Dal 30 novembre all’8 dicembre 2024, Fieramilano Rho è diventato un crocevia di culture e tradizioni artigianali. La 28ª edizione di Artigiano in Fiera ha riunito artigiani da oltre 90 Paesi, attirando migliaia di visitatori interessati a esplorare creazioni provenienti da ogni parte del mondo.
La fiera si è distinta per la grande varietà di prodotti esposti, che spaziavano dagli oggetti in legno lavorati a mano, capaci di evocare storie di terre lontane, ai tessuti arricchiti da tecniche di ricamo tramandate nel tempo. Non mancavano gioielli realizzati con materiali sostenibili e proposte innovative. Ogni stand ha rappresentato un’opportunità per esplorare tradizioni e reinterpretazioni ispirate al design contemporaneo.
Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente è stato il settore enogastronomico, che ha regalato un’esperienza sensoriale attraverso sapori internazionali. Dai profumi intensi delle spezie orientali alle dolcezze della pasticceria europea, passando per oli, vini, birre e liquori, il percorso enogastronomico ha conquistato il pubblico. I Luoghi del Gusto, con 27 ristoranti internazionali e 20 spazi dedicati alle degustazioni, hanno proposto menù variegati, preparazioni dal vivo e spettacoli musicali.
Numerosi artisti e artigiani hanno mostrato le loro tecniche, in particolare nello stand dell’Arabia Saudita, coinvolgendo il pubblico con dimostrazioni interattive. Workshop e laboratori hanno permesso a partecipanti di tutte le età di cimentarsi in attività manuali, apprezzando l’impegno e la dedizione necessari per ogni creazione.
L’evento, ha avuto qualche criticità: l’elevata affluenza ha generato caos, lunghe code e difficoltà nei parcheggi, rendendo alcuni momenti meno piacevoli.

















