenute dalla Regione Piemonte con un contributo complessivo superiore ai 170 mila euro.
Per l’avvio della stagione, in concomitanza con la ripresa ufficiale della cerca del Tuber magnatum Pico, la Regione ha coordinato un evento che ha riunito l’intera filiera, con l’obiettivo di valorizzare il calendario fieristico e rafforzare l’immagine del tartufo piemontese.
«Il tartufo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Tartuficoltura Marco Gallo – è una parte viva della nostra identità e della nostra cultura. Dietro ogni trifolau, ogni cane da cerca e ogni fiera c’è un patrimonio fatto di passione, conoscenze tramandate e legame con il territorio. Con questo calendario di eventi e con i sostegni messi in campo vogliamo rafforzare una filiera che è sinonimo di sviluppo locale, turismo e lavoro, e che rappresenta un unicum a livello internazionale».
Negli ultimi anni le fiere hanno posto sempre maggiore attenzione alla qualità del prodotto, con sistemi di rintracciabilità, giurie composte da esperti e iniziative legate alla salvaguardia del patrimonio immateriale UNESCO “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”. Un modello che rende il Piemonte un punto di riferimento a livello internazionale.
Dopo il fermo biologico di settembre, la cerca è ripartita il 1° ottobre con il tartufo bianco e proseguirà fino al 31 gennaio, mentre per il tartufo nero pregiato si dovrà attendere il 15 dicembre. Per essere in regola è necessario rispettare le modalità di cerca e cavatura apprese nell’esame per ottenere il tesserino, oltre a versare la tassa annuale di 160 euro e l’imposta sostitutiva. Le associazioni dei cercatori rimangono il punto di riferimento principale, mentre i Carabinieri Forestali sono già operativi nei controlli sul territorio.
Parallelamente tornano le attività di informazione forestale con il Punto Informativo Forestale Mobile, un camper che toccherà oltre 40 comuni con 70 tappe fino a metà dicembre, finanziato con le risorse dello Sviluppo Rurale 2023-2027. Tecnici forestali incaricati dalla Regione tramite IPLA saranno presenti anche durante le fiere per fornire assistenza sulla gestione dei boschi, sugli adempimenti previsti dal regolamento e sulla partecipazione ai bandi regionali.
Il calendario e tutti i dettagli sono disponibili sul sito della Regione Piemonte, sezione Foreste:
Regione Piemonte – Punti informativi forestali