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Passeggiando per Livorno: Tra Canali, Architettura e Street Food

Al riparo dalle rotte turistiche più battute, ma senza essere isolata, Livorno è un rifugio perfetto per chi desidera scoprire una Toscana diversa, dominata dal blu del mare e dalle atmosfere inaspettate.

Un’enorme scacchiera interrotta solo dall’azzurro del mare: è così che si presenta una delle immagini più iconiche della città. Il bianco e il nero delle piastrelle ricordano i tasti di un pianoforte o lo spartito della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, a cui è dedicata la celebre terrazza. Il loro alternarsi crea un effetto ipnotico e ordinato, un contrasto che trova espressione nelle onde del mare, mosse dal vento come in un tramonto dipinto da Giovanni Fattori.

Passeggiando con le mani in tasca e lo sguardo rivolto verso l’alto, si scopre una città che conserva un’identità ben distinta. Più “moderna” rispetto agli altri capoluoghi toscani nel senso rinascimentale del termine, Livorno nacque nel XVI secolo per volere dei Medici, che la concepirono come il principale porto del Granducato. Il centro storico, progettato da Bernardo Buontalenti, ha una pianta pentagonale ed è circondato da un sistema di fortezze, bastioni e canali. La città si sviluppò sull’acqua, occupando piccoli isolotti vicino alla Fortezza Vecchia, formando un quartiere che, per la sua struttura, venne chiamato “Venezia Nuova“.

Nel pieno della Controriforma, le Leggi Livornine, promulgate alla fine del Cinquecento, favorirono l’arrivo di nuove comunità, garantendo privilegi e immunità a chi era perseguitato per motivi politici o religiosi, con particolare attenzione agli ebrei in fuga dalla Spagna. Questo spiega perché Livorno non ebbe mai un ghetto e perché ancora oggi ospita una delle comunità ebraiche più importanti d’Europa. La sinagoga originaria, distrutta dai bombardamenti del 1943, fu sostituita nel 1962 da un nuovo edificio di culto di notevole interesse architettonico.

Ma la città non accolse solo gli ebrei. Nei secoli successivi divenne un crocevia di popoli e culture, ospitando comunità di musulmani, valdesi, greci, armeni, francesi, olandesi, inglesi, spagnoli, portoghesi e russi. Ognuna di queste lasciò tracce nella storia locale, con i propri cimiteri e luoghi di culto, contribuendo alla sua vocazione cosmopolita e aperta.

Il quartiere della Venezia Nuova sorprende per il suo sistema di canali, che ricorda la città lagunare da cui prende il nome. Basta percorrerlo per trovarsi immersi in un’atmosfera che sembra trasportare il visitatore dal Tirreno all’Adriatico.

I canali, detti fossi, furono progettati per agevolare il trasporto delle merci dal porto agli edifici mercantili. Ogni palazzo aveva accesso diretto all’acqua attraverso cantine di stoccaggio collegate al piano stradale da rampe e banchine in pietra, conosciute come scalandroni. Oggi da questi punti partono tour in battello che permettono di esplorare la città da una prospettiva insolita.

Il quartiere ospita anche uno degli eventi culturali più importanti di Livorno: Effetto Venezia, giunto alla 40esima edizione. Quest’anno la manifestazione sarà dedicata alle espressioni artistiche femminili con il tema Quello che le donne ci dicono.

Un capolavoro architettonico, il Mercato delle Vettovaglie, inaugurato alla fine dell’Ottocento, è uno dei mercati coperti più grandi e affascinanti d’Europa. La struttura, realizzata in ferro, ghisa e vetro, si ispira alle vecchie Halles parigine e unisce elementi neoclassici e liberty.

Oltre alla bellezza della sua architettura, il mercato è un punto di riferimento per gli amanti della buona cucina. Tra i banchi del Salone del Pesce, quelli di frutta e verdura e le panetterie che sfornano schiacciata e roschette, tipiche ciambelline secche della tradizione ebraica, il profumo del cibo accompagna ogni passo. Il re dello street food locale è il 5e5, una gustosa torta di ceci servita in un sandwich di schiacciata.
Per trovarlo, basta seguire le numerose insegne Pizza e torta nel centro città: assaggiarlo è un’esperienza essenziale per conoscere davvero Livorno.

Blu Livorno: la biennale del mare e dell’acqua

Da mercoledì 14 a sabato 17 maggio 2025, la città ospiterà Blu Livorno – Biennale del Mare e dell’Acqua, un evento di rilevanza nazionale e internazionale dedicato alle sfide delle aree costiere. La prima edizione, dal titolo La sottile linea blu, affronterà le questioni legate alla sostenibilità e al rapporto tra uomo, mare e acqua.

Promossa dal Comune di Livorno e numerose istituzioni pubbliche e private, la Biennale vedrà la partecipazione di rappresentanti del Governo, della Regione Toscana, di enti di ricerca, università e organizzazioni internazionali. Gli incontri e le esposizioni si terranno in luoghi simbolici come l’Accademia Navale, lo Scoglio della Regina, gli Hangar Creativi, l’Acquario di Livorno e la Terrazza Mascagni, che per l’occasione si trasformerà in un vero e proprio Villaggio del Mare.

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