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Barolo en Primeur torna il 25 ottobre al Castello di Grinzane Cavour: un’asta globale per la solidarietà

Il 25 ottobre 2024 torna “Barolo en Primeur, l’evento internazionale di beneficenza che, nelle sue prime tre edizioni, ha raccolto 2,377 milioni di euro. Quest’anno, la quarta edizione si terrà presso il Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti in diretta da Londra e New York, e sarà trasmessa anche online. Saranno messi all’asta 24 lotti, tra cui 15 barrique e 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco. La quindicesima barrique sarà invece messa all’asta durante l’Asta Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in collegamento con Hong Kong. Il Consorzio offrirà esclusive degustazioni, aprendo le porte di 41 cantine per assaggi en primeur, e l’etichetta d’artista di quest’anno sarà firmata da Susan Philipsz.

L’evento, che abbina il Barolo e il Barbaresco a progetti benefici, vedrà la partecipazione di oltre 80 produttori che doneranno vino per sostenere cause in Italia e all’estero. L’asta, condotta dal direttore di Christie’s Italia, Cristiano De Lorenzo, sarà aperta a tutti coloro che desiderano iscriversi, con la possibilità di fare offerte online a partire dal 2 ottobre attraverso il sito theauctioncollective.com.

Barolo En Primeur La Battuta D Asta
Barolo En Primeur La Battuta D Asta

L’iniziativa, nata nel 2021 e promossa da Fondazione Cassa Risparmio di Cuneo con Fondazione CRC Donare ETS e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha finora finanziato 55 progetti sociali, tra cui ospedali, cooperative sociali, enti per donne in difficoltà, e il restauro di opere d’arte e edifici storici. Ogni anno l’evento ha visto una crescita nei fondi raccolti: 666 mila euro nel 2021, 834 mila euro nel 2022, e 877 mila euro nel 2023. Anche quest’anno, i proventi di alcuni lotti saranno destinati a finanziare la Scuola Enologica di Alba e altre realtà locali.

Il progetto ha anche una valenza di investimento: le barrique messe all’asta sono vinificate dall’enologo Donato Lanati, il cui lavoro esalta le caratteristiche di ogni lotto, grazie a una parcellizzazione delle vigne in base all’esposizione, all’altitudine e all’età delle viti. Al termine del periodo di invecchiamento previsto dal disciplinare, ogni barrique produrrà 270 bottiglie di Barolo, che potranno essere consumate, conservate come oggetti da collezione, inserite nella carta di un ristorante, o immesse sul mercato secondario. L’intero progetto è profondamente legato al territorio: il Barolo vinificato dalle uve di Vigna Gustava, situata alle pendici del Castello di Grinzane, sarà protagonista dell’evento.

Barolo En Primeur
Barolo En Primeur

Mauro Gola, Presidente di Fondazione CRC, ha commentato: “Barolo en primeur continua a essere un elemento chiave per la promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze, riuscendo a combinare l’impegno sociale con la valorizzazione del vino“.

Giuliano Viglione, Presidente di Fondazione Donare ETS, ha aggiunto: “Quando abbiamo avviato Barolo en primeur nel 2021, sapevamo di affrontare una sfida. Oggi possiamo dire di aver vinto questa scommessa: i risultati ottenuti in soli tre anni dimostrano l’importanza di questa iniziativa, che sta crescendo grazie al sostegno della comunità e dei donatori“.

I Lotti Comunali

Oltre alle barrique, Barolo en primeur vede protagonisti anche 10 lotti comunali. Più di 80 cantine del Consorzio, tra cui alcuni dei nomi più rinomati della zona, hanno contribuito donando 1.229 bottiglie di Barolo e Barbaresco, suddivise in 938 bottiglie da 0,75 litri, 243 magnum e 48 doppie magnum, per un totale di 1.212 litri. Le donazioni sono suddivise in lotti, ciascuno identificato con il nome del comune di provenienza, e ciascun lotto ha una base d’asta che varia in base alla quantità e ai vini proposti.

Durante la settimana dell’asta, il Consorzio organizza un’esperienza esclusiva: da sabato 19 a venerdì 25 ottobre, 41 cantine apriranno le porte per il “Barolo en primeur exclusive tasting. Questo evento è dedicato a gruppi selezionati di appassionati di vino e offre la possibilità di degustare in anteprima i vini dell’annata 2023, fornendo un’opportunità di prepararsi all’asta del 25 ottobre. È un’esperienza completa, che permette di visitare alcune delle più importanti cantine del mondo e vivere l’atmosfera unica delle Langhe in autunno, subito dopo la vendemmia, durante un periodo in cui i vigneti sono al culmine della loro bellezza stagionale.

Ulteriori dettagli sull’evento possono essere trovati sul sito ufficiale: https://www.fieradeltartufo.org/barolo-en-primeur-esclusive-tasting/.

Sergio Germano, presidente del Consorzio, ha dichiarato: “La partecipazione di 80 cantine a Barolo en primeur è un risultato straordinario che dimostra la forte collaborazione che intendiamo promuovere. I lotti comunali rappresentano un grande valore aggiunto, poiché includono marchi già conosciuti a livello internazionale e, allo stesso tempo, offrono visibilità ad altri produttori che meritano di essere apprezzati. Inoltre, il fatto che i lotti portino il nome dei 12 Comuni di provenienza rafforza ulteriormente il legame profondo tra l’evento e le Langhe: Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Barbaresco, Novello, Verduno, Treiso, Alba e Neive. Questi sono i luoghi dove viviamo e lavoriamo, e il fatto che risuonino in un contesto internazionale è un’opportunità per far conoscere le caratteristiche che rendono il nostro territorio così unico.

Susan Philipsz e l’etichetta d’artista “Broken Token
Ogni anno, le etichette delle bottiglie di Barolo en primeur sono arricchite dalla firma di un importante artista, il quale offre la propria creatività per rendere le bottiglie all’asta ancora più preziose. Quest’anno è Susan Philipsz a firmare l’etichetta d’artista con la sua opera “Broken Token”. L’immagine rappresenta un gettone spezzato a metà, ispirato a una tradizione anglosassone in cui le madri, costrette a lasciare i propri figli negli orfanotrofi, nascondevano metà di un gettone nelle fasce dei bambini, conservando l’altra metà per sé, nella speranza di riconoscerli in futuro riunendo le due parti.
Susan Philipsz, nata a Glasgow nel 1965, ha vinto il Turner Prize nel 2010 e, nel 2014, è stata nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo contributo all’arte. Dalla metà degli anni Novanta, le sue opere sono state esposte nei principali musei e gallerie internazionali. Le sue installazioni sonore, in particolare, hanno ridefinito il suono come una forma d’arte invisibile, conferendogli una dimensione scultorea.

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