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Agrion lancia VignaLab: tra droni, rover e innovazione, la viticoltura del Piemonte cambia passo

Oltre 600 tra tecnici e operatori hanno preso parte a VignaLab di Agrion presso la Tenuta Cannona di Carpeneto, un appuntamento che ha visto la partecipazione di ben 450 agronomi e figure tecniche. La prima edizione di “VignaLab – Il Vigneto del Futuro: dalla ricerca al campo” ha trasformato il Centro Sperimentale per la Vitivinicoltura della Fondazione Agrion in un punto di incontro privilegiato per chi si occupa di viticoltura in Piemonte e non solo.

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Agrion insieme al gruppo editoriale Edagricole, ha rappresentato un momento di confronto per affrontare le sfide che attendono la filiera vitivinicola, chiamata ad adattarsi a cambiamenti significativi come l’impatto climatico, nuove fitopatie, evoluzioni tecniche e la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.

La mattinata si è aperta con un percorso tecnico tra i filari, durante il quale sono state illustrate le più recenti soluzioni tecnologiche applicate alla gestione dei vigneti: dai droni ai sistemi di supporto alle decisioni (Dss), passando per l’irrigazione intelligente, gli atomizzatori a rateo variabile, la sensoristica di ultima generazione e dispositivi innovativi per la difesa fitosanitaria. Nel pomeriggio, un convegno tecnico-scientifico e tre tavole rotonde hanno approfondito temi come il miglioramento genetico, la gestione sostenibile del suolo, l’uso dei modelli predittivi, le normative relative ai droni e le strategie per rendere la viticoltura più resiliente.

Questo appuntamento segna un momento di svolta per il settore. Secondo l’analisi dell’assessore regionale Paolo Bongioanni, «Grazie alla fondazione regionale Agrion – che ora abbiamo trasformato in Fondazione per la Ricerca, l’Innovazione e la Promozione – con la prima edizione di VignaLab abbiamo dato vita a una sperimentazione sul futuro dei lavori in vigneto. L’utilizzo di rover teleguidati che abbattono i rischi e semplificano il lavoro, e soprattutto l’uso dei droni, la cui applicazione definitiva richiederà ancora un percorso non semplice dal punto di vista normativo, nel quale siamo coadiuvati dal Politecnico di Torino e dal professor Paolo Gay del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino che è anche il nostro rappresentante nella commissione nazionale che studia il tema presso il Ministero».

Oggi, l’utilizzo dei droni in vigneto è ancora soggetto a una normativa in fase di definizione. Il dialogo è aperto con i ministeri competenti, tra cui quello dell’Ambiente e dei Trasporti, dato che il drone viene attualmente equiparato all’elicottero e può essere guidato solo da piloti con specifico brevetto. «Ma è un sistema che riduce drasticamente tempi e costi e azzera i rischi per il lavoro in vigneto – prosegue Bongioanni – e va quindi normata in tempi brevi la possibilità del suo impiego diretto da parte delle imprese agricole».

VignaLab di Agrion alla Tenuta Cannona di Carpeneto
VignaLab di Agrion alla Tenuta Cannona di Carpeneto

Con questa prima edizione di VignaLab si pone le basi per costruire una rete nazionale in cui il Piemonte svolgerà un ruolo di primo piano. Ancora Bongioanni: «Voglio ringraziare il presidente della Fondazione Agrion Giacomo Ballari, le Università e i tecnici intervenuti, oltre 450 per un evento che porta il Piemonte ai vertici in Italia e in Europa per la ricerca in agricoltura. E soprattutto in quest’occasione è nata un’interlocuzione forte con il presidente di Bonifiche Ferraresi, Michele Pisante, che ringrazio per essere intervenuto e con cui abbiamo ragionato su un tema strategico come l’innovazione. Andremo a destinare risorse per far nascere anche in Piemonte un soggetto giuridico specificamente dedicato all’innovazione in agricoltura, come già hanno le regioni Lombardia, Veneto e Lazio. È tema oggi imprescindibile perché i cambiamenti climatici sono imprevedibili e non ci aspettano: l’Unione Europea abbassa il livello di utilizzo degli agrofarmaci, e noi dobbiamo farci trovare pronti con una risposta immediata sui fronti della genetica e dell’innovazione».

VignaLab di Agrion alla Tenuta Cannona di Carpeneto
VignaLab di Agrion alla Tenuta Cannona di Carpeneto

Sulla stessa linea si è espresso anche il presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari: «Ringrazio l’Assessore Bongioanni e l’intera Giunta regionale per la fiducia che stanno dimostrando nei confronti della Fondazione Agrion. Siamo onorati della grande partecipazione, non solo dal Piemonte, ma anche da numerose regioni del Nord e del Centro Italia. Un grazie sentito a tutti i centri di ricerca del Nord Italia che hanno risposto con entusiasmo, e in particolare al direttore del Crea nazionale Vite, Riccardo Velasco, per la sua presenza e il suo sostegno. L’evento ha segnato una tappa importante anche per il neonato Comitato Tecnico Scientifico di Agrion, che punta a rafforzare ulteriormente le attività di ricerca sul territorio. L’obiettivo: fare rete, non solo in Piemonte, ma con tutti gli enti e le istituzioni delle regioni settentrionali. Un dato chiave: la viticoltura ai piedi dell’arco alpino rappresenta oggi il 50% del patrimonio viticolo nazionale. Un’area strategica che merita un piano di ricerca condiviso, capace di affrontare le sfide legate a produttività, qualità e sostenibilità. In un contesto segnato dai cambiamenti climatici e da un mercato sempre più esigente, il nostro impegno è fornire ai viticoltori strumenti semplici, efficaci e immediatamente applicabili».

Protopapa Pisante Bongioanni Ballari Balocco (direttore reg agricoltura)
Protopapa Pisante Bongioanni Ballari Balocco (direttore reg agricoltura)

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