Cascina Melognis, situata nel Saluzzese, in provincia di Cuneo, si trova in un territorio ricco di storia e cultura. Questa zona, che si estende dalle colline intorno a Saluzzo fino alla Valle Po, si distingue per la sua vicinanza al Monviso e per una tradizione agricola ben radicata.
Fondata nel 2009 da Vanina Maria Carta e Michele Antonio Fino, l’azienda si dedica alla produzione di vini che incarnano le caratteristiche del territorio. Le vigne, distribuite tra Verzuolo, Saluzzo e la Valle Po, prosperano su terreni morenici formati da antichi ghiacciai. La coltivazione segue rigorosi criteri biologici, evitando l’uso di prodotti fitofarmaci sistemici per preservare l’equilibrio del suolo e delle piante.
Le colline del Saluzzese si distinguono per i suoli ghiaiosi, ricchi di minerali, che conferiscono ai vini una freschezza ed eleganza caratteristiche. Situate tra i 350 e i 500 metri di altitudine, le vigne beneficiano di significative escursioni termiche, fondamentali per esaltare il profilo aromatico delle uve. Questa combinazione di fattori naturali e attenzione al dettaglio si traduce in vini di grande qualità e personalità.
Le varietà coltivate includono vitigni autoctoni come il Pelaverga, la Neretta Cuneese, la Barbera e lo Chasselas, affiancati da varietà internazionali come il Pinot Nero. La produzione comprende anche varietà rare, come lo Chatus (noto anche come Nebbiolo di Dronero, che tuttavia non ha nessuna parentela con il Nebbiolo) e il Gouais Blanc. Alcune vigne risalgono agli anni ’50, una preziosa eredità che viene curata con metodi rispettosi dell’ambiente.
In cantina, la lavorazione avviene con la stessa attenzione: le fermentazioni sono spontanee, condotte dai lieviti naturali, e il vino viene affinato in botti di rovere francese riutilizzate, per evitare che aromi dominanti sovrastino le caratteristiche delle uve. Le vasche in acciaio inox preservano al meglio le peculiarità dei singoli vitigni.
Tra le etichette spiccano il “Novamen“, un blend di Barbera e Pinot Nero; i frizzanti “Ca’ Mel“, realizzati con il metodo “solouva“, che utilizza il mosto come unica fonte di zuccheri; e il “Divicaroli“, Pelaverga in purezza. Non manca il bianco “Comitis“, prodotto con Gouais Blanc e Chasselas.
Una visita alla tenuta consente di esplorare un percorso che combina la passione per il vino con un legame profondo con la terra. Ogni dettaglio riflette l’impegno dei fondatori, Vanina Maria Carta e Michele Antonio Fino, che hanno trasformato questa realtà in un punto di riferimento per il Saluzzese, portando i suoi vini sulle tavole di appassionati e intenditori.









