martedì, Settembre 10, 2024
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Il lungometraggio “Manodopera – No Dogs or Italians Allowed” di Alain Ughetto

Il lungometraggio “Manodopera – No Dogs or Italians Allowed” di Alain Ughetto ci porta in un affascinante viaggio attraverso la storia della famiglia Ughetto, partendo dalle pendici del Monviso all’inizio del Novecento fino all’occupazione della Francia durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa narrazione è realizzata utilizzando la tecnica della stop motion ed è un viaggio affettuoso, delicato e poetico nel ricordo familiare del regista francese.

Tutto ha inizio nel piccolo paese di Ughettera, situato nelle montagne piemontesi, in Val di Susa, dove il nonno Luigi e la nonna Cesira affrontano la fame, le guerre (come quella in Libia e la Prima Guerra Mondiale), la migrazione e la fuga dal regime fascista in Francia. Qui, subiscono il difficile status di “macaronì” (un termine dispregiativo usato per gli italiani in Francia), costruiscono la loro casa chiamata “Paradiso” sulle colline, e affrontano persino bombardamenti aerei italiani. Nel frattempo, mettono al mondo numerosi figli e nipoti. Alain Ughetto è uno di questi nipoti. Con diversi materiali come cartoncino, il regista dà vita ai suoi antenati, rievocando affettuosamente il passato e dialogando con le sue creazioni o passando loro oggetti simbolici.

“Manodopera” è, in primo luogo, un film umanista, una rappresentazione della miseria, della dignità, della fatica e della sopravvivenza. Il film ci offre una vista panoramica delle vite dei membri della famiglia Ughetto durante un periodo di cinquant’anni. Le scenografie spaziano dalle montagne alle umili case contadine, dai luoghi di lavoro ai campi di battaglia. Tutti questi elementi sono accompagnati da un tocco di malinconica nostalgia e humor.

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