L’Alta Langa DOCG è stata eletta “Vino dell’Anno Regione Piemonte” per il 2025, un riconoscimento annunciato alla Centrale della Nuvola Lavazza di Torino durante la settima edizione de “La Prima dell’Alta Langa“. L’evento ha riunito oltre 200 cuvée del celebre spumante Metodo Classico piemontese, offrendo agli esperti del settore un’ampia degustazione.
L’assegnazione è stata comunicata dal Consorzio Alta Langa, che da oltre vent’anni tutela e promuove questa denominazione storica, rappresentato dalla presidente Mariacristina Castelletta e dal direttore Paolo Rossino, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni. All’incontro hanno preso parte anche l’assessore al Turismo Marina Chiarelli, l’assessore al Commercio della Città di Torino Paolo Chiavarino e il prefetto di Asti Claudio Ventrice.
«L’Alta Langa rappresenta il successo di un progetto avviato nel 1993 con i primi ettari sperimentali, culminato nel riconoscimento della DOCG nel 2002 e in costante crescita grazie all’impegno sulla qualità, elemento chiave per i mercati internazionali – ha sottolineato Bongioanni – Le prospettive di espansione sono concrete e promettenti per questo vino straordinario».
Nel corso del 2025, l’Alta Langa DOCG sarà protagonista di iniziative dedicate alla promozione delle eccellenze piemontesi, dai prodotti agroalimentari alla viticoltura, contribuendo a rafforzare la visibilità del territorio a livello internazionale.

«Abbiamo ideato il nuovo “Brand Piemonte” per rendere il nostro patrimonio agroalimentare ancora più riconoscibile – ha spiegato Bongioanni – Sarà un marchio che accompagnerà le eccellenze del territorio nel mondo e verrà supportato da una strategia mediatica mirata».
Il debutto del marchio è previsto per il 24 marzo a Roma, in un’iniziativa che si affianca all’attività del Consorzio Alta Langa, promotore di eventi come “La Prima dell’Alta Langa”, appuntamento annuale in cui vengono presentate tutte le cuvée dei soci. L’Alta Langa DOCG sarà inoltre protagonista di manifestazioni di rilievo come Vinitaly a Verona, Risò a Vercelli, Cheese a Bra e Casa Gusto durante le ATP Finals di Torino.
Un’importante novità riguarda la possibilità, per i produttori, di indicare volontariamente “Piemonte” sulle etichette, rafforzando il legame con la regione e valorizzando le oltre 250 milioni di bottiglie di vino piemontese distribuite ogni anno. Bongioanni ha espresso ottimismo anche rispetto all’espansione nei mercati asiatici: «Molti Paesi orientali cercano prodotti con elevati standard di tracciabilità e qualità, due caratteristiche che contraddistinguono il nostro comparto agroalimentare».

Anche Chiarelli ha annunciato sviluppi significativi: «Le cantine piemontesi sono ormai un punto di riferimento per il turismo e devono integrarsi sempre più con l’offerta territoriale. Per questo presenteremo in Consiglio regionale un disegno di legge dedicato all’enoturismo».
L’Alta Langa DOCG è un vino spumante metodo classico prodotto nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, utilizzando uve Pinot Nero e/o Chardonnay dal 90 al 100%. La rifermentazione avviene esclusivamente in bottiglia, con un affinamento sui lieviti di almeno 30 mesi, elevato a 36 mesi per la versione “riserva”. Disponibile nelle versioni bianca o rosata, brut o dosaggio zero.
L’Alta Langa bianco presenta tonalità dal giallo paglierino all’oro intenso, con aromi di frutta bianca, agrumi e leggere note di crosta di pane. Al palato risulta equilibrato, con una sapidità ben dosata. La variante rosé offre sfumature rosa cipria o più intense nelle versioni giovani, con profumi che spaziano dal pompelmo alle spezie, caratteristici del Pinot Nero.
Il Consorzio Alta Langa, nato ufficialmente nel 2001, è un punto di riferimento per la tutela e la promozione di questa denominazione. Riunisce oltre 100 produttori e aziende vitivinicole, garantendo il rispetto del disciplinare di produzione e promuovendo il vino sui mercati nazionali e internazionali. L’ente organizza eventi, iniziative di formazione e collaborazioni con istituzioni ed enti locali per accrescere la notorietà del Metodo Classico piemontese. Grazie al suo lavoro, l’Alta Langa DOCG ha consolidato la propria reputazione, affermandosi come una delle espressioni più prestigiose della spumantistica italiana.