Nell’arte culinaria, così come in qualsiasi altra forma d’arte, l’estetica gioca un ruolo fondamentale. Da tempi immemorabili, il concetto di food-design ha permeato le cucine e le tavole imbandite di tutto il mondo. Tuttavia, mentre oggi la tendenza predominante sembra essere quella di impressionare attraverso l’apparire piuttosto che il gusto autentico, esistono tradizioni che resistono al tempo e alle mode effimere.
La pastiera napoletana è una di queste tradizioni intramontabili. Con la sua base di pasta frolla, crema di grano, ricotta e canditi, questo dolce partenopeo è un inno alla stagione primaverile e un rito irrinunciabile della Pasqua. Si narra che Parthenope, antica figura mitologica, fu onorata dal suo popolo con sette doni simbolici: farina, grano, ricotta, uova, fiori d’arancio, frutti canditi e zucchero. Questa storia, intrisa di antica paganità, collega la pastiera al ritorno della primavera, con la ricotta dolce che rappresenta una “modernizzazione” delle offerte votive tipiche delle cerimonie politeiste.
La pastiera, dunque, non è solo un dolce, ma un simbolo carico di significato e storia. Esiste un mistero che avvolge le sue sette strisce di frolla. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non esiste una regola ferrea che ne imponga il numero preciso. Nel corso del tempo, si è sviluppata una curiosa leggenda che lega queste strisce alla planimetria ippodamea dell’antica Neapolis. Questa teoria, nata da una pasticceria nel centro storico di Napoli nel 2016, è stata prontamente smentita dagli studiosi, dimostrando ancora una volta come la storia possa mescolarsi con la fantasia e la tradizione popolare.
Ma cosa rappresentano veramente queste sette strisce? Oltre alla loro funzione estetica, che contribuisce al piacere visivo del dolce, esse possono essere interpretate in chiave simbolica e numerologica. Il numero sette, infatti, è carico di significati profondi: dalla sua associazione con l’intelletto e la conoscenza, alla sua rappresentazione della completezza e della perfezione. Nella numerologia occidentale, il sette è spesso collegato alla ricerca spirituale e alla comprensione del reale, incarnando concetti di speranza e perseveranza.
Nella tradizione cristiana, il numero sette ha un’importanza ancora maggiore, associato come è ai giorni della creazione, ai doni dello Spirito Santo e alle beatitudini. Così, le sette strisce di frolla sulla pastiera diventano un simbolo complesso, che riflette la profondità della cultura e della spiritualità umana.
In ultima analisi, la pastiera napoletana e le sue sette strisce di frolla non sono solo un dolce da gustare, ma un viaggio attraverso miti, tradizioni e simboli. Sono l’espressione tangibile di un patrimonio culturale millenario, che continua a incantare e ispirare attraverso i secoli.