Continua il percorso di Banfi nel territorio di Bolgheri, una delle aree vitivinicole più rinomate e riconosciute al mondo. Con il debutto di Dèinos, l’azienda toscana amplia la propria gamma e aggiunge un nuovo tassello alla sua storia enologica, un progetto che nasce dall’esperienza maturata con Aska, il Bolgheri Rosso DOC che da oltre dieci anni interpreta l’anima di questa terra.
Il nome, ancora una volta, affonda le radici nella cultura etrusca, filo conduttore che lega le due etichette bolgheresi firmate Banfi. Così come Aska, anche Dèinos si ispira alla simbologia di quell’antica civiltà: è infatti il vaso di ceramica dalla forma sferica, protagonista dei banchetti etruschi, riti collettivi che univano spirito, natura e bellezza. L’eco di quel mondo rivive anche nel design dell’etichetta, impreziosita da un decoro in filigrana dorata che richiama le tecniche orafe e i motivi decorativi etruschi.
Un legame profondo tra passato e contemporaneità che trova espressione anche nel calice. Dèinos è un Cabernet Sauvignon in purezza, coltivato su terreni sabbiosi, argillosi e leggermente calcarei, allevato a Guyot. Le uve, raccolte a mano, fermentano in acciaio con rimontaggi e dèlestage, prima di un affinamento di diciotto mesi in barrique di rovere francese. Il risultato è un vino di straordinaria armonia: complesso ma nitido, con una trama tannica setosa e un profilo aromatico che intreccia piccoli frutti rossi, tabacco e liquirizia.

Prodotto in una tiratura limitata di seimila bottiglie, Dèinos rappresenta la vetta del percorso bolgherese di Banfi, un vino pensato per raccontare la maturità stilistica e tecnica dell’azienda nel panorama toscano.
“L’ampliamento del nostro portafoglio con un Bolgheri Superiore è strategico – spiega Rodolfo Maralli, Presidente di Banfi – aggiunge una nuova declinazione di terroir toscano e rafforza la presenza del brand Banfi nel segmento dei vini di alta gamma.“
Con Dèinos, Banfi firma un nuovo capitolo della propria storia, in equilibrio tra ricerca, identità e rispetto per un territorio che continua a rappresentare una delle vette qualitative del vino italiano.


