Al Castello Gamba di Châtillon (Aosta), dal 26 ottobre all’8 dicembre 2024, il Museo di arte contemporanea ospita Terza Vita, opera di Mar Sáez. Il progetto combina testi, video e audio, raccontando momenti vissuti tra una Roma monumentale e le spiagge deserte di Ostia. Le fotografie dell’artista spagnola documentano l’esperienza degli adolescenti, concentrandosi sul loro ritorno alle relazioni sociali dopo il periodo di isolamento forzato.
L’immagine simbolo della mostra è un abbraccio, espressione di un’intimità perduta e ritrovata dopo le limitazioni della pandemia. Terza Vita, nato con il sostegno dell’Ambasciata di Spagna in Italia, si muove tra reportage e riflessione psico-antropologica, offrendo una visione profonda di questo delicato momento di transizione.
Il Castello Gamba, che oggi ospita il Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, diventa il luogo perfetto per raccontare l’impatto di un evento che ha cambiato la vita di tutti, ma vissuto nella solitudine dell’isolamento. Mar Sáez ha catturato la Roma e Ostia deserte durante il lockdown, per poi presentare il suo lavoro in questo suggestivo spazio alpino, dove l’arte contemporanea trova un punto di incontro con il passato.

Nata a Murcia nel 1983, Mar Sáez è un’artista che lavora con la fotografia, la scrittura, il video e il suono. Ha esposto in importanti sedi internazionali, tra cui l’Accademia di Spagna a Roma, la Gabarron Foundation di New York, la Galería Retine Argentique di Marsiglia e F22 Foto Space di Hong Kong.
Laureata in Psicologia e Comunicazione audiovisiva, Mar Sáez ha trascorso gran parte del 2021 documentando il ritorno alla vita di una Roma che cercava di riappropriarsi della sua normalità. Il progetto racconta la ripresa dei legami affettivi, un processo lento ma carico di speranza verso il futuro.
L’opera di Mar Sáez coinvolge lo spettatore, invitandolo a riflettere sulle proprie esperienze e sulle vicende vissute dai giovani protagonisti, adolescenti in bilico tra due fasi della vita. Le fotografie raccontano la rinascita delle loro relazioni, dopo due anni di distanza forzata, mostrando giovani coppie che tornano al mare, che riscoprono il contatto fisico, e che con generosità e vulnerabilità documentano un momento che non potrà più ripetersi. Il gioco di luci e ombre conferisce alle immagini un’intensità emotiva che richiama la grande tradizione pittorica barocca.
La mostra è curata da Laura Tota, giovane direttrice artistica di Liquida Photofestival, exhibition coordinator di EXPOSED Torino Foto Festival e Artlab Eyeland (Taranto), e Senior Curator di Paratissima.