Essere una cantina cooperativa nel cuore di un territorio di rilievo non implica solo una dedizione agli aspetti tecnico-produttivi, ma richiede un impegno più ampio e profondo. Vinchio Vaglio, tra le prime aziende ad aver portato avanti la riscoperta di un vitigno come la Barbera, ha intrapreso nel corso del 2023 scelte significative per migliorare la propria produzione enologica. Il rinnovo parziale del parco botti in rovere da 75 Hl e l’installazione di un moderno impianto frigorifero di ultima generazione testimoniano l’impegno non solo per la qualità dei vini, ma anche per l’efficienza energetica e la sostenibilità.
Il passo fuori dalla norma è rappresentato dall’ottenimento della certificazione Equalitas, che non si limita alla riduzione dell’impatto ambientale, ma abbraccia una visione più ampia, integrando aspetti economici e sociali. Vinchio Vaglio si distingue ulteriormente unendosi al progetto “Old Vine Conference“, un’associazione no-profit nata nel Regno Unito, dedicata a preservare e promuovere cantine che coltivano antichi vigneti per produrre vini di qualità. I vigneti di Barbera di 50-80 anni, custoditi con cura dai viticoltori associati, danno vita a etichette come il Vigne Vecchie e il Vigne Vecchie 50.
La cantina si impegna non solo nella produzione di vini di ma anche nella conservazione del territorio. La partecipazione all’istituzione della Riserva Naturale della Val Sarmassa e l’acquisto di una porzione di bosco circostante testimoniano un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale. La creazione di un percorso nel bosco, con tavoli, fontane e originali “nidi” in salice intrecciato a mano, riflette l’attenzione a un ambiente armonioso. Il percorso è aperto tutto l’anno, ma la cantina organizza anche giornate dedicate dove è possibile acquistare l’occorrente per un picnic da consumare proprio all’interno dei nidi (https://vinchio.com/visit-vinchio-vaglio/nidi/ )
La dimensione ludica è parte integrante dell’esperienza offerta da Vinchio Vaglio, che propone eventi come serate dedicate alla tradizionale “Bagna cauda” e cene tematiche come le “3B – Barbera, Bollito & Bagnet“. Il picnic presso il “casotto“, affiancato ai vigneti, offre un’immersione nella storia contadina del luogo. Per gli amanti dell’attività fisica, la cantina propone percorsi in bicicletta di varia difficoltà attraverso il suggestivo paesaggio.
La cantina non trascura l’aspetto formativo, organizzando “Masterclass con l’enologo” per approfondire la conoscenza della Barbera e degli altri vitigni presenti. Inoltre, quest’anno Vinchio Vaglio ha celebrato i 30 anni del suo vino iconico, quello prodotto nel maggior numero di bottiglie, quello che più di tutti tiene alta la bandiera della qualità unita a un prezzo eccellente: I Tre Vescovi.
La promozione culturale è parte integrante dell’identità della cantina, che ha ospitato una mostra del pittore piemontese Sergio Unia nei propri spazi, raffigurante volti ispirati alla storia delle colline vitate. Un omaggio anche a Davide Lajolo, scrittore, politico e giornalista nato a Vinchio nel 1912, figura di spicco nella crescita della regione.
