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La presentazione della Guida Slow Wine 2024 a Biella con una degustazione dei vini dell’Alto Piemonte

Il gemellaggio e la collaborazione bidirezionale tra le condotte Slow Food Biella e Slow Food Canavese hanno portato la Guida Slow Wine 2024 nel territorio durante l’evento che si è tenuto sabato 13 gennaio presso l’Auditorium di Città Studi di Biella. L’incontro è stato l’occasione per appassionati e curiosi di assistere alla presentazione della Guida Slow Wine 2024, con la partecipazione del curatore Giancarlo Gariglio.

L’evento è stato organizzato da Luca Lanza e Fabrizio Gallino di Slow Wine, che hanno ideato un appuntamento per omaggiare sia la guida sia i produttori locali, mettendo in mostra circa 30 cantine simbolo che hanno conquistato il pubblico presente ai banchi di assaggio. All’evento hanno partecipato anche alcuni produttori di I am Agricolo Project.

La manifestazione si è svolta in collaborazione con la FISAR Delegazione Biella, con la presenza dell’assessora Barbara Greggio del comune di Biella e di Roberto Costella del comitato Slow Food Piemonte Valle d’Aosta.

L’Alto Piemonte, caratterizzato da sfumature complesse e dalla prossimità alle più maestose montagne dell’arco alpino, costituiscono un’area poco esplorata, ma intrisa di storie affascinanti. Nonostante la produzione vinicola non raggiunga livelli elevati in termini di quantità, i vini che nascono da queste terre si distinguono per un marcato timbro territoriale. La combinazione di altitudine, terroir e varietà di uve autoctone contribuisce a conferire caratteristiche distintive a ciascuna bottiglia.

La guida Slow Wine, con le sue pagine ricche di informazioni, offre un’esperienza completa del mondo del vino italiano. Esplorando le diverse produzioni vinicole del paese, si propone di valorizzare la diversità e la biodiversità come elementi fondamentali di questa ricchezza enologica nazionale. Oltre a scoprire eccellenze vitivinicole che sfuggono alla globalizzazione, la guida sottolinea come il tesoro di queste produzioni risieda nella capacità di mantenere la propria distintività, preservando l’ambiente e la tradizione.

I am agricolo project, nato nel 2014 come ritrovo conviviale e scambio di esperienze tra produttori e appassionati di vitivinicoltura, è diventato nel tempo un movimento “informale” in continua evoluzione. Chiunque voglia avvicinarsi al mondo del vino può farlo in modo semplice e fruibile. Le attività comprendono visite aziendali, incontri tecnici, degustazioni a domicilio e momenti conviviali, valorizzando le produzioni dell’Alto Piemonte e le realtà vitivinicole artigianali.

La nostra visita tra i banchi d’assaggio:

Cieck
– San Giorgio 2020
– Erbaluce di Caluso 2022
– Erbaluce di Caluso 2021 Vigna Misobolo
– Ingenuus Sincero 2021
– Alladium Riserva 2016

La Riviera (Tiziano)
– Colline Novaresi Bianco Raggio del Mattino 2020
– Rosato Rosa del Crepuscolo 2020
– Ca dal Baud 2017

Favaro
– Le Chiusure 2022
– Tredicesimi 2022
– Ros Canavese Nebbiolo 2021

Antoniotti Odilio
– Pramartel 2022
– Branaterra 2019

Cantalupo
– Abate di Cluny 2016
– Collis Breclemae 2016
– Cantalupo Anno Primo 2016

Produttori Nebbiolo Carema
– Carema 2020
– Carema Riserva 2019
– Carema Selezione 2018

Monte Maletto
– Vecchie Tonneaux 2021
– Genesis 2021
– Nebbiolo Battito del Maletto 2022
– Carema Sale e Roccia

Garrone
– Munaloss 2022
– Prunent 2021

Franchino di Raviciotti Alberto
– Gattinara 2020

Ca’ Nova
– Vespolina 2022
– Bocciolo 2021
– Ghenne Riserva 2015
– Ghemme Victor 2015

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