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Cenone di Capodanno 2023: un bilancio tra gusti e Tradizioni Italiane

Durante il cenone di fine anno, gli italiani hanno dedicato ben 2,5 miliardi di euro all’acquisto di cibi e bevande, manifestando una preferenza evidente per i festeggiamenti casalinghi, che hanno coinvolto quasi il 90% della popolazione. Un’opzione condivisa da circa 4,6 milioni di persone, mentre una fetta più piccola si è affidata a ristoranti e pizzerie. Le atmosfere familiari, non hanno escluso il fascino degli agriturismi, che hanno ospitato circa 350.000 persone in un’atmosfera rustica e suggestiva.

Il bilancio del Capodanno, tracciato dalla Coldiretti, ha mostrato un aumento leggero rispetto all’anno precedente, attestandosi su un +2%. Questo incremento è stato interpretato anche come un segno tangibile del desiderio di lasciarsi alle spalle gli anni difficili, segnati da pandemia e conflitti globali. La tavola festiva, dunque, è diventata un luogo carico di significato, con il ritorno di riti scaramantici spinti dalle sfide recenti.

La convivialità è stata una costante, con una media di oltre 7 persone a tavola, confermando il successo delle feste in piazza, come evidenziato dall’indagine Coldiretti/Ixe’. Lo spumante si è confermato come il protagonista indiscusso della serata, apprezzato da quasi il 90% degli italiani. Tuttavia, le lenticchie hanno sorprendentemente conquistato l’85% dei menu, forse per il loro ruolo simbolico di portatori di fortuna. L’interesse per le lenticchie ha portato a una rinascita di cotechino e zampone, presenti sul 70% delle tavole. Il pesce nazionale ha avuto un ruolo di primo piano, con alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie. Nonostante ciò, il 65% degli italiani ha preferito il salmone proveniente dall’estero, mentre ostriche e caviale nazionale hanno avuto una presenza più limitata, rispettivamente del 9% e del 5%, quest’ultimo anche oggetto di esportazione.

Curiosamente, sulle tavole del Capodanno, lo spumante italiano si è rivelato il prodotto italiano più diffuso all’estero nel 2023, con ben 936 milioni di bottiglie stappate, superando di gran lunga le 300 milioni di champagne. Oltre i due terzi del consumo totale avvengono al di fuori dei confini nazionali, con i brindisi “Made in Italy che dominano a livello internazionale, sfidando con successo lo champagne francese, nonostante i suoi prezzi nettamente superiori. Un tocco di buon auspicio ha chiuso la serata, con il diffondersi del gesto tipico di intingere un dito nel bicchiere di spumante e passarlo poi dietro l’orecchio, un rituale che ha conquistato anche il gusto internazionale.

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