L’Umbria, con i suoi paesaggi collinari, le valli e i borghi medievali, offre un’esperienza enoturistica in occasione della Pasqua. Numerose cantine della regione aprono le loro porte agli appassionati del vino, offrendo loro la possibilità di degustare pregiati vini e scoprire i segreti della produzione.
Movimento Turismo del Vino dell’Umbria ha selezionato cinque top wine destination per un weekend indimenticabile:
1. Cantina Arnaldo Caprai: Dopo un calice di Grecante Grechetto servito nella piazzetta Monte della Torre, inizierà la visita guidata in Cantina alla scoperta dei processi di vinificazione. Successivamente, nelle sale dell’Enoteca Monte della Torre sarà possibile degustare le etichette più rappresentative, abbinate ai prodotti tipici della tradizione pasquale.
Arnaldo Caprai, simbolo del Sagrantino di Montefalco, è sinonimo di eccellenza italiana, capace di creare vini fuori dal comune per profondità, eleganza e longevità: non solo rossi, ma anche bianchi. Il merito di questa avventura, iniziata alla fine degli anni Settanta, è di Marco Caprai, figlio di Arnaldo. È stato lui, infatti, più di chiunque altro, a credere nella ricchezza del Sagrantino, reinterpretandolo in chiave moderna attraverso i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale.
2. Vineria del Carmine: Immersa nella valle della Chiesa del Carmine, l’omonima Vineria è invece il luogo d’elezione del Trebbiano spoletino: la proposta è per un pranzo a Pasqua e Pasquetta. Tutte le degustazioni guidate dei prodotti si svolgono alla Vineria del Carmine, il casale cinquecentesco che è anche punto vendita aziendale. Lì è possibile scegliere l’opzione preferita e lasciarsi guidare dai sommelier alla scoperta dei vini e dell’olio, o visitare la Chiesa del Carmine, l’antica pieve sconsacrata, oggi agriturismo e fulcro del lavoro di ospitalità.
La Valle della Chiesa del Carmine vanta una lunga tradizione nella viticoltura di qualità. La nuova azienda agricola comprende un antico oliveto a terrazze e 5,7 ettari di vigneti coltivati in regime di agricoltura biologica. Nei dintorni è possibile visitare Perugia, oppure poco più lontano Gubbio e Montone, piccolo borgo in collina.
3. Castello di Montegiove: Nascosto tra le verdi e rigogliose colline umbre, in uno scenario mozzafiato, il Castello di Montegiove risale al XIII secolo e dal 1780 appartiene ai Marchesi Misciattelli. Oggi, è al centro dell’omonima tenuta che si estende per 1200 ettari nella splendida campagna umbra e comprende un’operosa azienda agricola e un esclusivo agriturismo.
Per Pasquetta, il 1° aprile alle ore 11, è in programma una visita e una degustazione: una piacevole passeggiata durante la quale è possibile visitare una parte del castello medievale e la cantina risalente al 1500 ubicata nei sotterranei e ascoltare le affascinanti vicende che hanno caratterizzato la storia del castello durante il suo glorioso passato. La visita si concluderà con la degustazione di tre vini e dell’olio extra vergine d’oliva con un tagliere di formaggi e norcineria locali.
4. Cantina Saio: Assisi, gioiello incastonato tra le verdi vallate, si prepara a vestirsi a festa per accogliere visitatori da ogni dove. La Cantina Saio, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco, offre un’esperienza enogastronomica autentica e coinvolgente.
Gli enoturisti possono scegliere tra una passeggiata tra i vigneti panoramici e scoprire i vitigni autoctoni dell’Umbria, così come assaporare vini bianchi freschi e fruttati e vini rossi corposi e ricchi durante le degustazioni guidate direttamente dal produttore.
Venti ettari di vigneti e oliveti a 800 m dalla basilica di San Francesco, riconosciuta patrimonio UNESCO: è qui che dal 2005 la famiglia Mencarelli produce i suoi vini e l’olio extravergine di oliva, piccole produzioni all’insegna dell’artigianalità e del rispetto della natura.
5. Cantina Zanchi: Ad Amelia, in Umbria, in una suggestiva zona collinare dominata dall’antica casa padronale e dal complesso delle cantine, da cinquant’anni la famiglia Zanchi produce vini esclusivi e dalla spiccata identità territoriale. I terreni dell’azienda sono coltivati a vigneto e uliveto secondo i principi dell’agricoltura biologica, con pratiche a basso impatto ambientale, nel pieno rispetto della natura e della sua biodiversità.
In collaborazione con Slow Food, la cantina Zanchi propone uno speciale itinerario di gusto, “Passeggiando nel vigneto della biodiversità”, durante il quale sarà possibile scoprire i diversi vitigni recuperati e le caratteristiche degli antichi cloni di Ciliegiolo e Malvasia di Amelia coltivati, come un tempo, insieme agli ulivi secolari di Rajo, una varietà unica presente solo nell’Amerino. Dopo un passaggio accanto al boschetto dei daini, si entrerà in cantina per conoscere le pratiche di vinificazione naturale e di affinamento; qui sarà possibile ammirare anche gli antichi utensili del piccolo museo del vino. Al termine, la degustazione dei vini sarà un momento conviviale, una tipica merenda campagnola umbra tra le vigne. I tre vini biologici della collezione Antichi Cloni saranno accompagnati da prodotti gastronomici selezionati esclusivamente tra le aziende dell’itinerario Transameria Slow Food Travel. Un percorso fra i sapori più autentici dell’Amerino, per condividere storia e tradizioni del territorio e giocare con gli abbinamenti cibo-vino.
Moltissimi altri itinerari enogastronomici di Pasqua e non solo, a cura delle cantine umbre, sono consultabili sui canali social del Movimento del Turismo del Vino dell’Umbria.
Il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria rappresenta una delle ramificazioni regionali del Movimento Turismo del Vino, un’associazione no-profit che conta oltre 1.000 tra le migliori aziende vitivinicole e distillerie italiane. Fondato nel 1993, il Movimento Turismo del Vino dell’Umbria si propone di promuovere il settore enoturistico regionale attraverso un approccio innovativo e un’ospitalità di qualità, orientata a mettere l’ospite al centro dell’attenzione. Si dedica alla valorizzazione delle aziende associate e delle loro produzioni, si impegna nella salvaguardia dell’ambiente e promuove la consapevolezza nel consumo di vino, con particolare attenzione ai giovani. L’accoglienza innovativa e di qualità, la tutela dell’ambiente e la promozione del bere responsabile rappresentano la filosofia del Movimento, attualmente guidato da Giovanni Dubini. Questa filosofia è condivisa dalle oltre 60 aziende socie, che collaborano attivamente nella promozione degli eventi e delle iniziative promosse dall’Associazione nazionale.