Pietro Russo, enologo siciliano di 38 anni, ha raggiunto un traguardo straordinario: è diventato il terzo italiano a ottenere il prestigioso titolo di Master of Wine. Questo riconoscimento, conferito dall’Institute of Masters of Wine, rappresenta un’onorificenza di massimo prestigio nel mondo del vino, e Russo si unisce così a Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi come uno dei pochi connazionali ad aver raggiunto tale eccellenza.
Il percorso di Russo verso il titolo è stato impegnativo e stimolante. Fin da giovane, ha avuto chiare le sue aspirazioni professionali nel settore enologico, ma ammette di non aver mai immaginato di poter arrivare così lontano. “È stato un cammino difficile ma gratificante“, afferma Russo, suggerendo che questo successo rappresenti solo l’inizio di una serie di sfide e opportunità professionali.
L’avventura di Russo verso il titolo di Master of Wine è iniziata nel 2014, quando ha intrapreso il programma di studi. Dopo aver brillantemente superato i primi due stage, ha affrontato la fase finale presentando un articolo di ricerca dal titolo “Comparative analysis of different tartaric stabilisation techniques, including the impact of new ingredient labelling rules, for Grillo and Nero d’Avola wines from Sicily“. Questo studio ha confrontato i principali metodi di stabilizzazione tartarica, evidenziando l’impatto sul profilo chimico-fisico dei vini e sui relativi costi di produzione. Inoltre, l’articolo ha discusso il possibile impatto delle nuove normative sull’etichettatura sugli standard di produzione siciliani.
“Il corso di studi – continua Pietro Russo – mi ha arricchito non solo dal punto di vista delle conoscenze acquisite e del network, ma mi ha anche dato la possibilità di apprendere un metodo di lavoro rigoroso ed efficace, fondamentale per fare una sintesi delle mie competenze e per comprendere e comunicare un vino con lo scopo di posizionarlo in un contesto qualitativo e commerciale”. Pietro Russo è l’unico enologo Master of Wine italiano: da oggi la filiera produttiva potrà contare su di un rappresentante tecnico che potrà dare ulteriore visibilità al vino italiano in ambito internazionale. “Assieme a Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi – prosegue –, costituiamo un team di connazionali che, con competenza, diversità e complementarità, si fa ambasciatore autorevole dell’eccellenza enoica nazionale nel mondo. Insieme abbiamo inoltre redatto il capitolo italiano della Sotheby’s Wine Encyclopedia, riconosciuta come la Bibbia del vino mondiale”.
Pietro Russo è nato nel 1985 a Marsala (Trapani). Fin da piccolo, ha avuto l’opportunità di immergersi nel mondo del vino grazie al nonno, viticoltore di lunga esperienza, e al padre, ispettore agroalimentare. Dopo aver completato gli studi liceali scientifici, si è trasferito a Conegliano Veneto (Treviso) dove ha conseguito la laurea triennale in Enologia e Viticoltura. Successivamente, si è spostato ad Asti per specializzarsi e ha proseguito la sua formazione internazionale con periodi di studio a Montpellier e Bordeaux, dove ha condotto una ricerca approfondita sui terroir di Pomerol.
Dopo varie esperienze lavorative in diverse regioni vitivinicole come Languedoc, Sicilia, Spagna, Bordeaux, Toscana e Nuova Zelanda, nel 2010 è tornato nella sua terra natia per intraprendere la sua carriera come enologo presso Donnafugata. Quest’azienda è una delle più importanti e rinomate nel panorama enologico italiano e internazionale. Pietro Russo commenta: “Donnafugata è stata per me una palestra incredibile, dove quotidianamente ci si confronta con stimoli ed esigenze sempre nuove. Ogni vendemmia è un’opportunità di crescita. Sono grato di aver contribuito al costante miglioramento qualitativo dei vini aziendali e di aver partecipato attivamente alla creazione e allo sviluppo degli stili dei vini delle tenute dell’Etna e di Vittoria. La famiglia Rallo, alla quale sono profondamente riconoscente, mi ha dato la possibilità di continuare il mio percorso di studi e di lavorare a progetti ambiziosi e innovativi quotidianamente. Ritengo di avere una spiccata sensibilità nel percepire le potenzialità qualitative di un territorio e di adottare un approccio tecnico coerente e rispettoso per esaltarne le caratteristiche peculiari. Continuerò a collaborare con il team tecnico su progetti significativi per valorizzare le immense potenzialità di crescita della Sicilia vitivinicola e dei suoi territori. Guardando al futuro, intendo mettere a disposizione le mie competenze multidisciplinari per abbracciare nuove sfide e progetti nel campo vitivinicolo“.
Oltre al suo impegno presso Donnafugata, Pietro Russo ricopre il ruolo di giudice in numerosi concorsi enologici internazionali.
Il percorso da Master of Wine
Nel 2014 Pietro Russo prende parte alla residential masterclass organizzata dall’Institute Masters of Wine e supportata dall’Istituto Grandi Marchi nell’azienda Masi in Valpolicella. Una volta superato il test d’ingresso, inizia il percorso dallo Stage 1. Nel 2015 il primo seminario a Rust, in Austria, e l’esame di giugno superato brillantemente gli aprono le porte dello Stage 2, la fase più difficile. Tre lunghi anni tra viaggi, bootcamp di studio e approfondimento delle innumerevoli tematiche del mondo del vino, ma anche di crescita relazionale e professionale, gli permettono di superare con successo la prova pratica di degustazione nel 2019. Nel 2020 gli esami vengono sospesi a causa della pandemia, ma nell’ottobre 2022 arrivano i risultati della parte teorica: Pietro Russo entra ufficialmente nell’ultima fase del percorso, lo Stage 3, che prevede la stesura di un research paper. Il titolo della tesi è Comparative analysis of different tartaric stabilisation techniques, including the impact of new ingredient labelling rules, for Grillo and Nero d’Avola wines from Sicily.