Un progetto formativo innovativo prende vita a Calascio, nel territorio dell’Aquilano, con l’obiettivo di dare nuova energia alla pastorizia estensiva e di rigenerare le terre alte d’Abruzzo. Nasce la Scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva, articolata in otto masterclass dedicate a pastori, professionisti, studenti e a tutti coloro che desiderano acquisire nuove competenze tecniche e imprenditoriali. Il percorso mira a sostenere il ricambio generazionale e a trasmettere conoscenze fondamentali per la tutela e la valorizzazione delle pratiche rurali locali.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Slow Food Italia e D.R.E.Am. Italia, entrambe realtà impegnate nella promozione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile nelle aree rurali. Le due organizzazioni hanno risposto a una manifestazione d’interesse nell’ambito del progetto pilota di rigenerazione culturale, sociale ed economica “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, promosso dal Comune di Calascio e selezionato dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle misure PNRR (Linea A, M1.C3 – Investimento 2.1 – “Attrattività dei borghi”), sotto la gestione del Ministero della Cultura e finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
Il progetto “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo” punta a costruire nuove opportunità di crescita per il borgo, rafforzando il tessuto sociale e creando nuove prospettive economiche. L’intento è quello di fare di Calascio un modello di rigenerazione territoriale capace di generare occupazione e migliorare la qualità della vita della comunità.
Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, sottolinea:
«Frequentare la Scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva di Calascio non è solo un modo per parlare di pascoli. Significa affrontare temi cruciali come il lavoro, lo sviluppo locale, l’ambiente, il turismo, il clima e la giustizia sociale. Non solo il futuro di questa regione dell’Appennino, ma un progetto che riguarda l’intero Paese: formare nuovi pastori e allevatori favorendo il ricambio generazionale, trasmettere saperi caseari acquisiti in anni valorizzando mestieri spesso trascurati ma fondamentali per la tutela del paesaggio e per il mantenimento degli equilibri ecosistemici. Una visione che Slow Food sostiene da quasi quarant’anni e che trova una delle sue espressioni più concrete in Cheese, l’evento di riferimento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo. Un’occasione per dare valore alle produzioni casearie virtuose e alle comunità delle aree interne custodi di un patrimonio economico, culturale e gastronomico immenso. Un contributo essenziale per rafforzare il Made in Italy più autentico: quello legato alla qualità, alla sostenibilità e alla cultura del cibo come bene comune».
Tommaso Campedelli, referente del progetto per D.R.E.Am. Italia, aggiunge:
«Parlare di scuola per pastori in un paese in cui vige ancora il detto “Guarda che se non studi vai a badare le pecore!” può sembrare bizzarro. In realtà, l’esperienza del progetto LIFE ShepForBio che ha creato in Toscana una scuola per pastori e allevatori ci dice il contrario. Dal 2023, da quando la scuola è attiva, sono state centinaia le ragazze e i ragazzi che hanno fatto richiesta di partecipare. Nella maggior parte dei casi, tutti con progetti concreti e obiettivi ben definiti. I cambiamenti socio-economici hanno profondamente modificato le modalità di trasferimento verticale dei saperi legati al mestiere del pastore. Ed è per questo che la formazione “orizzontale” garantita dalla Scuola, risulta non solo necessaria per supportare chi vuole intraprendere questo mestiere, ma essenziale per valorizzare in chiave moderna il lavoro del pastore. Oggi infatti il ruolo del pastore non si limita più alla produzione di beni come latte, formaggio, carne e lana, ma sempre più risulta legato alla conservazione del paesaggio, la tutela della biodiversità e la fornitura di servizi ecosistemici. La Scuola di Calascio è tutto questo».
Un percorso formativo radicato nel territorio
Le lezioni saranno dedicate a temi come la gestione del pascolo, la conservazione della biodiversità, la mitigazione delle predazioni, la trasformazione dei prodotti dell’allevamento ovino e caprino (latte, carne e lana), oltre al marketing territoriale. Il programma unisce teoria e pratica, integrando le conoscenze tradizionali con le competenze più attuali.
Le attività si terranno direttamente a Calascio, in collaborazione con aziende locali, e prevedono workshop, eventi aperti al pubblico e momenti di confronto con la comunità. La pastorizia estensiva viene così riconosciuta come un modello sostenibile, capace di rispondere alle sfide del cambiamento climatico, di contrastare l’abbandono delle terre montane e di generare nuove opportunità economiche.
Modalità di partecipazione
La scuola accoglie maggiorenni, con particolare attenzione ai giovani sotto i 40 anni, ai pastori, agli aspiranti tali, agli studenti di discipline agro-ambientali, ai professionisti e ai dipendenti pubblici. È possibile frequentare più masterclass, purché non si sovrappongano nello stesso periodo. La partecipazione è gratuita, in forma non residenziale, per un numero limitato di residenti in Abruzzo, che avranno accesso anche a pasti a prezzo calmierato. Per i non residenti la quota prevista è di 400 euro a masterclass, comprensiva di vitto, alloggio in camere doppie e attestato finale. Le spese di viaggio sono a carico dei partecipanti. I pasti, preparati con ingredienti locali e di stagione, saranno curati grazie alla collaborazione con i cuochi dell’Alleanza Slow Food e della cooperativa di Comunità di Calascio.
Per iscriversi e avere ulteriori dettagli è possibile scrivere a: info.scuolapastoriziacalascio@gmail.com