L’azienda Tonnino rilancia Ceuso 2020, un vino rosso nato dall’intuizione dell’enologo piemontese Giacomo Tachis. Il blend di Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon e Merlot esprime la maestria e la cura della famiglia Tonnino.
“Siamo davvero onorati di poter raccontare una nuova pagina di Ceuso all’interno di un luogo simbolo della viticoltura siciliana“, dichiara Antonio Tonnino, che guida l’azienda insieme alla sorella Francesca e al padre Benedetto.
La nuova edizione di Ceuso riprende le sue radici storiche grazie agli appunti di Giacomo Tachis e al contributo di Gino Amato, cantiniere dell’epoca. Questo lavoro si è concretizzato nella cantina di contrada Vivignato, nei pressi di Calatafimi-Segesta. La struttura, restaurata recentemente, ospita la produzione del vino e rappresenta un punto di riferimento per la famiglia Tonnino, che vi ha avviato la propria attività nel 2004, con la prima vendemmia nel 2006.
Ceuso 2020 segna il ritorno dopo quasi dieci anni dall’ultima produzione. Con una tiratura limitata a 3.300 bottiglie, ripropone la visione originaria del 1995, quando il vino fu ideato per la prima volta da Tachis. All’epoca, Ceuso ottenne ampi riconoscimenti internazionali, portando lustro anche al baglio ottocentesco situato ai piedi di Alcamo, restaurato rispettando l’architettura storica e i principi di sostenibilità.
Il blend di Ceuso 2020 è composto per metà da Nero d’Avola, con Cabernet Sauvignon e Merlot a completarne la struttura. Questo vino è adatto sia al consumo immediato sia a un affinamento negli anni. Come spiega Antonio Tonnino, “Ceuso è sempre stato un punto di riferimento per la nostra famiglia e per l’enologia dell’isola. Riscoprire le vecchie annate, ancora straordinarie, è un’esperienza che emoziona ogni volta“.
Grazie a una selezione rigorosa delle uve e all’affinamento in barrique Seguin Moreau, Ceuso 2020 si distingue per la sua complessità aromatica, tannini vellutati e struttura elegante. Questo vino è ideale per momenti di grande convivialità.
Oltre a Ceuso, la cantina produce altre dieci etichette, per un totale di 150mila bottiglie annue. La famiglia Tonnino, attiva nella viticoltura fin dagli anni ‘50, coltiva 120 ettari di vigneti biologici distribuiti tra le colline di Alcamo e la valle del Belice. Questi territori, rinomati da millenni per la loro vocazione vinicola, sono il fulcro della produzione, con un impegno costante per la qualità.