La biodiversità è la protagonista di due degustazioni speciali organizzate da Slow Food in occasione della Giornata mondiale della biodiversità, che si terrà il 22 maggio. Questi eventi coinvolgeranno circa 3500 persone di tutte le età in tutta Italia, offrendo un’opportunità unica per celebrare la straordinaria ricchezza del pianeta in termini di varietà di forme di vita animale e vegetale.
Il Gioco del Piacere, un’iniziativa storica di Slow Food, torna nel 2023 con un’edizione dedicata ai formaggi provenienti da prati stabili e pascoli. Questo evento coinvolgerà un pubblico di curiosi e appassionati che desiderano scoprire le delizie dei formaggi di alta qualità e imparare di più sulle pratiche di produzione sostenibile.
Inoltre, è stata organizzata un’edizione speciale del Gioco del Piacere dedicata ai mieli, rivolta agli insegnanti e agli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. Questo evento mira a educare e sensibilizzare le giovani menti sulla biodiversità e sull’importanza di preservare le api e il loro ruolo essenziale nella nostra ecologia.
La biodiversità è l’unico strumento che garantisce la resilienza e la sopravvivenza dell’umanità. Durante la Cop15 dello scorso dicembre, i rappresentanti dei Paesi hanno raggiunto un accordo storico, il Global biodiversity framework, che si impegna a ridurre la perdita di biodiversità entro il 2030. Questo piano ambizioso pone l’accento sui diritti umani, inclusi il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile, e riconosce l’importanza delle popolazioni indigene, dell’agroecologia e della tutela della biodiversità.
Tuttavia, per raggiungere tali obiettivi, è necessario coinvolgere i cittadini di tutte le età, a partire dai più giovani, e trasformare l’accordo in azione concreta. Questo è il messaggio centrale dell’edizione 2023 della Giornata mondiale della biodiversità. Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, sottolinea l’importanza di riportare al centro il piacere della conoscenza attraverso il gusto. Slow Food Italia si impegna in due progetti fondamentali per il 2023: uno mirato a salvare prati stabili, pascoli e i custodi di queste aree, e l’altro riguardante gli Orti Slow Food, un’iniziativa storica che sta vivendo una fase di rilancio e apertura a nuovi fronti.
Partecipare a queste degustazioni speciali è un modo concreto per apprezzare la biodiversità, sostenere pratiche alimentari sostenibili e contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta. Unisciti a Slow Food e festeggia la Giornata mondiale della biodiversità attraverso il gusto e la consapevolezza.
Per fare tutto, ci vuole un prato
Da tutta Italia, nelle scorse settimane, Condotte Slow Food, cuoche e cuochi aderenti all’Alleanza Slow Food, ma anche soci e singoli simpatizzanti hanno prenotato i kit di degustazione. Nella box recapitata a chi ne ha fatto richiesta, ci sono cinque tagli di formaggio da 500 grammi ciascuno, un vasetto da 250 grammi di miele millefiori di alta montagna del Presidio Slow Food e tutto il necessario per scoprire come sia possibile che quei caci siano così buoni, così sani, così diversi. Il segreto sta nella materia prima, il latte: a far la differenza è l’alimentazione degli animali, il luogo e il modo in cui sono cresciuti. L’aria che hanno respirato, il rispetto che i pastori hanno rivolto loro, i prati su cui hanno pascolato, le erbe e le infiorescenze che hanno brucato.
Nel kit del Gioco del Piacere, solo uno dei cinque caci non proviene da prato stabile e scoprirlo farà parte del gioco. Venerdì 19 maggio alle 18.30, in diretta Zoom, gli oltre mille fortunati che hanno acquistato il kit saranno guidati in una gustosa degustazione alla scoperta dell’intruso e, soprattutto, del valore della biodiversità dei prati.
Il progetto Salviamo i prati stabili è stato avviato grazie al sostegno di Eataly e del Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop per combattere il fenomeno che ha portato, negli ultimi anni, alla perdita di buona parte di questi ecosistemi fragili ma fondamentali, sia in pianura, sia in montagna, dove abbiamo già perso, negli ultimi 50 anni, il 45% dei pascoli. Promuovere la tutela e la diffusione di questi prati ricchissimi di biodiversità significa mettere in discussione il modello di zootecnia intensivo dominante: riportare gli animali fuori dalle stalle migliorando il loro benessere; arginare l’avanzata delle monocolture che devastano i paesaggi di pianura per produrre mangimi, dire stop alla cementificazione selvaggia; sostenere la rinascita delle terre alte e difenderle dai rischi (slavine, incendi, dissesti idrogeologici) dovuti all’abbandono; contribuire in maniera importante all’assorbimento di Co2 e quindi contrastare la crisi climatica.
A scuola di biodiversità
Il 22 maggio, 100 classi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado celebreranno la Giornata mondiale della biodiversità con un assaggio delle attività di educazione alimentare ideate nell’ambito del progetto Orti Slow Food. In tutta Italia, 2500 tra studentesse e studenti riceveranno un kit contenente una selezione di due mieli – un millefiori di alta montagna alpina del Presidio Slow Food e un miele di acacia – e i materiali utili a guidare la degustazione con descrittori specifici per ognuno dei cinque sensi.
Per Slow Food, le attività di educazione con i bambini e la formazione permanente in età adulta sono un elemento essenziale: per accrescere la consapevolezza sui sistemi alimentari e le politiche del cibo, e permettere così di compiere scelte giuste in favore della biodiversità, di un cibo buono per l’ambiente, per chi lo produce, per il nostro palato e la nostra salute.
Il progetto, storicamente sostenuto da Pastificio Di Martino e Irritec, in oltre 20 anni ha coinvolto più di 1000 scuole e formato oltre 3000 insegnanti. Nel 2023 – grazie al sostegno di UniCredit – Slow Food ha deciso di rilanciarlo coinvolgendo 100 nuove classi in tutta Italia, per un totale complessivo di oltre 330 classi e circa 8 mila studenti impegnati a fare l’Orto Slow Food durante l’anno scolastico.
Il Gioco del Piacere del 22 maggio coinvolge circa 2500 studentesse e studenti di 24 scuole dell’infanzia, 50 primarie e 26 secondarie in 39 province da 16 regioni diverse, in prevalenza Sud Italia e isole, che hanno richiesto di partecipare all’iniziativa nelle scorse settimane.