Il settore del tartufo in Piemonte continua a crescere, sostenuto da un numero sempre maggiore di cercatori, investimenti mirati e un calendario fieristico in espansione. Durante la riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo, sono stati approvati i piani di sviluppo per il 2025 con strategie mirate a consolidare il comparto.
“Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l’economia locale. Per questo stiamo investendo in azioni concrete per la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, ottimizzando le risorse disponibili con interventi mirati e realmente efficaci per gli operatori del settore“, ha dichiarato Marco Gallo.
L’interesse per la raccolta del tartufo è in crescita. Tra il 2022 e il 2024 la Regione ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità, portando a oltre 5.000 il numero di cercatori abilitati. Tra questi, 92 sono donne, un dato che evidenzia una partecipazione sempre più ampia e diversificata.
I proventi derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini, pari a 450mila euro, verranno reinvestiti nel territorio attraverso interventi di manutenzione e cura delle tartufaie, oltre che nel finanziamento di manifestazioni volte a promuovere e valorizzare il tartufo.
I cambiamenti climatici rappresentano una sfida per la produzione tartufigena, modificando gli equilibri naturali delle tartufaie. Per contrastare questi effetti, la Regione ha avviato un piano di tutela mirato, focalizzato sulla cura delle querce e di altre specie essenziali alla crescita del tartufo. Questi alberi, oltre a essere cruciali per il ciclo biologico del micete, contribuiscono alla stabilità degli ecosistemi.
Saranno indennizzate 24.000 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 Comuni piemontesi, con l’obiettivo di preservare e rafforzare le tartufaie esistenti. Questa iniziativa risponde all’allarme lanciato dalle associazioni del settore, che nel 2024 hanno registrato un calo della raccolta nonostante condizioni meteorologiche favorevoli, segno di un impatto sempre più imprevedibile del cambiamento climatico.
Nel calendario delle manifestazioni piemontesi dedicate al tartufo entra per la prima volta un evento interamente dedicato al tartufo nero. La Fiera Trifola Noir si terrà a Murisengo nei primi due weekend di giugno, inaugurando la stagione estiva della raccolta.
Tra gli appuntamenti più attesi, la 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in programma dal 11 ottobre all’ 8 dicembre, e la Fiera Trifola d’Or, che per la prima volta diventa un evento internazionale, prevista dal 16 al 23 novembre, sempre a Murisengo.
La tutela del patrimonio tartufigeno si avvale della collaborazione tra Regione, associazioni dei cercatori e Carabinieri Forestali. Durante la Consulta, il Tenente Colonnello Roberta Ubaldo ha presentato i dati relativi ai controlli svolti nel 2024 dai Nuclei specializzati.
In totale, sono stati effettuati 182 controlli su tutto il territorio regionale: 103 nella provincia di Cuneo, 73 tra Alessandria e Asti, 3 nella provincia di Torino. Da queste verifiche sono emersi tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi, con sanzioni per un totale di 4.500 euro.
Inoltre, per prevenire la raccolta nei periodi vietati (maggio e settembre), sono stati effettuati 56 controlli, con l’identificazione di quattro persone. Questi interventi mirano a garantire la sostenibilità del settore e la salvaguardia del patrimonio tartufigeno piemontese.