Per la vendemmia 2024, i Consorzi Asolo Prosecco e Vini del Montello, Caluso DOCG, Carema e Canavese DOC e Tutela Vini Trasimeno offrono prospettive interessanti, nonostante le sfide climatiche e le nuove richieste del mercato. I presidenti di questi consorzi hanno condiviso le loro aspettative, considerando come i cambiamenti climatici e le fluttuazioni di mercato influenzeranno la raccolta di quest’anno.
Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello
Michele Noal, presidente del Consorzio Asolo Prosecco e Vini del Montello, guarda alla vendemmia del 2024 con fiducia. Nonostante le condizioni climatiche complesse vissute tra maggio e luglio, l’attenzione dei viticoltori e il supporto tecnico hanno permesso di mantenere in buona salute i vigneti. Le forti piogge tra fine luglio e inizio agosto hanno contribuito a ripristinare l’equilibrio idrico delle piante, migliorando le previsioni per la raccolta sia in termini qualitativi che quantitativi.
Grazie all’incremento della domanda di Asolo Prosecco Superiore DOCG, che continua a crescere del 15% annuo, il Consorzio ha deciso di richiedere la riserva vendemmiale per garantire una stabilità dei prezzi e una maggiore sostenibilità economica per tutta la filiera. Noal ritiene che il 2024 possa segnare un momento di cambiamento, con l’introduzione di nuove strategie per valorizzare ulteriormente il prodotto e tutelare gli interessi di tutti i protagonisti del settore.
Consorzio di Tutela Caluso DOCG, Carema e Canavese DOC
Bartolomeo Merlo, presidente del Consorzio, prevede una vendemmia di ottima qualità per i vini Caluso DOCG. Le condizioni climatiche hanno seguito un andamento simile agli anni precedenti e la raccolta dell’Erbaluce, tipica di Caluso e del Canavese, inizierà a breve. Tuttavia, la quantità di uva risulta inferiore rispetto al passato, con una riduzione stimata del 30%, causata da malattie fungine come peronospora e oidio, che hanno colpito i vigneti in alcune zone meno ventilate. Nonostante ciò, i produttori sono riusciti a contenere i danni e ora monitorano attentamente i livelli di zucchero negli acini.
La Popillia Japonica ha creato qualche difficoltà, ma la produzione non ne risente in modo significativo. Le uve destinate al passito risultano sane nella maggior parte dei casi, specialmente nel nord del Canavese, nonostante qualche episodio di peronospora. Per quanto riguarda la denominazione Carema DOC, le uve Nebbiolo mantengono una qualità eccellente, anche se con una leggera riduzione nella quantità. Analogamente, per il Canavese DOC, la vendemmia si prospetta positiva, con le uve barbera, neretto e freisa di buona qualità, anche se con una leggera flessione quantitativa rispetto agli scorsi anni. La raccolta delle basi spumante inizierà la prossima settimana, seguita dalla vendemmia delle uve per il passito, che promettono risultati di grande livello. In generale, la regione del Canavese continua a dimostrarsi una zona di notevole valore per la viticoltura, con un’offerta di alta qualità capace di rispondere efficacemente alle richieste del mercato.
Consorzio Tutela Vini DOC Colli del Trasimeno
Emanuele Bizzi, presidente del Consorzio, esprime ottimismo per la vendemmia del 2024, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Le uve hanno raggiunto una maturazione ideale, grazie a una primavera fresca e a un’estate calda che ha favorito la crescita sana dei grappoli, senza le problematiche della peronospora che avevano afflitto la stagione precedente.
La gestione agronomica è risultata molto più semplice rispetto al 2023, e si prevede una raccolta nei tempi previsti, senza necessità di anticipare o posticipare le operazioni. Tuttavia, il vero nodo per le aziende è rappresentato dal mercato, che vede un’offerta di vino superiore alla domanda. Bizzi sottolinea l’importanza di sviluppare una strategia comune e territoriale solida, capace di sostenere la competizione crescente e adattarsi a un consumo di vino sempre più orientato verso la qualità e limitato in quantità.