Il tartufo, uno dei simboli del nostro made in Italy enogastronomico, ha da sempre affascinato con il suo sapore esclusivo, la sua sostenibilità e l’unicità del territorio in cui cresce. Oggi, il dizionario internazionale “Il Tartufo” viene presentato al CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) con versioni in inglese, cinese, giapponese, arabo e italiano.
Questo prezioso volume ci porta in un viaggio tra passato e presente, esplorando la storia del tartufo come cibo di re e regine, che nel corso dei secoli ha consolidato la sua reputazione come ingrediente magico per ogni pietanza. Già nell’antichità, Greci e Romani, raffinati conoscitori del lusso, apprezzavano il tartufo per le sue proprietà culinarie e afrodisiache. Nel mondo moderno, il tartufo ha conquistato una diffusione straordinaria, riportando in auge tradizioni legate alle popolazioni e ai territori. L’Italia, in particolare, ha svolto un ruolo significativo nel raccontare e tutelare queste tradizioni, tanto che nel 2021 la “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Attraverso questo dizionario, gli autori, Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA, e Giuseppe Cristini, Direttore artistico della rivista “Accademia del tartufo nel mondo”, condividono centinaia di termini, compresi quelli dialettali, legati al tartufo. Il libro mira a divulgare l’enorme ricchezza di varietà e sfumature del genere botanico Tuber. Oltre 300 termini sono presentati nelle pagine del testo, suddivisi in sei categorie: Tartufo & Habitat, Territori del Tartufo, Cerca e Cavatura del Tartufo, Valutazione del Tartufo, il Tartufo in cucina e a tavola, e il mito del Tartufo. Ogni termine è numerato e contrassegnato dall’abbreviazione della lingua per agevolare la ricerca. Attraverso queste sei categorie, il dizionario cerca di descrivere la complessità del mondo del tartufo, che abbraccia scienze naturali, geografia, tradizioni popolari, marketing, sociologia, alta cucina, storia e mitologia.
Stefano Vaccari sottolinea l’importanza di andare oltre la semplice definizione di “tartufo bianco” o “tartufo nero”, ampliando la conoscenza di questo fungo e delle sue molteplici sfaccettature. Giuseppe Cristini, coautore del dizionario, evidenzia l’opera immane di ricerca, studio e valorizzazione che è stata compiuta per raccogliere informazioni sulle tradizioni legate al tartufo, sui territori di provenienza e sulle caratteristiche merceologiche e qualitative di ogni singola varietà di tartufo.
Il dizionario rappresenta quindi un’autentica pietra miliare nel campo della conoscenza e valorizzazione del tartufo, frutto di un impegno dedicato alla scoperta dei dialetti, all’esplorazione dei boschi e all’incontro con i cavatori, nonché allo studio delle razze di cani da tartufo. Questo lavoro approfondito ha coinvolto territori poco conosciuti ma affascinanti e incontaminati.
Il Dizionario del Tartufo può essere consultato qui