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Amalfi, 18 maggio 2025: torna la Regata delle Antiche Repubbliche Marinare per la sua 70ª edizione

Il 18 maggio 2025, Amalfi ospita la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, evento che ogni anno attraversa Genova, Pisa, Venezia e la costiera per riportare alla luce una delle pagine più affascinanti del Medioevo marittimo italiano. Storia, sport e spettacolo si incrociano in una competizione che conserva intatto il suo fascino, tanto in mare quanto tra le strade della città.

Nata per ricordare il ruolo di queste quattro potenze marinare, la manifestazione si sviluppa nell’arco di più giornate, alternando momenti di riflessione culturale, rievocazioni e gare. La manifestazione si articola su più giornate, unendo cultura, spettacolo e sport. Al centro, la gara remiera tra i quattro galeoni, affidati a equipaggi composti da atleti professionisti e giovani promesse del canottaggio. La preparazione è ormai entrata nella fase più intensa, con allenamenti quotidiani per affinare il coordinamento e ottimizzare la tenuta fisica in vista della sfida in mare aperto.

L’apertura è prevista giovedì 15 maggio con una mostra dedicata ai manifesti delle edizioni passate: un’esposizione che attraversa settant’anni di storia visiva e grafica, mai esposta prima in modo così completo. A seguire, una serie di incontri culturali con studiosi delle quattro città che approfondiranno il ruolo delle antiche Repubbliche nei traffici e nei rapporti mediterranei.

Regata Antiche Repubbliche Marinare Italiane
Regata Antiche Repubbliche Marinare Italiane

Il giorno successivo sarà la volta del palio femminile e della presentazione ufficiale degli equipaggi nella piazzetta di Atrani, da cui partirà il corteo storico. La sfilata in abiti medievali percorrerà la costa fino ad Amalfi, rievocando le vicende e le atmosfere del passato.

Il vento che increspa il mare, la spuma che si solleva con forza, i colori dei galeoni che scompaiono tra le onde. Il Palio Remiero restituisce un’immagine di potenza e resistenza, affidata alle braccia dei trentadue vogatori che spingono le imbarcazioni lungo il tratto tra Capo di Vettica e Marina Grande. Il 18 maggio, le acque di Amalfi torneranno a ospitare la sfida che rievoca un passato di navigazioni, conquiste e diplomazia mediterranea.
È l’immagine della forza. È l’immagine dei 32 vogatori che spingono a colpi di remo le quattro imbarcazioni nel mare increspato di Amalfi.
Quel tratto di costa, che oggi accoglie turisti e naviganti, fu un tempo crocevia di scambi e conflitti. Le galee delle Repubbliche Marinare solcavano il Mediterraneo verso l’Africa settentrionale e l’Oriente, dando vita a fondachi e insediamenti che consolidavano potere e relazioni.

La gara in mare è solo una parte di un evento che coinvolge tutta la città e che, anno dopo anno, intreccia memoria storica e spirito sportivo. Duemila metri di percorso, una lotta serrata tra quattro equipaggi, una folla ad assistere: ma l’anima della Regata va oltre la competizione.

Il centro di Amalfi si trasforma nei giorni precedenti. Le strade si animano di preparativi, i palazzi si vestono con i vessilli delle quattro Repubbliche, e la città intera si fa scenario di una rievocazione che coinvolge cittadini, visitatori e artisti. Non solo cronaca del passato, ma racconto condiviso che continua a generare partecipazione e senso di appartenenza.

Il corteo storico è uno dei momenti più attesi. Oltre 300 figuranti in abiti d’epoca sfileranno dalla vicina Atrani, dove, alla vigilia della gara, avverrà la presentazione degli equipaggi. Il pubblico saluterà gli atleti prima che il lungo cammino simbolico prenda il via verso Amalfi.

La rievocazione storica col suo corteo di figuranti è uno spettacolo che rimanda a quell’accanita lotta per l’egemonia dei traffici e della marineria, a quelle istituzioni di fondachi in Oriente, a quei trionfi che accoglievano un console o un navarca particolarmente intrepido nella sua missione.

Nel corteo rivivranno episodi e figure rappresentative: Sergio, figlio del duca Giovanni I e della duchessa Regale, che nel 976 sposò la longobarda Maria, figlia del principe di Capua e Benevento; la pisana Kinzica dei Sismondi, ricordata per aver salvato la città da un’incursione saracena; Guglielmo Embriaco, detto Testa di Maglio, simbolo dell’intraprendenza genovese; e Caterina Cornaro, regina di Cipro, riportata a Venezia tra omaggi e fasto.

Non è solo Amalfi a essere coinvolta. L’intera Costiera partecipa a questo evento che rinnova il legame con la propria eredità storica. Ogni angolo, ogni borgo, ogni affaccio sul mare sembra tornare a respirare quell’epoca in cui il Mediterraneo era solcato da navi cariche di uomini, merci e storie. Il presente si muove in equilibrio con tutto questo. E la Regata è lì a ricordarlo, una remata alla volta.

Regata Antiche Repubbliche Marinare Italiane
Regata Antiche Repubbliche Marinare Italiane

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