La trentaquattresima edizione della guida Osterie d’Italia è pronta a svelare tutti i segreti del Piemonte. Disponibile sia in libreria che online su slowfoodeditore.it a partire dal 25 ottobre, questa nuova edizione è pronta a rivelare tutto ciò che il Piemonte ha da offrire. Quest’anno, la guida presenta 147 osterie, di cui 18 sono novità, e 26 Chiocciole.
In totale, questa edizione raccoglie ben 1.752 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti selezionati per la loro cucina locale, l’uso rigoroso di ingredienti di qualità e un prezzo equo. Oltre ai tradizionali simboli e riconoscimenti attribuiti alle osterie, quest’anno si presentano alcune novità significative. Per la prima volta i riconoscimenti storici della Chiocciole e della Bottiglia e il più recente Bere Bene sono stati assegnati anche ai locali segnalati negli inserti, ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili esclusivamente nella regione di appartenenza.
Ma cosa ci dice questa guida sull’attuale panorama gastronomico del Piemonte? Sintetizzare la diversità di questa vasta regione è un compito arduo, ma emergono alcune tendenze affascinanti. È interessante notare che molte delle nuove inclusioni non sono nuove aperture, ma piuttosto locali che, nel corso degli anni, hanno perfezionato la loro offerta culinaria e sono ora pronti a essere riconosciuti. Questi luoghi rappresentano il risultato di un lavoro decennale dedicato a rifinire le loro proposte, a concentrarsi sulla ricerca e a esplorare a fondo il territorio di appartenenza.
Il Piemonte continua ad essere una regione dove le osterie, anche quando adottano linguaggi contemporanei o persino avanguardie culinarie, rimangono fedeli all’identità e alla tradizione gastronomica locale. Questo fenomeno si è affermato da tempo nelle zone più celebri e frequentate, come le Langhe, il Roero, il Monferrato, le valli cuneesi e Torino. Ma è sorprendente vedere come la stessa tendenza stia emergendo anche in territori storicamente meno noti, come il Novarese e il Biellese. Queste aree mostrano una straordinaria vitalità gastronomica e dimostrano che la passione per il cibo di qualità e le radici culinarie profonde sono veramente un tesoro in continua crescita.
Le Chiocciole del Piemonte
- Osteria dell’Arco – Alba (Cn)
- ‘L Bunet – Bergolo (Cn)
- Battaglino – Bra (Cn)
- Boccondivino – Bra (Cn)
- Fuorimano – Busca (Cn)
- Reis Cibo Libero di Montagna – Busca (Cn)
- Il Moro – Capriata d’Orba (Al)
- Cacciatori – Cartosio (Al)
- Madonna della Neve – Cessole (At)
- La Torre – Cherasco (Cn)
- Locanda dell’Arco – Cissone (Cn)
- La Speranza – Farigliano (Cn)
- Locanda Fontanazza – La Morra (Cn)
- Lou Pitavin – Marmora (Cn)
- Repubblica di Perno – Monforte d’Alba (Cn)
- Belvedere Roero – Monteu Roero (Cn) – Nuova Chiocciola
- Cantina dei Cacciatori – Monteu Roero (Cn)
- Corona di Ferro – Saluzzo (Cn)
- Osteria della Pace – Sambuco (Cn)
- Del Belbo da Bardon – San Marzano Oliveto (At)
- La Coccinella – Serravalle Langhe (Cn)
- Impero – Sizzano (No)
- Antiche Sere – Torino (To)
- Consorzio – Torino (To)
- Osteria dell’Unione – Treiso (Cn)
- Locanda del Falco – Valdieri (Cn)
I Numeri della Guida
- 1752 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati.
- Oltre 240 collaboratori in tutto il territorio italiano.
- 163 novità.
- 311 locali premiati con la Chiocciola.
- 151 locali premiati con il Bere Bene.
- 488 locali premiati con la Bottiglia.
Osterie d’Italia 2024
- A cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni.
- Pagine: 940.
- Collana: Guide Slow.
- Prezzo al pubblico: 24,00 euro.
- In libreria dal 25 ottobre 2023.
La guida Osterie d’Italia 2024 è sostenuta da Bordiga, Fipe, Franciacorta, Paderno, Parmigiano Reggiano, Reale Mutua e S. Bernardo.