La ventisettesima edizione di Luci d’Artista prenderà il via venerdì 25 ottobre 2024 alle 18:30, con la prima accensione che illuminerà nuovamente Torino, trasformando il suo cielo con le installazioni luminose di grandi artisti, appositamente ideate per gli spazi pubblici.
Anche quest’anno, la Fondazione Torino Musei è stata incaricata dalla Città di Torino di coordinare e valorizzare questo progetto, considerato uno dei più longevi e rappresentativi dell’arte contemporanea e del ruolo che essa svolge nel definire l’identità culturale della città.
Nell’ambito del nuovo piano strategico della Fondazione, Luci d’Artista si inserisce come quinta linea culturale, accanto a istituzioni prestigiose come GAM, MAO, Palazzo Madama e Artissima. L’obiettivo è di far evolvere la manifestazione in un’istituzione permanente dedicata alla ricerca artistica, promuovendo un dialogo costante con il pubblico e con il contesto urbano.
Questa edizione vedrà il rafforzamento delle linee guida già delineate nella 26ª edizione, grazie alla collaborazione con il curatore Antonio Grulli. Saranno ampliati i progetti che mirano a estendere la durata della manifestazione oltre i mesi invernali, con una programmazione attiva per tutto l’anno, oltre alla riorganizzazione delle varie sezioni di Luci d’Artista. Questi interventi mirano a dare maggiore visibilità nazionale e internazionale, rendendo l’evento sempre più inclusivo e sostenibile.
La sezione Costellazione sarà ulteriormente arricchita grazie a nuove collaborazioni con istituzioni, tra cui la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino, Artissima, MAUTO, GAM e MAO. Queste partnership contribuiranno all’espansione e alla crescita di Luci d’Artista, rendendola un evento di riferimento anche al di fuori dei confini cittadini.
Un altro importante risultato sarà raggiunto con Accademia della Luce, il programma pubblico che ha beneficiato in modo significativo della nuova visione curatoriale. Grazie alla sinergia con i Dipartimenti Educazione delle fondazioni e dei musei della città, Luci d’Artista continuerà a proporre appuntamenti importanti per il pubblico durante tutto l’anno. Tra questi, torneranno la conferenza dedicata a Giovanni Anselmo e l’evento per il Solstizio d’Estate, entrambi ospitati negli spazi della GAM e rinnovati nei contenuti.
Proseguiranno inoltre i lavori di aggiornamento tecnologico delle installazioni, con l’obiettivo di renderle ancora più sostenibili e a basso impatto ambientale. Questo risultato sarà possibile grazie alla continua collaborazione con il Gruppo Iren, che da oltre vent’anni sostiene Luci d’Artista, e al prezioso contributo della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e di Unione Industriali Torino, impegnati anche nel restauro e recupero delle opere storiche.
La collaborazione con queste istituzioni consentirà di restaurare alcune delle opere più iconiche, tra cui Il volo dei numeri di Mario Merz, collocata sulla Mole Antonelliana, ormai simbolo indiscusso di Torino. Questo lavoro di conservazione è frutto di un dialogo continuo che, nel corso degli anni, ha contribuito alla salvaguardia del patrimonio cittadino e alla sua integrazione con le nuove tecnologie.
L’edizione 2024 sarà accompagnata da una rinnovata strategia di comunicazione, che avrà una forte presenza sui social network e sarà attiva durante tutto l’anno, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio a livello nazionale e internazionale.
Anche quest’anno, l’identità visiva dell’evento sarà curata dallo studio torinese Studio Fludd, che ha anche ideato la grafica per il nuovo sito web, sviluppato da Wedoo, e il primo logo ufficiale di Luci d’Artista, un segno grafico che accompagnerà la manifestazione nel futuro.
Nata nel 1998 su iniziativa della Città di Torino, Luci d’Artista ha trasformato le strade, le piazze e i palazzi in un museo a cielo aperto, portando l’arte contemporanea fuori dai suoi spazi tradizionali. Nel tempo, le opere luminose di alcuni dei più importanti artisti italiani e internazionali sono diventate parte integrante del tessuto urbano e un simbolo di Torino, ammirate sia dagli appassionati che dal grande pubblico.
Luci d’Artista è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione Torino Musei con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, Unione Industriali Torino e Torino 2025 FISU Games Winter. Main sponsor: Gruppo Iren.
Le installazioni saranno visibili dal 25 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025.
LE DUE NUOVE INSTALLAZIONI LUMINOSE
Scia’Mano di Luigi Ontani
VR Man di Andreas Angelidakis
Per la 27ª edizione, Luci d’Artista presenta due nuove installazioni luminose firmate da artisti di rilievo, selezionati dal rinnovato Comitato Scientifico, ora composto da Chiara Bertola, Francesco Manacorda e Antonio Grulli. Questi artisti sono stati scelti per la loro capacità di creare opere significative, che si aggiungono a quelle già presenti nel progetto Luci d’Artista.
Dopo una serie di incontri tra i membri del comitato, la decisione è stata di affiancare un grande maestro come Luigi Ontani a un talento internazionale come Andreas Angelidakis. Le opere selezionate sono Scia’Mano e VR Man.
L’opera Scia’Mano di Luigi Ontani si ispira alla figura dello sciamano e riflette i temi universali che caratterizzano il lavoro dell’artista. È anche un omaggio alla dimensione mistica e letteraria che la città di Torino ha sempre evocato.
Luigi Ontani (nato nel 1943) vive tra Roma e Riola di Vergato. Considerato uno degli artisti italiani più influenti a livello internazionale, la sua carriera, iniziata negli anni Sessanta, spazia dalla pittura alla performance, dalla fotografia alla scultura. Il suo primo Tableau Vivant, Ange Infidèle, realizzato nel 1969, rappresenta un’innovazione radicale nell’arte performativa. Queste opere, vere e proprie rappresentazioni viventi in cui Ontani si traveste da personaggi storici, mitologici e letterari, sono diventate una sua firma. La sua arte mescola tradizioni culturali italiane con influenze orientali, frutto dei suoi viaggi in India e Indonesia. Tra le sue numerose esposizioni internazionali, si segnalano partecipazioni alla Biennale di Venezia e al Guggenheim di New York, oltre a mostre personali al MoMA PS1 di New York e alla Serpentine Gallery di Londra.
L’opera VR Man di Andreas Angelidakis, creata in collaborazione con Torino 2025 FISU Games Winter, richiama l’iconografia della scultura classica greca e romana. Questo lavoro riflette sulla pratica atletica come fondamento dei giochi olimpici e come elemento indissolubilmente legato all’attività intellettuale, in linea con la visione del periodo classico.
Andreas Angelidakis (nato ad Atene nel 1968) vive e lavora nella sua città natale. Pur definendosi un architetto che non costruisce, esplora l’architettura come strumento per indagare la psicologia dei luoghi. I suoi lavori affrontano il concetto di rovina, sia antica che contemporanea, e combinano arte e architettura con influenze tecnologiche e sociologiche. Angelidakis ha partecipato a numerose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Architettura di Chicago e documenta14 ad Atene e Kassel. Nel 2022 ha presentato una delle sue opere più ambiziose, commissionata da Audemars Piguet Contemporary a Parigi.