Nel corso dell’ultimo anno, il sushi ha conquistato la quotidianità degli italiani, trasformandosi da piatto esotico a vera abitudine alimentare. Secondo i dati di Glovo, sono stati superati i 31 milioni di ordini di sushi nella Penisola, segnando un incremento del 27% rispetto al 2024.
Il 14 febbraio 2025 si è rivelato il giorno più “sushi-packed” dell’anno: durante San Valentino sono stati registrati quattro ordini al minuto. Il giorno seguente, dedicato ai single, ha mantenuto un ritmo elevato, confermando come il sushi sia apprezzato da tutti, senza distinzioni di status sentimentale.
Milano si conferma capitale del sushi con il 25% degli ordini, seguita da Roma (19%), Torino (8%) e Napoli (6%). Accanto a queste grandi città, sorprendono le crescite nelle aree meno scontate: Molfetta ha visto una crescita straordinaria del 406%, mentre anche Senigallia (+163%) e la zona Scafati-Pompei-Torre Annunziata (+151%) registrano aumenti significativi. Il sushi ormai ha raggiunto ogni angolo d’Italia, dalla metropoli ai piccoli centri costieri.
La fascia oraria preferita per ordinare? Dalle 19:00 alle 21:00, che rappresenta il 30% del totale giornaliero, con un picco particolare alle 19:00 del 14 febbraio: in quell’istante, ben 46 ordini contemporanei. Si segnala anche la crescita degli ordini notturni, con un aumento del 45% a mezzanotte, sintomo di un consumo sempre più flessibile.
Nel panorama dei piatti più richiesti dominano i grandi classici: Nigiri, Uramaki e Maki restano i protagonisti indiscussi delle ordinazioni. Tuttavia, cresce anche la curiosità per varianti meno diffuse come l’Inari, che sale del 124%, e l’Onigiri, apprezzato per la sua praticità, che segna un +76%. Tra gli ingredienti, il salmone rimane il più scelto, seguito dalla Philadelphia, cresciuta del 21%. Tonno e avocado completano la lista dei preferiti, confermando il gusto degli italiani per sapori morbidi e delicati, in bilico tra influenze giapponesi e reinterpretazioni locali.
Non mancano i record personali: due utenti, uno a Torino e uno a Roma, hanno effettuato 194 ordini ciascuno nell’ultimo anno, quasi uno ogni due giorni.
“Con oltre 31 milioni di ordini, il sushi in Italia non è più solo una tendenza urbana: i dati ci raccontano infatti una diffusione capillare e trasversale, con crescite a tre cifre in città ‘inaspettate’ e un aumento degli ordini anche in fascia notturna” – commenta Rafael Narvaez, Direttore Commerciale di Glovo Italia. “Questo ci fa capire che non si tratta solo di un’abitudine alimentare, ma di un rito contemporaneo, scelto in momenti diversi della giornata e da pubblici sempre più eterogenei. Come Glovo, osserviamo non solo cosa viene ordinato, ma come e quando, e da lì nascono insight preziosi su come evolve il gusto degli italiani. È così che rendiamo l’esperienza gastronomica sempre più su misura, in linea con desideri, abitudini e nuovi stili di vita.”
A livello internazionale, l’Italia è seconda soltanto alla Spagna per ordini di sushi su Glovo negli ultimi dodici mesi, mentre la crescita di nuovi utenti che scelgono la piattaforma si attesta al 17%. Nel confronto europeo, il nostro Paese è tra i primi tre per incremento di utenti (+22% su base annua), superato solo da Portogallo (+23%) e seguito dalla Polonia (+19%). Considerando il ranking globale, le nazioni dove si ordina sushi con maggiore frequenza sono Polonia, Marocco, Spagna, Italia e Portogallo, a testimonianza di una passione che attraversa confini e abitudini culturali diverse.



