Itinerari, percorsi, connessioni. Questo è il tema della dodicesima edizione di Plaisirs de Culture, la manifestazione organizzata in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, dal 14 al 22 settembre 2024. In Valle d’Aosta, numerose storie si intrecciano tra borghi e castelli, liberando la nostra immaginazione e trasportandoci in un passato remoto o vicino.
Questo viaggio nel tempo è reso possibile anche grazie ai numerosi restauri recentemente conclusi dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali, che permetteranno di scoprire nuovi tasselli di questo mosaico: dalle vivaci lunette del Castello di Issogne alle volte e pareti del Chiostro di Sant’Orso.
La rassegna verrà inaugurata il 13 settembre, alle ore 18, al Castello di Introd, che ospiterà una serata a ritmo di walser, con i danzatori-acrobati del Teatro Tascabile di Bergamo, e festeggerà l’ingresso del maniero nel patrimonio regionale. A seguire, ci saranno visite guidate e un concerto della poliedrica band toscana Fantomatik Orchestra.
Restituiti alla bellezza: i nuovi restauri
L’autunno si apre con la rivelazione di capolavori restaurati grazie agli interventi della Soprintendenza. In particolare, brillano i colori delle lunette del Castello di Issogne. A questo ciclo pittorico, sempre ammirato e ora valorizzato al meglio, sono dedicate una visita guidata – aggiunta al normale percorso – e una conferenza presso la Biblioteca regionale con storici dell’arte e restauratori.
Ad Aosta, la straordinaria Area Megalitica ospita una conferenza didattica e una visita per scoprire i criteri che hanno guidato la progettazione dei restauri delle stele dell’Età del Rame, tra nuove tecnologie e nuove idee conservative. Un altro gioiello del capoluogo, il Chiostro di Sant’Orso, offre, con un incontro pubblico e una visita, l’opportunità di apprezzare l’intervento recente che ha interessato le pareti e le volte, restituendo un prezioso frammento del Medioevo cittadino. A pochi chilometri, a Sarre, la Chiesa di Saint Maurice presenta un restauro che, dopo vent’anni, ha riportato all’antico splendore gli affreschi di Giacomino da Ivrea. I tecnici della Soprintendenza accompagneranno i visitatori “da una sponda all’altra” attraverso i ponti in pietra di Vetan e Chasten, al centro di un prezioso lavoro di recupero e ricerca. Infine, i laboratori di restauro e i depositi del patrimonio archeologico regionale apriranno le loro porte con una visita guidata che svelerà il “dietro le quinte” degli “investigatori del passato”.
Le conferenze
La Valle d’Aosta diventa un’agorà, dove specialisti, ricercatori, docenti, esperti e narratori si incontrano al centro di varie conferenze. Ad Aosta, la storica dell’arte Sandra Barberi e il biblista don Paolo Papone si alterneranno al microfono, in Biblioteca regionale, per raccontare i percorsi Apocalittici in Valle d’Aosta, ovvero la rappresentazione della fine del mondo. Sempre nel capoluogo, una conferenza sui miti e le storie di fondazione nelle Alpi Occidentali partirà dal “caso” di Pont d’Ael, con Luigi Silvano, docente di Filologia classica, l’autore teatrale Alberto Rizzuti e l’archeologa Stella Bertarione.
Spostandosi nella biblioteca di Sarre, si esplorerà la storia dei monaci di Cluny, un tempo presenti anche in Valle d’Aosta. Sarre è infatti entrata a far parte dei “Sites Clunisiens”, una rete europea di siti che testimoniano questo passato. Le parole saranno protagoniste a Châtillon, in una conferenza dedicata alla poetessa Eugenia Martinet, curata dalla cantautrice Maura Susanna.
Una settimana di esperienze
Dal 14 al 22 settembre, la regione sarà animata da un fermento che aprirà le porte di castelli, chiese, miniere e cantieri archeologici. Ad esempio, sarà possibile scoprire la vita del minatore in montagna nell’area di estrazione più alta d’Europa: visitando il Museo delle miniere di Cogne, ricco di testimonianze del Novecento, e salendo a bordo di un trenino per raggiungere il cuore della miniera, tra chilometri di gallerie. Altri itinerari ci condurranno al Forte di Bard, una massiccia e imponente rocca, nonché set cinematografico per gli Avengers, dove sarà possibile esplorare i percorsi sotterranei, riflettendo sulle fortificazioni antiche e moderne.
Il Gran San Bernardo, l’Alpis Pœnina dell’Antica Roma, al confine con la Svizzera, ci porterà sulle tracce di una storia millenaria, per poi sconfinare in terra elvetica e visitare il museo dell’Ospizio, l’antico monastero. Cambiando atmosfera, ci ritroveremo alla corte della Regina Margherita nel fiabesco Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean, animato da una ricostruzione scenografica che trasforma la visita in un viaggio nel tempo. Chi desidera immergersi nella storia attraverso la scrittura, potrà partecipare al workshop di scrittura creativa ispirato alla Via Francigena e ai pellegrini, a Issogne, arricchito da una visita al celebre castello locale. Al Castello Gamba di Châtillon, il protagonista sarà il parco, con attività di yoga nella natura, letture multisensoriali di Calvino e ascolto di parole e note d’arpa sotto una gigantesca sequoia.
Numerose anche le esperienze per i bambini: si costruiranno cornailles (mucche stilizzate) nel bosco di Lavesé, e picchi di legno al Mav di Fénis, si ascolteranno le leggende degli alpinisti che hanno scalato le montagne valdostane, si impareranno i principi dell’elettricità alla Maison De Mosse di Runaz, ad Avise, e si scoprirà la Via delle Gallie in miniatura nel Museo Archeologico Regionale.
Streghe, contadini, curatori: la saggezza del passato
Le tradizioni della Valle d’Aosta sono materia viva che emerge sotto la superficie del presente. Nella Maison des Anciens Remèdes di Jovençan si potrà imparare a preparare semplici rimedi erboristici, conoscere l’orto di montagna e divertirsi con laboratori per adulti e atelier per famiglie, seguendo la via delle streghe, protagoniste delle leggende locali, attraverso giochi, musica e racconti. A Champorcher, le tessitrici lavoreranno sui telai a mano nell’atelier di Lou Dzeut, che produce preziosi oggetti artigianali in tela di canapa e ricami, memore di una tradizione antichissima. Una visita alla Maison Gargantua di Gressan ci introdurrà nel mondo della cultura contadina d’altri tempi, attraverso oggetti, fotografie e arredi, mentre l’Ecomuseo a Gressoney-La-Trinité restituirà la storia dei Walser, sorprendente isola linguistica e culturale di origine tedesca.
A piedi e in sella, nelle valli e in città
Con pranzo al sacco, si partirà per un trekking nel Vallone di San Grato a Issime, un luogo dall’affascinante architettura rurale, paesaggio culturale e storico protagonista del progetto Interreg DAHU. Un altro trekking condurrà da Gressoney-St-Jean fino al Rifugio Sottile al colle Valdobbia, a cavallo con il Piemonte. Più brevi saranno le camminate ad Ayas, alla scoperta di un distretto produttivo antichissimo, terra di fucine e laboratori, e nel Parco del Mont Avic, con la visita guidata al “giardino del cielo e del tempo” per imparare a misurare lo scorrere dei giorni e delle stagioni con il sole e le stelle.
Varie passeggiate saranno dedicate ad alcuni dei più interessanti comuni valdostani: a Donnas si seguirà un percorso fatto di arte contemporanea, artigianato della canapa, architettura rurale e un brindisi al Museo del Vino; a Morgex si visiterà il castello della Tour de l’Archet; ad Avise si ammireranno il castello dei Signori locali e il borgo. La Fondation Grand Paradis organizza una mini rassegna di camminate guidate: una a Introd, con visita al castello, la latteria, la cascina l’Ola, i ponti e Maison Bruil, e una a Aymavilles e Villeneuve, con tappa alla rocca di Châtel-Argent, passeggiata lungo il Cammino Balteo e visita alla Cripta di Saint Léger.
Infine, due proposte originali da vivere in sella a una bici: una pedalata all’interno dello stabilimento della Cogne Acciai Speciali, nel cuore del distretto industriale aostano, con narrazione a tappe, e un itinerario in E-MTB sul promontorio di Châtelair, oasi verde ricca di storia e leggende, tra vigneti e testimonianze del passato.
Musica e teatro diffusi
Ultime note per Musicastelle, la rassegna outdoor che porta i talenti della scena contemporanea nei luoghi più incantevoli della Valle. L’energia travolgente di Dargen D’Amico arriverà a Saint-Denis, in una radura in località Lavesé, raggiungibile con un’ora di cammino. La serie di spettacoli si chiuderà con Noemi e i suoi brani d’autore, nella spettacolare cornice naturale di Ozein (Aymavilles), dopo una breve passeggiata. Le vie della musica si intrecceranno con la chanson di Brassens, omaggiato a Gressan, e con la performance partecipativa organizzata nel bosco di Lavesé, a Saint-Denis, dall’associazione Tamtando. Sempre a Saint-Denis, nelle atmosfere del Castello di Cly, si rievocherà la vita di Johaneta Cauda, la prima donna accusata e giustiziata per stregoneria nella zona. A Jovençan andrà in scena il festival multidisciplinare Mater Demetra, mentre Châtillon accoglierà Soul of Nature, evento di circo contemporaneo, ma anche uno spettacolo teatrale itinerante nel borgo, performance audiovisive e momenti di danza contemporanea. Ad Aosta risuoneranno l’arpa e la viola, protagoniste di un repertorio italo-francese, mentre a Saint-Christophe sarà la fisarmonica a essere al centro di un concerto-lezione, e in varie località si terranno i piccoli concerti della SFOM, la scuola dell’Istituto musicale pareggiato.
Le mostre
Le mostre offrono al pubblico un’occasione per riflettere e aprire la porta a un vento di novità. Il nuovo Polo Universitario presenta, dal 15 settembre al 31 ottobre, la rassegna INNESTI e l’esposizione fotografica Atlas of the New World, progetto di Edoardo Delille e Giulia Piermartiri, che cerca di rispondere alla domanda: “Come può una fotografia mostrare il futuro?“. Al Centro Saint-Bénin va in scena Sguardi d’intesa. La moda fotografata dalle donne, che svela come nel tempo la donna, da soggetto da copertina, sia diventata autrice e protagonista nel settore della moda. Infine, il Museo Archeologico Regionale propone Artenumero, una mostra che esplora il legame tra artisti e numeri attraverso gli ultimi due secoli, creando un sorprendente ponte tra idee, discipline e visioni del mondo.
Sui percorsi della Resistenza
La memoria della Resistenza in Valle d’Aosta è viva e si manifesta attraverso percorsi originali. A Châtillon, si terrà Catturato, un video-concerto ispirato al Sistema periodico di Primo Levi, che in Valle d’Aosta, ad Amay, visse da partigiano e fu poi fatto prigioniero il 13 dicembre 1943. A Pont-Saint-Martin sarà possibile visitare il Museo della Resistenza Brigata Lys e raggiungere a piedi il Museo a cielo aperto delle sculture di Chemp, oppure, in alternativa, partire da Issogne con le bici a pedalata assistita. Due appuntamenti saranno dedicati a Émile Chanoux, martire della Resistenza valdostana: a Châtillon, lo storico Alessandro Celi terrà una conferenza sulla sua eredità politica, partendo dai suoi scritti, mentre ad Aosta si potrà camminare Dans le sillon de Chanoux, una passeggiata ad anello che toccherà tutti i luoghi della sua vita, a 80 anni dalla morte.
Un ricco patrimonio di esperienze concentrato in pochi giorni, da esplorare come un avvincente romanzo, per imparare a conoscere con occhi nuovi un territorio pieno di curiosità e bellezza.
Per il calendario completo e maggiori informazioni: https://valledaostaheritage.com/events/plaisirs-culture-2024.