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‘Non ha l’età. Il Festival di Sanremo in bianco e nero 1951-1976’ alle Gallerie d’Italia di Torino

Dal 1951 al 1976, il Festival di Sanremo ha rappresentato uno dei momenti più significativi della cultura italiana e viene raccontato in una mostra fotografica alle Gallerie d’Italia di Torino fino al 12 maggio 2024.

L’inizio della celebre manifestazione musicale risale al 1951, quando la Rai di Torino organizzò le prime tre serate. Trasmesse in diretta radiofonica dal Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, queste prime edizioni gettarono le basi per un evento che sarebbe diventato un pilastro della cultura italiana.

Inizialmente trasmesso solo via radio, il Festival guadagnò popolarità nel 1955 con l’introduzione della trasmissione televisiva. Da quel momento, Sanremo è diventato parte integrante della storia della televisione italiana, un appuntamento fisso che ogni anno catalizza l’attenzione del pubblico e accende i riflettori sulla musica italiana.

Ma il Festival di Sanremo non è soltanto una vetrina per la musica e la televisione: rappresenta anche un importante capitolo nella storia sociale del Paese. Un palcoscenico che ha visto sfilare generazioni di artisti e canzoni, contribuendo a delineare i gusti musicali e i costumi del pubblico italiano.

Le sue canzoni sono diventate parte della memoria collettiva, un patrimonio di melodie e testi che raccontano l’evoluzione del nostro Paese. Sanremo è anche un momento di aggregazione sociale, un evento che unisce le persone di tutte le età e provenienze, creando un senso di condivisione e di appartenenza.

Gli obiettivi dei fotoreporter dell’Agenzia Publifoto furono fondamentali durante gli anni in cui il Festival si svolgeva al Casinò di Sanremo (1951-1976), catturando circa 15.000 immagini. La mostra espone una selezione di queste fotografie provenienti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, offrendo uno sguardo retrospettivo sugli anni in cui il Festival si svolgeva nel Casinò, prima di trasferirsi definitivamente al Teatro Ariston. Le immagini si concentrano non solo sulle esibizioni dei cantanti sul palco, ma anche sulle retrovie dell’evento: i momenti di attesa durante le prove, le passeggiate degli artisti per le strade di Sanremo, la firma degli autografi per i fan, i momenti nei camerini e molto altro. Si tratta di scatti che catturano l’essenza del Festival, mostrando gli artisti in situazioni quotidiane e offrendo uno sguardo intimo sulle loro vite durante questi momenti frenetici.

La mostra, curata da Aldo Grasso e realizzata in collaborazione con Rai Teche, si arricchisce di contributi video-sonori forniti dalla Rai, offrendo un’esperienza multisensoriale per i visitatori.

L’esposizione in questione ha un duplice scopo: da un lato, celebra la giovinezza del Festival di Sanremo e dell’Italia dell’epoca; dall’altro, offre una nuova prospettiva sulla società e la cultura di quel tempo. Diventa così un prezioso documento che testimonia il desiderio diffuso di una rinascita e di un periodo di spensieratezza, un’aspirazione che coinvolgeva l’intera nazione desiderosa di superare le difficoltà del passato.

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