L’annata 2021 del Barolo promette di essere una delle migliori degli ultimi decenni. Le prime analisi e riflessioni in vista del debutto sui mercati, fissato per il 1° gennaio 2025, sono state presentate all’Enoteca Regionale del Barolo durante un incontro dedicato.
Durante l’evento è stata ufficializzata la nuova Commissione Tecnica di Degustazione A. Cordero, incaricata di selezionare i vini da includere nell’Enoteca Regionale del Barolo e di scegliere il Barolo istituzionale rappresentativo delle prossime annate.
“La 2021 potrà realmente rivelarsi la migliore di questo inizio millennio e una delle migliori di sempre“, ha dichiarato Michele Longo, critico enologico esperto di Barolo. “Un’annata unica, diversa da quelle precedenti, che richiederà attenzione per coglierne le sfumature. Con il tempo, saprà rivelare la sua eleganza, potenza, profondità e carattere“. Queste parole arrivano a poche settimane dal debutto del vino, il cui esordio è atteso con grande entusiasmo dagli appassionati e dagli esperti del settore.
L’anteprima dell’annata 2021, intitolata “L’annata che verrà. Cosa aspettarsi dal Barolo 2021?“, si è tenuta il 7 dicembre a Barolo, riunendo produttori locali, il tecnico enologo Luca Rostagno, e, in collegamento da Shanghai, il critico internazionale Ian D’Agata.
“La 2021 sarà un’annata intrigante – ha spiegato Longo –. Nonostante un inizio climatico complesso, l’evoluzione meteorologica della seconda metà di settembre ha portato condizioni ideali per una vendemmia di qualità“. Le escursioni termiche e il calo delle temperature in autunno hanno infatti contribuito a esaltare le caratteristiche del Nebbiolo, il vitigno principe del Barolo.
Luca Rostagno ha approfondito le dinamiche climatiche che hanno caratterizzato il 2021: “Le nevicate di gennaio hanno garantito una riserva idrica fondamentale, mentre il ritorno del freddo ad aprile ha rallentato il ciclo vegetativo, preservando le piante. Il caldo di settembre, seguito da piogge e da marcate escursioni termiche tra fine settembre e inizio ottobre, ha permesso una maturazione fenolica perfetta“. Il risultato è stato una raccolta di grappoli ricchi e ben concentrati, pronti a dare vita a vini di grande struttura e complessità.
Durante l’incontro di sabato sono emersi spunti significativi per comprendere le caratteristiche dell’annata 2021 del Barolo, grazie a un’analisi approfondita delle condizioni climatiche e qualitative. In questo contesto è stato presentato il progetto “Oltre l’annata: viaggio nel terroir e nelle MGA comunali del Barolo 2021“, curato da Michele Longo e dalla direttrice dell’Enoteca Regionale, Cristiana Grimaldi. L’iniziativa mira a valorizzare le diverse espressioni territoriali del Barolo attraverso lo studio delle MGA (Menzioni Geografiche Aggiuntive), invitando gli appassionati a costruirsi una propria mappa di riferimento per esplorare la complessità di questo grande vino.
Il progetto prenderà forma nel 2025 con quattro incontri programmati per sabato 8 marzo, 14 aprile, 10 maggio e 14 giugno.
Claudio Botto, presidente dell’Enoteca Regionale del Barolo, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei produttori: “Sono loro i veri ambasciatori del Barolo, grazie alla passione e all’impegno che mettono nel loro lavoro. Gli incontri che organizziamo vogliono dare loro spazio per raccontarsi, condividendo non solo i vini, ma anche il profondo legame che li unisce al territorio“.
La direttrice Cristiana Grimaldi ha aggiunto: “Alcuni progetti nascono rapidamente, altri maturano lentamente, come un buon Barolo. Questo progetto, in particolare, nasce dalla mia volontà di andare oltre il racconto delle singole annate, esplorando il forte legame tra il Barolo e le sue MGA comunali. È un’idea che coltivo da tempo e che, negli ultimi mesi, ha preso forma grazie alla collaborazione di Michele Longo e alla supervisione di Ian D’Agata, figure fondamentali per trasformare questa visione in realtà“.
Nell’ambito dell’evento si è inoltre insediata la nuova Commissione Tecnica di Degustazione A. Cordero, che avrà il compito di valutare le nuove ammissioni all’Enoteca Regionale del Barolo e selezionare il Barolo istituzionale per le prossime annate. La commissione è composta da Michele Longo (presidente), Rosalba Rolando, Elena Bonelli, Federico Oberto, Giancarlo Germano, Luca Rostagno e Federico Scarzello, con Claudio Botto e Luca Marenco come membri interni.