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Concorso Letterario Nazionale Go Wine 2024: Antonio Ricci e i protagonisti della XXIII edizione

La XXIII edizione del Concorso Letterario Nazionale di Go Wine 2024 si è conclusa con una cerimonia di premiazione che ha celebrato i protagonisti di quest’anno. Antonio Ricci, noto autore televisivo e scrittore, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento de “Il Maestro” di Bere il Territorio.

Tra i premi speciali, spiccano quelli conferiti a Anna Schneider per il suo lavoro nella ricerca vitivinicola, e i riconoscimenti assegnati all’Accademia della Vigna di Alba e alle cantine La Raia e Ricci Curbastro per il loro impegno verso ambiente e sostenibilità. Inoltre, un premio è andato a Saveria Sesto per il suo libro Lo Zibibbo di Calabria.

Bere il Territorio, il concorso promosso da Go Wine, giunge così al termine della sua 23ª edizione, confermando il successo di un’iniziativa che si rinnova e che ha sempre accompagnato il cammino dell’associazione, nata ad Alba nel 2001. La manifestazione si propone di promuovere la cultura del vino e l’enoturismo, mantenendo un forte legame con il territorio e una particolare attenzione ai valori che questo racchiude.

Quest’anno, per la seconda volta, l’evento conclusivo si è svolto nella prestigiosa sede del Castello di Grinzane Cavour, luogo che ha ospitato una celebrazione sentita e partecipata.

Fin dalla sua nascita, Bere il Territorio ha avuto l’obiettivo di trasmettere una visione del vino che coinvolge tanto i produttori quanto i consumatori più consapevoli, puntando a valorizzare non solo il prodotto ma anche tutto ciò che lo circonda: cultura, paesaggio e storia. Ogni calice di vino rappresenta un percorso che unisce il gusto alla conoscenza dei luoghi in cui viene prodotto, esprimendo i valori sociali e culturali di cui è portatore.

L’evoluzione del concorso ha portato negli anni a nuove iniziative e relazioni, ma ha mantenuto inalterati i suoi principi fondanti. L’idea di “Bere il Territorio” è stata concepita con una provocazione: apprezzare il vino non solo come bevanda, ma come espressione di un contesto più ampio, fatto di tradizioni, persone e ambiente.

Negli ultimi anni, il concorso si è ulteriormente rafforzato, sempre ispirandosi alla visione dell’associazione Go Wine, che punta a un consumatore attento non solo alla degustazione, ma desideroso di esplorare i luoghi e conoscere chi, giorno dopo giorno, lavora per produrre vini di qualità.

Quest’anno, tra i temi centrali del concorso, la ricerca scientifica e la sostenibilità hanno avuto un ruolo di primo piano, trovando spazio attraverso racconti di esperienze che riflettono esempi concreti e significativi. Questi temi sono emersi con forza attraverso il contributo di studiosi e produttori che hanno condiviso storie di grande valore.

In conclusione, l’edizione 2023-2024 di Bere il Territorio si distingue per aver saputo combinare riflessioni profonde e la celebrazione del vino, non solo come prodotto di consumo, ma come simbolo di cultura e dedizione.

Premio Antonio Ricci Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio
Premio Antonio Ricci Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio

Antonio Ricci premiato “Maestro” di Bere il Territorio
Il noto autore televisivo e scrittore Antonio Ricci ha ricevuto il prestigioso riconoscimento de “Il Maestro” nell’ambito del concorso Bere il Territorio. Questo premio, istituito dalla terza edizione della manifestazione, è dedicato a figure di rilievo della cultura italiana, particolarmente apprezzate per il loro contributo nel mantenere vivi i legami con l’identità territoriale e la civiltà materiale.

In passato, il riconoscimento è stato conferito a personalità di spicco come Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo, Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari, Paolo Pejrone, Tullio Pericoli e Ugo Nespolo.

Durante la premiazione, Gianluigi Beccaria, membro della giuria, ha presentato Ricci, sottolineando non solo il suo impegno in ambito televisivo con Mediaset, ma anche il suo ruolo nella salvaguardia di un importante spazio naturale nell’entroterra di Alassio. Beccaria ha spiegato: “Oggi premiamo Antonio Ricci non solo per il suo liberissimo, ilare e corrosivo impegno quotidiano in tv con Mediaset, ma per aver salvato dalla speculazione edilizia uno spazio di terra prezioso nell’immediato entroterra di Alassio…“.

La conversazione ha rivelato un lato meno noto di Ricci, quello legato alla tutela del territorio e dell’ambiente. La sua esperienza con Villa della Pergola, una dimora ottocentesca circondata da oltre 22mila metri quadrati di giardino anglo-mediterraneo con vista sul golfo di Alassio, è emblematica. Inoltre, ha acquistato la vicina villa del pittore e scrittore Carlo Levi, affidando i lavori di ristrutturazione a Renzo Piano. L’idea è quella di creare serre didattiche e un orto rampante, in omaggio a Italo Calvino, che frequentava quei luoghi.

Il dialogo con la giuria ha permesso di mettere in evidenza il carattere e la simpatia del personaggio.

Premi sezione generale
Nella sezione generale del concorso, il vincitore è stato Ciro Lubrano, con una vita tra Ivrea e l’isola di Procida, grazie al suo racconto “Aglianichello o Per e’ Palummo“. Il testo è stato presentato dal professor Valter Boggione, che ha spiegato come la narrazione sia ambientata sull’isola di Vivara, nei pressi di Procida. Qui il protagonista si impegna a salvare un vigneto e a piantare altre viti, con un’attenzione particolare alle varietà per ‘e palummo e aglianichello di Procida.

Riconoscimento per la pubblicazione sul vino
Un altro importante riconoscimento è stato assegnato al volume di Saveria Sesto, dal titolo “Zibibbo di Calabria, storie di uomini e di donne” (Rubbettino Editore). Il libro rappresenta una vera e propria ricerca sulla storia dello zibibbo in Calabria, che ha coinvolto la comunità locale e ha contribuito a restituire dignità a questa varietà di uva. Dal 2013, infatti, lo zibibbo calabrese è ufficialmente riconosciuto tra le varietà da vino, conquistando sempre più spazio a livello nazionale e internazionale. Il libro racconta non solo la storia del vitigno, ma anche quella delle persone che hanno lavorato per promuoverlo, coinvolgendo anche noti chef della regione.

Questo evento ha offerto una panoramica affascinante su temi legati al vino e al territorio, mettendo in luce figure e storie che meritano di essere raccontate.

Riconoscimenti per la sostenibilità: un focus dell’edizione
Quest’anno, l’attenzione alla sostenibilità ha rappresentato la principale novità, con tre premi assegnati in linea con quanto previsto dall’art. 8 del Bando di Concorso. Il premio, istituito per il terzo anno consecutivo, riflette il rinnovamento del Concorso e si collega in modo profondo al territorio della Provincia di Cuneo, estendendosi anche oltre, seguendo le linee guida della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Nella Sala delle Maschere, si è sviluppato un dialogo intorno a esperienze significative, stimolando una riflessione su temi strategici attraverso l’intervento di protagonisti del settore.

Clara Milani, enologa, ha presentato il progetto de La Raia, un’iniziativa incentrata sulla biodiversità. La cantina, creata dalla famiglia Rossi Cairo, intreccia vino, natura, arte e ospitalità, con una Fondazione che sostiene progetti di rilevanza culturale nel territorio del Gavi, lungo la Strada Monterotondo, che collega Novi Ligure a Gavi.

Filippo Ricci Curbastro ha condiviso l’esperienza della cantina di famiglia, Ricci Curbastro in Franciacorta, evidenziando il percorso verso la sostenibilità iniziato dal nonno e proseguito con il padre Riccardo, per molti anni presidente del Consorzio Franciacorta. Dal 2017, la cantina ha ottenuto la certificazione Equalitas e, dal 2023, è diventata una società Benefit. Ricci Curbastro ha inoltre illustrato l’iniziativa delle “tre vite dell’albero“: il legno, utilizzato prima per le barrique e poi trasformato in nidi artificiali costruiti dai detenuti dell’Istituto di Pena di Alessandria, dimostrando come il riciclo possa coniugarsi al recupero umano e materiale.

Un altro importante riconoscimento è andato all’Accademia della Vigna, un progetto ideato e coordinato da Weco Impresa Sociale e co-promosso dal Consorzio di Tutela Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe, Dogliani, con la collaborazione di diversi attori locali. L’iniziativa affronta un tema attuale: la formazione nel settore vitivinicolo e la lotta contro lo sfruttamento lavorativo.

Il premio speciale è stato assegnato ad Anna Schneider per il suo significativo contributo alla ricerca vitivinicola. La Schneider ha dedicato la sua carriera allo studio di varietà di vite a rischio di estinzione, contribuendo a preservare la biodiversità e promuovendo studi che hanno portato alla conoscenza e alla valorizzazione di numerosi vitigni. Durante la cerimonia, ha condiviso alcuni aneddoti della sua esperienza e ha espresso gratitudine verso coloro che hanno collaborato con lei nel corso degli anni.

La Giuria di questa edizione era composta da Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Repubblica) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Relatori Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio
Relatori Concorso Letterario Nazionale Bere il Territorio

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e da una selezione di rinomate aziende vinicole italiane, che supportano i progetti culturali di Go Wine. Tra queste figurano:

Abbona Anna Maria, Adriano Marco e Vittorio, Alessandro di Camporeale, Amalia Cascina in Langa, Antonelli – San Marco, Ar.Pe.Pe., Arunda, Badia a Coltibuono, Bera, Bertani Cav. G. B., Biovio, Boasso Franco-Gabutti, Borgo San Daniele, Bric Castelvej, Bricco Maiolica, Brunelli, Butussi Valentino, Ca’ ed Curen, Ca’ Lojera, Ca’ Lustra, Cagnotto Marcello, Cantina del Mandrolisai, Cantina di Mogoro, Cantina di Venosa, Cantina Oriolo, Cantina Produttori Bolzano, Cantine Colosi, Cantine degli Astroni, Cantine del Notaio, Cantina Eusebio, Capezzana, Carlin de Paolo, Cascina Alberta, Cascina Castlèt, Cascina del Pozzo, Cascina Gilli, Cascina Mucci, Cascina Paladin, Castello di Gabiano, Castello di Luzzano – Fugazza, Castello di Razzano, Castello di Spessa, Castello di Verduno, Caudrina, Cecchetto Giorgio, Cesani Vincenzo, Chiarlo Michele, Cieck, Cinelli Colombini Donatella, Coffele, Colle Manora, Collefrisio, Colterenzio, Conte Collalto, Contesa, Conti Zecca, Contucci, Cooperativa del Nebbiolo di Carema, Crota Cichin, Cuomo Marisa, D’Angelo, Donnafugata, Dosio, Emo Capodilista – La Montecchia, Endrizzi, F.lli Piacentini, Fattoria dei Barbi, Fattoria di Magliano, Fattoria La Rivolta, Fattoria San Lorenzo – Crognaletti, Felline, Ferraris Luca, Feudi di San Gregorio, Feudo Ramaddini, Fiorini, Forteto della Luja, Francone, Fucci Elena, Gianni Doglia, Gostolai, Gigi Rosso, Grosjean Frères Maison Vigneronne, Guerrieri Rizzardi, Gulfi, I Magredi, I Vini di Emilio Bulfon, Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni, Il Roncal, La Canonica, La Cappuccina, La Costa, La Maliosa, La Masera, La Tordera, La Tosa, L’Astemia, Le Macchie, Leone De Castris, Les Crêtes, Librandi, Lis Neris, Longo Alberto, Lunae Bosoni, Maciot, Maculan, Malvirà, Manaresi, Manzone Giovanni, Manzone Paolo, Marchesi Alfieri, Marchesi di Barolo, Marello, Marinig, Mauro Vini, Montecappone, Montetondo, Moris Farms, Mormoraia, Moroder Alessandro, Mottura, Nada Giuseppe, Negro Angelo & Figli, Negro Maria Luigina, Nizza Silvano, Pacenti Franco, Palatino, Palladino, Paltrinieri, Parusso Armando, Perla del Garda, Pesca Vittorio, Planeta, Podere Riosto, Podere Riparbella, Poderi Colla, Poderi Luigi Einaudi, Poderi Moretti, Poggio al Chiuso, Poggio di Bortolone, Pressenda Diego, Prevostini Mamete, Produttori di Manduria, Rebollini, Ricchi Stefanoni, Ricci Curbastro, Rivera, Rocca delle Macie, Rossovermiglio, Russiz Superiore, San Biagio, Sant’Andrea, Sarotto Roberto, Scubla, Sedilesu, Serio & Battista Borgogno, Sobrero Giorgio, Sordo Giovanni, Stanig, Tallarini, Tedeschi Fratelli, Tenuta Ambrosini, Tenuta Bossi – Marchesi Gondi, Tenuta Cavalier Pepe, Tenuta Il Falchetto, Tenuta Iuzzolini, Tenuta Montemagno, Tenuta Monteti, Tenuta Roletto, Tenuta San Leonardo, Tenuta San Mauro, Tenuta Scuotto, Tenuta Tamburnin, Tenute Silvio Nardi, Terre Bianche, Terre d’Aquesia, Tizzano, Torchio Winery 1953, Torre Fornello, Travaglini Giancarlo, Travignoli, Triacca, Umani Ronchi, Vagnoni Fratelli, G.D. Vajra, Val del Prete, Venica & Venica, Verdi Bruno, Vietti, Vigna Alta, Vignalta, Vigneti Repetto, Villa Franciacorta, Villa Matilde, Villa Simone, Vite Colte, Vivallis, Zenato, Zeni 1870, e Zymè.

Questa vasta rappresentanza di aziende vinicole testimonia l’impegno del settore verso la promozione della cultura enologica italiana, sottolineando l’importanza del vino come elemento di aggregazione e valorizzazione territoriale.

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