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La Selezione d’Estate dei Custodi del Lambrusco: Dieci Etichette da Provare

L’arrivo della bella stagione invita a brindare con vini vivaci e freschi. I Custodi del Lambrusco, associazione che raccoglie 27 produttori accomunati da una visione di qualità e forte legame con il territorio, propongono una selezione di 10 etichette pensate per esaltare ogni momento estivo.

La varietà di questa selezione non pretende di rappresentare l’intera produzione dei Custodi, ma riflette la ricchezza delle interpretazioni possibili. Tra Metodo Classico e Charmat, versioni biologiche e millesimati, questi Lambruschi esprimono una gamma di stili che ben si adattano al gusto contemporaneo.

Ecco la selezione estate 2025 dei Custodi del Lambrusco:

Elettra Spumante Brut Rosé – Villa di Corlo (Lambrusco di Sorbara DOC)

Elettra Spumante Brut Rosé – Villa di Corlo (Lambrusco di Sorbara DOC)
Metodo Classico dai profumi di crosta di pane e frutta bianca, elegante e brioso. Perfetto per un aperitivo in terrazza.

Rosé Brut Metodo Classico – Cantina della Volta (Lambrusco di Sorbara DOC)
Bollicina fine e bouquet ricco dove lampone e fragolina di bosco emergono in primo piano. Ideale con risotti delicati o formaggi freschi.

Rosé Brut Metodo Classico – Cantina della Volta (Lambrusco di Sorbara DOC)
Rosé Brut Metodo Classico – Cantina della Volta (Lambrusco di Sorbara DOC)

Rosae – Cantina Divinja (Lambrusco di Sorbara DOC)
Vino vivace e raffinato, con profumi intensi di piccoli frutti rossi. Ottimo in abbinamento a cruditè e sushi.

Valentina – Garuti (Lambrusco di Sorbara DOC)
Aromi di ribes, fragola e ciliegia si fondono con una nota minerale. Si abbina perfettamente a salumi e formaggi.

Valentina – Garuti (Lambrusco di Sorbara DOC)
Quintopasso Rosé Millesimato 2017 – Tenute Cleto Chiarli (Lambrusco di Sorbara DOC)

Quintopasso Rosé Millesimato 2017 – Tenute Cleto Chiarli (Lambrusco di Sorbara DOC)
Metodo Classico millesimato, 100% Sorbara. L’acidità è ben equilibrata dalla morbidezza del frutto. Da provare con la carbonara.

Opera Rosa – Opera 02 (Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC)
Biologico, ottenuto con metodo Charmat, morbido e profumato, regala sentori di fragolina di bosco e viola. Ideale con prosciutto crudo e culatello.

Opera Rosa – Opera 02 (Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC)
Noi Due – La Piana Winery (Grasparossa di Castelvetro DOC)

Noi Due – La Piana Winery (Grasparossa di Castelvetro DOC)
Rosé biologico dalle bollicine delicate, sentori fruttati e ottima scorrevolezza. Perfetto per piatti a base di pesce e frutti di mare.

Fabula Spumante Brut Rosé – Manicardi (Grasparossa di Castelvetro DOC)
Caratterizzato da intensi aromi fruttati e floreali con note di biancospino e viola. Da gustare con piatti di pesce.

Fabula Spumante Brut Rosé – Manicardi (Grasparossa di Castelvetro DOC)
Cadelvento Rosé – Venturini Baldini (Reggiano Lambrusco DOC)

Cadelvento Rosé – Venturini Baldini (Reggiano Lambrusco DOC)
Biologico, prodotto con metodo Charmat lungo, fresco e raffinato. Sprigiona note di rosa canina e susina matura, adatto sia come aperitivo sia con piatti di pesce.

Il Mio Rosa – Rinaldini (Reggiano IGT)
Cuvée extra dry di Malvasia e Lambruschi autoctoni, con etichetta dipinta a mano. Un vino che si distingue anche nell’aspetto e accompagna perfettamente i crostacei.

Il Mio Rosa – Rinaldini (Reggiano IGT)

Questi dieci Lambruschi rappresentano soltanto una parte del mosaico firmato Custodi del Lambrusco, dove ogni produttore aggiunge sfumature a una storia che si rinnova di anno in anno. Ideali per un aperitivo sul balcone, una cena tra amici o un picnic in montagna, queste etichette sono alleate perfette dei momenti conviviali estivi.

L’associazione Custodi del Lambrusco riunisce produttori di Modena e Reggio Emilia con l’intento di difendere, promuovere e rilanciare il Lambrusco tra i grandi vini. Uniti dalla volontà di scrivere una nuova narrazione, i Custodi propongono un approccio inclusivo, capace di superare le divisioni e mettere in primo piano qualità, sincerità e modernità. Ogni scelta, dalla vigna alla bottiglia, mira a far emergere la vera anima di questo vino, simbolo autentico della cultura e dell’identità emiliana.

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