Si è recentemente conclusa a Palazzo Barolo di Torino la mostra dedicata a Norman Parkinson, una raccolta di immagini capaci di raccontare, con classe e originalità, l’evoluzione della moda e dell’estetica nel Novecento.
Norman Parkinson ha saputo attraversare decenni di storia, trasformando ogni fotografia in una narrazione visiva ricca di stile. L’esposizione ha offerto una selezione di scatti che hanno segnato la fotografia di moda: dagli iconici servizi per Vogue alle immagini scattate nei luoghi più diversi, sempre caratterizzate da ironia raffinata e attenzione al dettaglio, qualità che hanno contribuito a renderlo celebre.
Le sale di Palazzo Barolo, con stucchi e affreschi, hanno dato risalto al percorso espositivo, creando un dialogo tra epoche differenti. Le modelle fotografate diventano vere e proprie muse, mentre gli ambienti scelti si presentano come scenari sospesi tra sogno e realtà.
Percorrendo la mostra, era facile percepire un’atmosfera fatta di eleganza, freschezza creativa e libertà. Parkinson ha rivoluzionato la fotografia di moda portandola fuori dagli studi, tra strade, campagne e spiagge, superando i limiti degli spazi chiusi e statici. I suoi scatti invitano ad adottare nuove prospettive, a superare l’apparenza e lasciarsi sorprendere da ogni dettaglio.
Tra le fotografie più iconiche, il celebre ritratto di Jerry Hall per Vogue (1975) catturava l’attenzione per la sua eleganza audace; accanto a questo, le immagini realizzate in Kashmir per Vogue nel 1956 evocavano atmosfere rarefatte e colori intensi. Impossibile non soffermarsi anche sul ritratto di Audrey Hepburn circondata da fiori, che trasmetteva tutta la delicatezza e la forza della sua figura. Ogni immagine custodiva una storia e uno stile riconoscibile.
Le opere di Norman Parkinson continuano a ispirare, rappresentando un riferimento per la fotografia internazionale e lasciando un’impressione duratura in chi le ha osservate da vicino.









